Europeo di calcio. Inghilterra ‘ripagata’ del ‘furto’ in Sud Africa. Ma domenica, caro Balo, tocca a te!

Europeo di calcio. Inghilterra ‘ripagata’ del ‘furto’ in Sud Africa. Ma domenica, caro Balo, tocca a te!
Euro 2012 - Inghilterra vs. Ucraina

LA CRONACA DAL DIVANO &EUROPEI DI CALCIO /DONETSK. Lasciamo la parola alla cronaca : ” L’avversaria che non ti aspetti. Sarà l’Inghilterra della vecchia conoscenza Roy Hodgson a sfidare l’Italia a Kiev domenica sera nei quarti di finale degli Europei. E’ bastato un gol di Wayne Rooney, all’esordio ad Euro 2012, per dare il successo sull’Ucraina, seconda squadra di casa dopo la Polonia a non superare la prima fase, quella a gironi. Le due Nazionali dei paesi organizzatori ripetono quindi l’impresa al contrario riuscita quattro anni fa ad Austria e Svizzera. Ad indirizzare il match di Donetsk sono stati essenzialmente due uomini: il portiere ucraino Pyatov con la sua mezza ‘papera’, pallone tra le gambe su cross di Gerrard, che al 3′ st ha messo in condizione Rooney di insaccare con un comodo colpo di testa in solitudine; e l’arbitro ungherese Kassai ed i suoi collaboratori. In particolare il giudice di porta che al 17′ st non ha visto John Terry respingere oltre la linea, come hanno evidenziato i replay televisivi, un pallone calciato da Devic.

Così anche questo Europeo ha il suo gol fantasma e stavolta l’Inghilterra, che due anni fa in Sudafrica aveva subito il ‘furto’ della rete di Lampard contro la Germania, ne è la beneficiaria. La decisione dei collaboratori dell’arbitro sembra voler dar ragione al presidente della Fifa Joseph Blatter favorevole all’uso della tecnologia e non dell’occhio umano in più, tesi invece sostenuta da Michel Platini e quindi dall’Uefa. A dimostrazione che l’arbitraggio di Kassai non è stato casalingo ci sono state anche le proteste degli ucraini nel finale per un presunto ‘mani’ in area ancora di Terry. Negli ultimi 20 minuti Blokhin ha giocato la carta Shevchenko, fuori all’inizio perché non al 100%, ma l’ex milanista si è fatto notare solo per un fallo che gli è costato un ammonizione”.

IL COMMENTO. E dopo la cronaca il ( solito, breve) commento, come sempre ( rigorosamente) dal divano, infilando nella circostanza qualche impressione a caldo.
Intanto, si pensava di vederci di fronte la Francia ma la squadra di Blanc le ha prese da una Svezia in disarmo guidata dal solito ‘inutile‘ Ibra. Nel senso che anche in questo caso il suo gol non ha aperto ulteriori orizzonti alla Svezia, ma li ha solo ‘socchiusi’, dolcemente, salvando almeno l’orgoglio dei nordici  di avere partecipato ( all’Europeo) con quanto le era rimasto in corpo. Quindi niente ‘galletti’ allo spiedo o in umido, ma solo  i ‘perfidi figliolini‘ d’Albione.
Che, visti così, non sembrano un granchè. In questo senso, una Italia normale, cioè non avvilluppata nei ( sempre possibili)  meandri psicologici, dovrebbe farcela. Dovrebbe. Anche per ‘dimostrare’ che la differenza tra il nostro e il loro calcio resta, ma a vantaggio nostro. Come dicono i titoli vinti dalle nazionali ( quattro mondiali per noi, uno per loro; un europeo per noi, nessuno per loro etc) e nell’attesa messianica che il ( tanto) celebrato fair play finanziario cominci a ‘ battere cassa‘   a livello di club per ‘smontare‘ i ( finalmente) tanti ( fasulli) investimenti stranieri  nel calcio di Sua Maestà. Ricolmo di folle felici ma anche ( si rammenti )  di  debiti.

Restando al campo, loro ( gli Albionici) hanno ritrovato Rooney, noi Balo. Chi dei due deciderà la partita? Nel calcio ‘mai dire mai’, proprio come tra Svezia e Francia, dove tutti s’aspettavano di vedere sbucare in dirittura d’arrivo i Galletti e si sono invece visti saltellare  davanti agli occhi i ‘gialloni‘ della Svezia. Potere di Eupalla, il ( bizzoso e vendicativo )  dio del pallone. Comunque a chi vince l’onore di sfidare ( probabilmente) i panzer di Angela Merkel. Loro sì, che sono uno spauracchio!

Ro.Va.

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