Savignano s/R. In 400 per festeggiare i 90 anni di Alvaro.

SAVIGNANO s/R. Circa 400 persone sono arrivate al Castello di Ribano di Savignano per festeggiare i 90 anni di Alvaro Magnani, uno dei personaggi più conosciuti e più stimati della città e di tutta la zona del Rubicone. Magnani ha cominciato il mestiere di falegname a 13 anni da Sante Caprili, nonno del professore Rino Caprili, e per guadagnare soldi alla domenica impastava a mano i gelati da Antonio Buda e poi li andava a vendere con il carretto. Nel 1947 si sposa con Santa Galassi, scomparsa nel 2001, nascono Guelfo, Flaviana e Clelia e negli anni ’50 mette in piedi l’azienda di falegname artigiano. Negli anni ’60 abbina l’attività di falegname alla costruzione di casse funebri e apre l’azienda di pompe funebri, oggi portata avanti dal figlio Guelfo e dai nipoti Davide e Marco. Negli anni ’60 è stato fra i soci fondatori della Cna di Savignano.
LA FESTA A RIBANO. A fare festa oltre ai tre figli, c’erano la nuora Antonella, i generi Giordano e Giovanni, i nipoti Davide, Marco, Luca, Matteo, Claudia, Chiara e Giulia e i pronipoti Lisa, Tommaso, Giacomo, Gioele e Andrea. E con loro anche il sindaco Elena Battistini, gli amici del centro sociale ricreativo e culturale Secondo Casadei con il presidente Roberto Capanni e i rappresentanti della Cna. Grande appassionato di moto d’epoca ne ha collezionate un centinaio a cominciare dalla GT 175 che aveva trovato a San Mauro Pascoli, smontata e collocata in 3 cassette da uva. La portò a casa con un carretto a mano, la sistemò, montò e resa funzionante. Fu la sua prima moto. A quei tempi avere una moto era anche un motivo per farsi notare dalle donne. Ha anche tanti mosquito, una moto Beccani, francese, degli anni ’20, una Austrial degli anni ’30 e una Guyon francese, chiamata “La moto da prete>, perché è stata di proprietà di un parroco. La festa è stata preparata in gran segreto e domenica pomeriggio 22 giugno alle 16 il nipote Davide è andato a casa a prenderlo e portato al Castello di Ribano dove è stato accolto da centinaia di persone festanti e dalla musica anni ’60-’70 di Ezio Bianchi. Per tutti affettati, pizza, porchetta, piadina e sangiovese. Lui, in splendida forma, emozionatissimo, ha pianto ma è stato felicissimo e ha detto: “Da qualche giorno tutti mi facevano gli auguri di buon compleanno, ma mai avrei pensato a una cosa del genere. Oggi c’è il compleanno di un mio nipote e pensavo fosse la sua festa. E’ bellissimo. Adesso penso: se sono arrivati a farmi una festa del genere per i 90 anni, cosa mi prepareranno per i 100 anni?”. Bella anche l’iniziativa della famiglia Magnani: niente regali di compleanno ma offerte per la ristrutturazione dell’istituto Don Baronio di Savignano e per l’associazione ‘Una goccia per il mondo’.
Ermanno Pasolini
at 18:05
MORO NO BRASIL,NASCIDO EM CONCÓRDIA ,SANTA CATARINA UMA REGIAO DE ITALIANOS,HOJE ESTOU NUMA CIDADE DO INTERIOR DO MATO GROSSO QUE SE CHAMA JURUENA,FIQUEI MUITO ORGULHOSO DE TER UM OUTRO ALVARO NA ITALIA ,FELICIDADES