Da Hera 4 milioni di euro per il depuratore di Lugo. Servirà 105 mila abitanti

LUGO DI RAVENNA. Grazie all’investimento di Hera, concordato con l’Autorità d’Ambito Territoriale Ato 7, di oltre 4 milioni di euro, stanno procedendo i lavori di adeguamento dell’impianto lughese di via Tomba. Lavori in corso per adeguarsi all’evoluzione della normativa nazionale in materia di depurazione delle acque reflue. Hera ha iniziato la prima parte di intervento nel 2009 e prevede di concluderlo nei primi mesi del 2012.
“Si tratta di un investimento di primaria importanza – ha sottolineato il primo cittadino Raffaele Cortesi- in grado di servire al meglio la nostra comunità; la realizzazione da parte di Hera di consistenti investimenti nel ciclo idrico significa, in sostanza, poter garantire una maggiore tutela ambientale e, allo stesso tempo, offrire una risposta chiara e tangibile proiettata verso lo sviluppo di tutto il nostro territorio”.
L'IMPIANTO. L’impianto, inizialmente costruito per servire 70.000 abitanti, grazie a queste nuove opere sarà in grado di servirne fino a 105.000. Il potenziamento della capacità idraulica consentirà, inoltre, di poter accogliere fino a oltre il doppio dell’attuale portata in arrivo dalla fognatura in tempo secco e, in caso di pioggia, l'impianto potrà prelevare dalla fognatura fino a 1.800 mc/ora di acqua, ovvero circa 500 litri al secondo.
Le opere realizzate ed in corso di esecuzione, prevedono numerosi interventi ma si basano, principalmente, sul potenziamento delle sezioni della linea biologica di trattamento intermedio, del sistema di trattamento dei fanghi e del collettore di adduzione fognaria principale.
“E’ importante ricordare come la piena funzionalità di questi impianti ed il loro potenziamento da parte di Hera abbiano un’alta valenza ambientale" commenta Tiziano Mazzoni, direttore della Struttura Territoriale Operativa di Ravenna Hera Spa.
“In assenza dei depuratori- conclude lo stesso Mazzoni- grandi quantità di reflui verrebbero scaricati direttamente in acque superficiali, senza alcun trattamento, compromettendone la qualità ed alterando pesantemente i normali equilibri dell’ecosistema. Il mare, i fiumi e i laghi non sono in grado di ricevere una quantità di sostanze inquinanti superiore alla propria capacità auto depurativa. Pertanto gli apporti derivanti dall’attività umana devono essere fortemente contenuti e neutralizzati”.