Terremoto. Emilia: stato di emergenza. 200 scosse al giorno. Monti: ‘provvedimenti fiscali’.

EMILIA ROMAGNA. Mario Monti in visita nei luoghi colpiti dal sisma. Il primo ministro ha assicurato che il governo agirà in fretta con un provvedimento che riguarda i pagamenti fiscali, perchè – ha sottolineato – c’è la necessità di riattivare al più presto un così importante tessuto industriale. Perchè dopo il dramma delle vittime e dei feriti, i disagi degli sfollati e delle case rese insicure dalla continue scosse, c’è anche il problema economico, che non è di secondo piano. Sono tanti i capannoni industriali che hanno ceduto sotto i ‘colpi’ del terremoto, molte le attività da rimettere in piedi e da riavviare.
A Sant’Agostino, Mario Monti si è preso anche dei fischi da un gruppo di cittadini insieme al grido di “ladro”.
Monti era accompagnato dal capo della protezione civile Franco Gabrielli, ha incontrato i terremotati e ha comunicato che oggi viene firmato lo stato di emergenza. Nel frattempo l’emergenza non è finita, le scosse sono continue e spesso provocano la rottura di tubature. Dopo la triste notizia delle sette vittime, ora si pensa agli sfollati – circa 6 mila – che si trovano a dover fare i conti anche con il freddo. Si cerca di resistere e di pensare a come andare avanti, mentre si “convive” con circa 200 scosse al giorno e tanta paura.