Ravenna. La gestione dell’emergenza neve in consiglio comunale.

RAVENNA. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, su richiesta dei gruppi di opposizione è stato fatto un bilancio di come è stato messo in pratica, durante le nevicate di febbraio, il piano emergenza neve.
BILANCIO NEVE. L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Corsini ha fornito alcune cifre: per la sola reperibilità data da Sistema 2 occorrono, come da contratto, dall’1 novembre al 31 marzo centomila euro più Iva; la quantità di sale distribuito ammonta a oltre duemila tonnellate; per gli interventi fatti sulle strade, per liberare le scuole e per rimuovere i rami caduti (quest’ultima operazione è ancora in corso) sono stati spesi due milioni e mezzo circa; la stima dei danni che hanno subito le strade si aggira sui dieci milioni di euro.
“Dal punto di vista dell’efficienza e dell’efficacia del piano neve – ha detto Corsini – abbiamo registrato moltissime segnalazioni di soddisfazione. La percorribilità delle arterie principali e gli accessi a luoghi come ospedale, Cup, case di riposo eccetera sono sempre stati garantiti, seguendo un dettagliato e articolato piano, che prevede diverse fasi di intervento e che è stato rimesso in moto più volte, vista la frequenza delle precipitazioni.
Ritengo che la comunicazione sia stata buona, anche se può essere migliorata. Il problema vero ora è quello delle condizioni delle strade, che prima non erano buone e ora sono pessime. Cercheremo di partire dalle situazioni più critiche e di dare priorità alla sicurezza, sapendo che le risorse sono insufficienti”.
Massimo Camprini, dirigente del servizio strade e viabilità, ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche del piano antineve e come questo è stato attuato (materiali allegati).
Sono poi intervenuti i consiglieri comunali; tutti hanno ringraziato quanti hanno operato nel corso dell’emergenza e fatto domande di carattere tecnico, alle quali ha poi risposto Camprini; alcuni anche valutazioni più generali.
Il consigliere Pietro Vandini (Movimento 5 Stelle) ha fatto alcune domande di carattere tecnico e ha chiesto se si possono valutare l’istituzione di un albo di volontari e l’ipotesi di lasciare le scuole comunque aperte, anche in assenza di attività didattica, per venire incontro ai genitori che non hanno alternative.
Il consigliere Francesco Baldini (Pdl) ha fatto due domande di carattere tecnico.
Il consigliere Nicola Grandi (Lista per Ravenna) ha fatto a sua volta alcune domande di carattere tecnico, ha dato alcuni suggerimenti (anche lui si è tra l’altro detto favorevole alla creazione di un albo di volontari) e ha detto di ritenere che “nell’immediatezza dell’emergenza l’efficacia del piano sia stata encomiabile”.
Il consigliere Matteo Cavicchioli (Pd) ha detto che “grazie al buon lavoro di tutte le persone coinvolte e alla collaborazione della popolazione l’emergenza è stata affrontata nel modo migliore possibile. Ravenna è stata la città della Romagna nella quale i cittadini si sono mostrati più soddisfatti di come sono andate le cose”.
Il consigliere Paolo Guerra (Lega Nord) si è detto convinto che uno dei punti più critici sia stato costituito dal ‘versante scuole’, “per il quale si poteva fare più e meglio” (in allegato comunicato già inviato alla stampa) e ha fatto a sua volta alcune domande a Camprini.
Nereo Foschini (Pdl), oltre a chiedere chiarimenti tecnici, ha evidenziato che “in alcuni casi la neve è stata accumulata nei posteggi per i disabili”, sottolineando che “ci poteva essere una maggiore attenzione”, e che la “disastrosa esperienza del numero telefonico al quale ci si doveva rivolgere per sapere se le scuole erano aperte potrà forse essere utile per migliorare il prossimo anno”.
Il consigliere Alberto Fussi (Pri) ha detto che “in generale il piano neve ha dato ottimi risultati”, ritenendosi però “un po’ perplesso per quanto fatto in centro, dove non è stato dato sale a sufficienza e gli accumuli di neve sono rimasti per parecchi giorni, rendendo alcune strade quasi impraticabili”.
Il consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ha voluto suggerire alcune ipotesi migliorative: “Va migliorata l’informazione ai cittadini, che deve essere tempestiva, fruibile da tutti, chiara, e prevedere l’illustrazione dei criteri (di priorità, sicurezza, localizzazione, tipologia di strade, ecc.) con cui progressivamente si interviene. I provvedimenti amministrativi, come le ordinanze, non devono essere adottati all’ultimo momento, perché ciò fa sì che i cittadini non ne possano venire adeguatamente e tempestivamente informati e quindi essere messi in grado di rispettarli. Nel primo giorno di emergenza, che è quello delle maggiori difficoltà operative, va prestata maggiore attenzione, con un sistema di allerta più stringente”. Il consigliere, riferendosi poi “alle criticità avutesi nell’emergenza del febbraio scorso”, ha detto che “serve una maggiore attenzione alla viabilità del forese e che la rimozione dei cumuli deve avvenire con tempestività maggiore”. Si è soffermato “sulla necessità di produrre la massima trasparenza sulla convenienza dei costi pagati dal Comune in confronto ai costi di mercato, riguardo ai prezzi orari dei mezzi operativi e alle forniture di sale, nonché all’esatta corrispondenza delle fatture con le effettive quantità di ore di utilizzo dei singoli mezzi e delle varie tipologie del sale distribuito”. Infine, ha detto che “la chiusura generalizzata di tutti gli uffici pubblici indistintamente va disposta solamente in caso di indiscutibile calamità, potendosi anche agire con adeguati, meno pesanti e più congrui criteri selettivi”.
Il consigliere Diego Rubboli (Federazione della sinistra) dopo aver riferito la sua esperienza personale, che lo ha portato a dover liberare più volte l’accesso alla sua abitazione perché con il passaggio dei mezzi spazzaneve veniva periodicamente ostruito, ha lanciato l’idea di verificare se esiste una macchina che trasforma la neve in acqua e la scarica nei tombini.
Per ultimo ha preso la parola il sindaco, Fabrizio Matteucci, cogliendo l’occasione, “dal momento che non sono mai intervenuto durante l’emergenza, per replicare alle posizioni espresse allora da alcuni gruppi di opposizione e dai rispettivi partiti” e per dire che “il sale, di cui si è parlato tanto, sarebbe importante averlo anche in zucca”.
In premessa il sindaco ha ringraziato tutti coloro che a qualsiasi titolo sono stati impegnati a fronteggiare l’emergenza; ha anticipato che per l’anno prossimo si valuterà l’invio di un sms alle famiglie per avvisare di un’eventuale sospensione delle attività didattiche nelle scuole; ha ribadito la richiesta al governo, fatta anche dall’Anci, di un aiuto ai Comuni maggiormente colpiti dall’emergenza.
“Ho letto – ha aggiunto Matteucci riferendosi alle critiche mossegli – che la neve era prevedibile. Certo; questo però non vuol dire che fosse evitabile.
In condizioni eccezionali come quelle nelle quali ci siamo trovati non è possibile mantenere ritmi di vita normali; se qualcuno vuole sostenere strumentalmente il contrario, a mio parere sbaglia.
Si può e si deve migliorare, ma bisogna essere consapevoli che per farlo bisogna spendere di più, anche quando non nevica. Bisogna quindi assumersi la responsabilità di decidere se spendere di più e cosa sacrificare, dal momento che le risorse sono quelle che sono”.
Passando a considerazioni più di dettaglio il sindaco ha detto di non ritenere percorribile la soluzione della distribuzione di sale ai privati, ma ha invitato gli uffici competenti a fare una stima di quanto sale occorrerebbe e di quale sarebbe la spesa; analogamente ha detto di ritenere che un impiego più massiccio di fuxor (prodotto più efficace del sale a temperature più basse) sarebbe troppo oneroso, ma, anche in questo caso, ha chiesto di fare una stima.
Per quanto riguarda le ordinanze sul divieto di circolazione ai mezzi a due ruote e sull’obbligo, per i cittadini, di liberare gli accessi alle proprie abitazioni, ha sottolineato che si è trattato di due atti non vessatori, ma tesi a ribadire comportamenti che dovrebbero essere dettati dal buonsenso e che non ne è scaturita alcuna contravvenzione.
Per quanto riguarda infine la chiusura delle scuole il sindaco ha ribadito di aver dichiarato fin dalla fine di novembre che avrebbe usato il principio della massima precauzione: “Le attività didattiche si sospendono per ridurre il traffico e per tutelare i minori. E’ del tutto evidente che quando vengono riprese si deve essere assolutamente certi della sicurezza dell’accesso alle strutture e delle condizioni delle strutture stesse; e non ritengo civile affermare che ‘il sindaco non sa cosa vuol dire dover tenere a casa un bambino’. Mi ispirerò al medesimo criterio anche l’anno prossimo”.
COMUNICAZIONE DELLA LEGA NORD:
Il piano di emergenza neve è stato ampiamente illustrato durante la seduta consiliare di giovedì 15 marzo mettendo in evidenza soprattutto l’entità degli interventi e il sacrificio economico al quale il Comune di Ravenna è stato chiamato a rispondere. La cifra ormai ufficiale dei soli costi dell’emergenza neve è stata di 2,5 milioni di Euro – afferma Guerra – e a tal proposito avevamo già chiesto alla maggioranza di trattenere, per il solo anno corrente, il 50% dell’IMU sulle seconde abitazioni a copertura di questi costi. La nostra amministrazione ha inspiegabilmente votato contro. Fatta questa doverosa premessa e sentita la risposta dell’Assessore Corsini all’interrogazione presentata sull’eccessivo numero di giornate di chiusura delle scuole – conclude Guerra – il gruppo consiliare non si ritiene completamente soddisfatto. Aver richiesto insieme agli altri movimenti di opposizione la relazione da parte della società aggiudicatrice dell’appalto sull’emergenza anti neve – prosegue Ravaioli – non aveva lo scopo di mettere in discussione tanto i costi unitari, bensì i criteri di pianificazione e di logistica delle attività sul territorio e l’attenzione prestata sui principali punti critici fra i quali proprio le scuole. Chiaramente il fenomeno nevoso ha avuto carattere di eccezionalità, ma siamo certi che in una eventuale quanto non voluta precipitazione nevosa del prossimo inverno siano date priorità maggiori alle scuole e un intervento più equilibrato fra il centro città e la zona del forese.
Paolo Guerra
Capogruppo in Consiglio Comunale Lega Nord Romagna
Roberto Ravaioli
Consigliere Comunale Lega Nord Romagna