Emilia Romagna. A Bagnara la Festa del castello. Con Caterina Sforza e papa Pio IX.

BAGNARA DI ROMAGNA. La Festa del Castello è quest’anno giunta alla sua IV edizione e riconferma l’impegno del comune di Bagnara di Romagna nella valorizzazione dei beni storici ed artistici del territorio attraverso un evento che unisce cultura, gastronomia e spettacolo. Dall’apertura nel giugno 2008 del Museo del Castello, l’accrescimento dell’offerta culturale non ha mai avuto interruzione e la scadenza d’inizio settembre è l’occasione per mostrare gli ampliamenti delle collezioni e le nuove sezioni museali.
LA PRESENTAZIONE. Come sottolinea l’assessore alla Cultura Riccardo Francone “questo piccolo Comune, nonostante le difficoltà economiche che colpiscono i fondi destinati alla cultura, continua ad impegnarsi per portare a
vanti il progetto iniziale di un museo in divenire, che si arricchisce ed amplia di anno in anno” e che lo ha portato, oltre che a far parte del Sistema Museale Ravennate, anche ad avere il riconoscimento di ‘Museo di Qualità’. Quest’anno l’inaugurazione della nuova sala ‘I signori della Rocca’ va ad aggiungere un nuovo allestimento al percorso di visita e, come evidenzia il direttore del Museo,Vilma Dal Bosco, riprende le fila della storia del territorio dal punto in cui si interrompono nella prima parte del museo, trattando appunto dei signori che vi hanno regnato fra il XV e il XIX sec.
DUE FIGURE TRA LE ALTRE. In particolare due figure emergono per la loro fama, Caterina Sforza, signora di Imola e Forlì e Giovanni Maria Mastai Ferretti, vescovo di Imola e futuro papa Pio IX. Questo nuovo allestimento trova ubicazione nella più alta casamatta del mastio in un ambiente particolare e ricco di fascino; attraverso immagini, touch screen e video è stato creato uno spaccato della vita bagnarese nell’arco di circa quattro secoli. Al centro dell’ambiente circolare è stata realizzata una statua in cartapesta dall’artista Paolo Arnò con le fattezze della ‘Tygre di Romagna’, Caterina Sforza, ed una ricostruzione dell’abito descritto minuziosamente nelle fonti, che essa indossava la prima volta che si fermò a Imola nel 1477, realizzato completamente a mano dalla sarta storica Anna Minardi.
La scelta di ‘dar corpo’ a questa figura così particolare deriva dal fascino che essa ancora oggi esercita, per il mistero che la circonda, per il particolare periodo storico in cui è vissuta, per la sua bellezza decantata dai suoi contemporanei ma intrappolata in pochissimi ritratti. In un certo senso Caterina non se n’è mai andata dalla Romagna, la sua fama ancora aleggia sui suoi castelli e le sue rocche e così, come spiega Lisa Emiliani, l’intento è quello di restituire corporeità a questa donna e collocarla al centro del percorso storico e farla guida per il visitatore che entra in questo ambiente. Il lavoro di ricerca è stato lungo e capillare, da parte delle dottoresse Emiliani e Silvestrini, della coop. Il Mosaico, che hanno curato la parte della ricerca storica e la stesura dei testi; preziosissime le collaborazioni di eccellenti esperti quali Fabrizia Fiumi per la parte riguardante Caterina Sforza e Andrea Ferri, vice direttore dell’Archivio diocesano di Imola per la consulenza e la ricerca di documenti riguardanti il Mastai Ferretti. Questo progetto, come poi la nascita stessa del museo, devono tantissimo alla supervisione di Fiamma Lenzi dell’Istituto per i Beni Culturali e all’architetto Giuseppe Bartolini che anche questa volta è l’artefice del progetto di allestimento.
Il clima della festa è poi l’occasione giusta per unire la storia locale alle tradizioni gastronomiche della nostra terra, alle ricostruzioni di accampamenti e duelli storici grazie al Rione de’ Brozzi di Lugo che gestirà l’Osteria del castello collocata all’interno della splendida corte della rocca dove si potranno degustare piatti storici, al gruppo di rievocatori ‘Li sparvieri‘, che quest’anno ha ricreato l’assedio alla rocca di Bagnara avvenuto nel 1467, tra archi, frecce, bombarde e spade infuocate.
Ed ancora, nel seminterrato della rocca, la mostra ‘La tortura nel Medioevo: strumenti di morte’, con riproduzioni fedeli accompagnate da dettagliate descrizioni ed immagini relative ai secoli un cui era in voga questa pratica. La serata si concluderà con il concerto dei Cisalpipers, il famoso gruppo di musica folk & celtica, che ha unito alla passione per le cornamuse un’attenta ricerca nel vasto repertorio storico/musicale popolare e tradizionale del centro e nord Europa, Italia compresa.
INFORMAZIONI E ALTRO. Gli spettacoli e gli eventi culturali avranno inizio dalle ore 15,00 di sabato 1 settembre. L’ingresso è gratuito. In caso di pioggia cena e concerto si terranno presso la Sala Polivalente di Bagnara di Romagna. Per info: www.comune.bagnaradiromagna.ra.it; coopmosaico@yahoo.com
Ufficio Urp 0545 905501