Nuovi studi. Spedizione italiana nel Caucaso, sulle tracce dei ghiacciai.

2 agosto 2011 0 commenti
Nuovi studi. Spedizione italiana nel Caucaso, sulle tracce dei ghiacciai.
Nuovi studi. Spedizione italiana nel Caucaso, sulle tracce dei ghiacciai.

Georgia. Sulle tracce dei ghiacciai. Grazie all’associazione italiana Macromicro. Puntando ad una impresa storica.

ITALIA in CAUCASO. Partire sulle 'orme' dei ghiacciai, o meglio sulle Tracce dei ghiacciai, come si chiama la spediaizone ineternazione italiana nel Caucaso.Gli studiosi italiani faranno fotografie e misurazioni glaciologiche. Il progetto, diretto dall’associazione italiana no-profit “Macromicro” e patrocinato dal ministero degli Esteri italiano, punta a studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai montani più importanti della Terra. La spedizione è seguita da una troupe televisiva specializzata, che girerà un documentario in alta definizione. In attesa di vedere questa 'avventura' sullo schermo, vediamo di cosa si tratta. La missione, che durerà fino al 1º settembre 2011, costituisce la seconda tappa di un ambizioso programma di cinque spedizioni in tre continenti: il Karakorum nel 2009, il Caucaso oggi; seguiranno l’Alaska, le Ande e le Alpi.  Una squadra professionalmente valida e varia: il fotografo Fabiano Ventura, i glaciologi Kenneth Hewitt e Riccardo Scotti, il regista Marco Preti e il cameraman Luca Venchiarutti compongono il team in viaggio. A seguirne il lavoro vi sarà un Comitato Scientifico costituito da illustri esponenti del panorama scientifico internazionale, come Claudio Smiraglia (Professore Ordinario presso la Facoltà di Scienze dell’Università Statale di Milano), Kenneth Hewitt (Professore Emerito di Geografia e Studi Ambientali e ricercatore associato del “Cold Regions Research Centre” della Wilfrid Laurier University a Waterloo-Ontario, Canada), Christoph Mayer (dell’Accademia delle Scienze di Monaco di Baviera e membro della Commissione Glaciologia Tedesca) e Stefano Urbini dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma.
Secondo quanto evidenziato dagli esperti dell’Associazione “Macromicro”, il percorso nel Caucaso Georgiano ricalcherà le gesta dei grandi pionieri dei due secoli scorsi. Si pensi, ad esempio, alle suggestive fotografie di Vittorio Sella (1889, 1890 e 1896), Mario Piacenza (1910), Vittorio Ronchetti (durante gli anni Dieci e Venti del secolo scorso) e Andrea Pollitzer (1929), o ancora di Hermann Woolley, Albert Frederik Mummery, Douglas William Freshfield, Mor Dechy e Vilem Heckel.
Nell'immagine, (di repertorio), ghiacciai.

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