Il diritto delle bambine e dei bambini. Dopo i drammi del ’900, la dichiarazione di Ginevra

Il diritto delle bambine e dei bambini. Dopo i drammi del ’900, la dichiarazione di Ginevra
I bambini della Shoah (foto di repertorio)

CESENATICO & BAMBINI. La Direzione Didattica del Primo Circolo di Cesenatico, in collaborazione con l’Amministrazione
Comunale di Cesenatico, nell’ambito delle iniziative connesse al progetto di Circolo “Con un libro…mi libro” e alla Giornata della Memoria, promuove il seguente evento:

I DIRITTI DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI PER PAROLE, IMMAGINI E SUONI.
2 febbraio 2012 ore 16:30
Sala dei Convegni del Museo della Marineria, Cesenatico

Nel 1924 con la Dichiarazione di Ginevra, la quinta Assemblea generale della Società delle Nazioni approva un documento in cinque punti dove per la prima volta si fa riferimento ai “Diritti del bambino” in quanto tale, anche se comunque il bambino è percepito come destinatario passivo di diritti. La stesura della Dichiarazione è conseguenza degli eventi drammatici dell’inizio del ’900, in particolar modo la I Guerra Mondiale. Nel 1948 da tale documento si sviluppa una Dichiarazione in sette punti adottata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite(ONU). In seguito, il 20 Novembre 1959, viene promulgata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione in vigore oggi, cioè la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo. I temi sui quali si sono sviluppate tutte queste dichiarazioni sono la necessità ed il diritto del bambino di ricevere protezione e cura. La nuova Dichiarazione include diritti non previsti nella precedente Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo:
• il divieto di ammissione al lavoro per i minori che non abbiano raggiunto
un’età minima;
• il divieto di impiego dei bambini in attività produttive che possano nuocere
alla loro salute o che ne ostacolino lo sviluppo fisico o mentale;
• il diritto del minore disabile a ricevere cure speciali.

BAMBINO NEL DOLORE. Cosa poteva pensare un bambino dinanzi alla guerra, all’Olocausto? Da sempre la
storia ha parlato di una delle vergogne incancellabili dell’umanità come di un dolore vissuto attraverso gli occhi dei grandi. E anche le poche parole dei sopravvissuti erano «adulte». Ma come hanno potuto vivere la tragedia i bambini? Quali segnali hanno colto i loro occhi, con quali colori hanno dipinto l’angoscia? Sono i colori della memoria, i silenzi del disprezzo, le urla nel gelo della solitudine che trovano forma, muovono le labbra dei bambini della Shoah e di tutte le altre guerre. Si ringraziano per la collaborazione. La bibliotecaria di Cervia Francesca Scagliarini; La Libreria Mondadori di Cesenatico; L’Amministrazione Comunale di Cesenatico; Il Presidente della BCC di Sala di Cesenatico Patrizio Vincenzi.
evento 2_2_2012

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