Olimpiade di Londra 2012. Lo sfascio del fioretto maschile. E del nuoto. Federica cede il suo trono.

LA CRONACA DAL DIVANO SPECIALE OLIMPIADI. Difficile relazionare in tempo reale. Gli sport sono tanti e ancor di più le discipline in gara. Tentiamo delle sintesi, anche a beneficio di chi ( come noi) non può dedicare più tempo del dovuto alla bella olimpiade organizzata sulle ‘isole della meraviglia’.
Qualche sport ha deluso. Il nuoto, ad esempio, che anche oggi ( martedì 31) ha perso alcuni pezzi pregiati : Magnini, a fine corsa ( 100sl), Dotto ( idem) e 4x100sl, che con un Magnini così mal ridotto non poteva certo fare di più. Anzi, il comportamento dell’ex campione pesarese ha lasciato molto perplessi. La rampogna pubblica indirizzata ai compagni per la prestazione in staffetta ( ” Devo fare tutto io?”) e la lamentela a mezzo stampa ( verso lo staff tecnico) non depongono a suo favore. Dopo essere stati campioni, si ha il dovere di restarlo anche lungo il viale del tramonto. Che arriva per tutti. E che va preventivato, quindi, possibilmente con lungimiranza e umiltà, anche per dimostrare che il campione non è solo chimica e allenamenti ma anche anima e umanità. Il nuoto ha perso Federica ( quinta anche nei 200 sl, dietro Schmitt e Muffat), alla quale va eterna gratitudine, ma che al rito d’Olimpia s’è presentata ‘scarica’. Incredibile. Per quali ragioni dovrà scoprirlo lei. Non certo l’allenatore Rossetto. Che con le difese d’ufficio, come purtroppo se se sentono in Italia, a tutela della categoria, del sindacato, del partito, del collega e perfino del vicino di casa, anche se si chiamasse Vallanzasca, costringono la verità a restare sepolta quando invece , da che mondo e mondo, senza far emergere la verità si va poco lontano.
LA SCHERMA. In lotta, per il fioretto, Cassarà ( piuttosto nervoso), Aspromonte ( ancora deboluccio) e Baldini ( l’unico a fare qualche resistenza nelle qualificazioni). Passa infatti lui, dominando un coreano ( se non andiamo errati) piccolo ma terribile. Ora le semifinali. Baldini, lotta un po’, ma si arrende . Non si può credere: il grande fioretto italiano, con Cassarà ( campione del mondo), Aspromonte ( giovane di belle speranze) e Baldini ( votato a tutto) si sono fatti mettere alla porta praticamente senza colpo ferire da un egiziano ( il primo nella storia) e un ( buon) cinese. Baldini tira contro Choi per il bronzo. Perde. Vittoria finale a Lei, il cinese allampanato, contro Kassam, l’egiziano che non t’aspetti. Quale distanza tra i nostri ragazze e le nostre ragazze!
IL TIRO. Solo Lotto in finale nello skeet ( quinto) ; via invece per Frangilli ( dopo Galiazzo) nell’arco, e al primo turno. Evidentemente più di così non potevano. Dopo il delirio per l’inatteso oro a squadre.
LE SQUADRE. Continua a far penare la pallavolo. Vince il primo set contro l’Argentina ( ripetendo la recita fatta con la Polonia, poi battuta dalla Bulgaria), poi, di schianto, s’intoppa. Perde il secondo set. Vince il terzo. E per poco non regala il quarto ( 23-25). Se questa è la squadra che punta al podio …
Parità ( 7-7) dalla pallanuoto contro la Grecia. Anche qui con molta incertezza, poca personalità. Intanto le altre macinano, dalle balcaniche agli Usa. Ma quelli con le palle sono spariti?