Davide Cavaliere presidente dei Giovani Chirurghi

FORLI. Giovani chirurghi forlivesi crescono. Il dott. Davide Cavaliere, dell’U.O. di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate dell’Ausl di Forlì, diretta dal prof. Giorgio Maria Verdecchia, è stato eletto presidente della Società Polispecialistica Italiana dei Giovani Chirurghi, associazione scientifica di medici under 40 afferenti alle varie specializzazioni chirurgiche. La nomina è avvenuta in occasione del congresso annuale della società, andato in scena nei giorni scorsi a Napoli.
L’incarico affidato al dott. Cavaliere rappresenta un importante riconoscimento dell’impegno profuso con entusiasmo e professionalità dal giovane chirurgo nell’attività clinica, nella formazione, nella comunicazione e nella ricerca, in particolare nell’ambito dell’oncologia chirurgica. Allo stesso tempo, si tratta di un premio per il lavoro svolto negli ultimi anni da tutti i giovani professionisti dell’ospedale forlivese nell’organizzazione di eventi scientifici di rilievo nazionale e di numerose iniziative formative e innovative. La nomina, poi, acquista ancor più valore se si pensa che nella storia pluriventennale dell’associazione la presidenza è sempre stata appanaggio di professionisti operanti nelle più prestigiose strutture universitarie italiane. L’investitura per la prima volta di un chirurgo ospedaliero si spiega col ruolo di primo piano ormai assunto dal “Morgagni-Pierantoni” nel panorama medico e chirurgico nazionale, raggiunto anche grazie all’impegno dei tanti giovani che vi lavorano: basti pensare che 8 chirurghi su 10 sono under 40. «Questa nomina attesta come il nostro ospedale, puntando sulle competenze, esperienze e sull’entusiasmo delle nuove leve, sia riuscito ad affermarsi e nello stesso tempo abbia consentito loro di emergere – commenta il dott. Davide Cavaliere – inoltre, premia gli sforzi compiuti da tutti i giovani chirurghi forlivesi nell’organizzazione di un’intensa attività scientifica che li vede vivaci protagonisti». Sono tanti, infatti, i giovani specialisti invitati a partecipare a congressi nazionali e internazionali, o inseriti con cariche ufficiali in società prestigiose, segno che il presidio forlivese costituisce un’ottima palestra.
Per quanto riguarda il suo mandato, il dott. Cavaliere, specializzato in Chirurgia Generale all’Università di Genova e a Forlì dal 2005, si troverà a guidare la Spigc in un momento assai delicato per la sanità in generale e per i giovani in particolare, con la crisi economica, il crollo di vocazioni chirurgiche, i problemi legati alla formazione, e la costante crescita di contenziosi medico-legali. «Con la collaborazione del Consiglio direttivo e l’ausilio del Comitato polispecialistico e delle Commissioni, mi impegnerò a sensibilizzare il più possibile, in tutti i tavoli istituzionali, circa i nodi relativi a noi giovani professionisti: dalla formazione specialistica alla stabilizzazione lavorativa, dalla gratificazione professionale al rispetto del merito individuale e d’équipe negli scatti di carriera, cercando soluzioni percorribili per limitare sia il crescente ricorso alla medicina difensiva sia la dilagante crisi vocazionale della categoria, confermata dal sensibile e progressivo calo delle iscrizioni alle scuole di specializzazione – commenta il dott. Cavaliere – Tali tendenze hanno ovviamente, a medio e lungo termine, risvolti negativi, e vanno quindi contrastate con adeguate misure preventive». Passando al capitolo formazione, l’obiettivo del neo-presidente è «creare una rete internazionale in grado di mettere in contatto i molti giovani specialisti italiani emigrati all’estero con chi desidera cimentarsi in esperienze analoghe, offrendo così punti di riferimento e consigli organizzativi e logistici». «Inoltre – conclude il dott. Cavaliere – essendo la Spigc una società scientifica solida e affermata, intendiamo sostenere i giovani che vogliono impegnarsi nella ricerca e promuovere innovazioni in chirurgia, dando loro un appoggio in termini di esperienza, consulenza, contributi, chiaramente a patto che il tutto sia sostenibile e gli studi proposti e condotti lo meritino».