Tragedia continua. Da Genova a Torino, ora sperando nel Po.

Tragedia continua. Da Genova a Torino, ora sperando nel Po.
Alluvione, località Monterosso

ALLUVIONI E CONTRO ALLUVIONI. La rabbia di Genova, l’allarme per il Po. Regioni un tempo ( neanche  lontano) prese a modello e che, oggi, davanti alla normale imprevedibilità meteo, tremano nell’attesa del passaggio di  altri giorni da tregenda. Chi abita in questa parte di Romagna, raramente segnata da eventi calamitosi, sembra assistere ad una delle solite campagne mediatiche. Tra verità vera e verità gonfiata. Alla ricerca di una qualche speculazione che sempre ‘spunta’, qua e là, finendo col  trafiggere cuore e  morale.

Ma come possono ancora accadere ‘imprevisti’ come questi? E perché, ogni volta, o quasi, ci si trova impreparati? Sono, essi, questi ‘cosiddetti imprevisti’, i ‘segni’ d’un Paese che è davvero alla deriva, per una somma di ragioni non soltanto politiche, o di un Paese che deve ( semplicemente?) accettare di ‘ridarsi regole’, di farsi amministrare dai migliori, di lasciar perdere con un certo passato fatto soprattutto di conflitti per ‘ritrovarsi’ per davvero al canto di Fratelli d’Italia?

La cronaca, intanto, è impietosa. Basta una occhiata alle cifre. Secondo una prima stima i danni subiti dalle strutture pubbliche ammontano a oltre 7 milioni di euro. Mentre 1500 ( almeno) risultano gli evacuati. Nel frattempo squadre di tecnici stanno effettuando sopralluoghi per la verifica dei danni e la valutazione del rischio residuo. Ad occhio e croce, da questi ulteriori accertamenti, non c’è da attendersi buone notizie. Intanto il maltempo non desiste. Ora è anche il Piemonte nella rete degli allerta. Torino teme il Po e chiude le scuole, titola il Corriere. L’appello del sindaco Fassino è quello ‘ di stare a casa’.

In questa porzione di dolore c’è un ‘piccolo piccolo ’ episodio da sottolineare. Nel servizio del Tg2 andato in onda all’ora di pranzo, Daniela Orsello ha piazzato il suo microfono davanti alla bocca di un ragazzino di 16 anni, appena scampato dall’impeto delle acque, ma anche appena orfano della madre travolta dalla grande pioggia di Genova.

L’ultima domanda ( “ Dov’era tua mamma?”) ha fatto scoppiare in lacrime il ragazzo. Dando corpo a tanti, e ormai comuni sospetti. I media informano o speculano? Il direttore del Tg2, non appena venuto a conoscenza della messa in onda, si é velocemente scusato. Ma, come spesso ormai accade a fronte di servizi del genere, bastano le scuse? O non è giunta forse l’ora d’intervenire ben diversamente?

 

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