Emilia Romagna. Successo per la mostra di Basadella a Ravenna, continua fino al 13 settembre.

RAVENNA. È stata prorogata fino al 13 settembre la mostra allestita negli spazi espositivi di Palazzo de Andrè a Ravenna, una esposizione che, raccontando un aspetto poco conosciuto del talento di un Maestro del Novecento, Mirko Basaldella, ha letteralmente stupito i visitatori registrando il consenso unanime del pubblico affascinato dalla bellezza delle opere in mostra e dalla riscoperta di un grande artista.
Curato da Silvana Costa con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Ravenna, l’evento indaga le abilità decisamente “da scoprire” di Mirko, celebrato come scultore, e citato come tale nei testi di storia dell’arte, in realtà abilissimo disegnatore, incline alla pittura e alla bidimensionalità quanto alla scultura. Ampie capacità artistiche che emergono dalla raccolta in mostra, liberando l’artista dalla unicità della terza dimensione, conferendo alla sua personalità un più completo e sfaccettato ruolo artistico.
Un successo di pubblico atteso e non tradito dunque per la retrospettiva dal titolo “Mirko Basaldella. Un viaggio nel tempo e nella ateria” aperta tutti i giorni dalle 18.30 alle 23.30.
Oltre 130 opere, tra pittura scultura e disegni a partire dagli anni Trenta fino agli anni Settanta, scandiscono un percorso che racconta diversi periodi della produzione artistica di Mirko, realizzate con tecniche diverse. Una raccolta unica, un ampio e ricercato campionario per comprendere l’arte dell’artista friulano, un vasto corpo di opere, circa 70 dipinti accanto a 60 tra disegni e sculture, che restituiscono l’identità e la personalità del maestro.
L’ARTE DI MIRKO. Mirko rappresenta il vuoto che assedia le forme e si occupa di tutti gli spazi che lo compongono attraverso le linee energetiche che lo formano, questa la sintesi sulla modalità di espressione di Basaldella, questo il filo conduttore facilmente riconoscibile attraverso la lettura delle opere esposte.
Un’antologica realizzata per raccontare il suo rapporto con la storia e con il quotidiano, con la religione e con il passato, affidato principalmente a quei dipinti (e a quei quindici disegni circa) che determinano la chiara conoscenza dei classici e la capacità di rileggerli in chiave moderna, per darne riferimento nelle forme degli oggetti ad uso comune (Caraffa con drago e belva, 1947 e Brocca con colomba, 1948). Infine un percorso per meglio identificare le tematiche a lui care, legate alla guerra, al concetto di sacralità oppure di mitologia (Scena di persecuzione, 1939, La dea della fertilità, 1967 Simboli sacrali, 1963, Regina di saba, Mosè, 1965, Cristo-via-verità e vita, 1966, Natura morta, 1934, Danzatore, 1954, Figure totemiche, 1956).
Il suo percorso non persegue solo il senso della ricerca formale, dell’espressività e della manipolazione plastica, ma principalmente si dirige verso una dimensione poetica e mitopoietica, come liberazione di energia, costante tensione a uscire ‘fuori tempo’ presente, cioè dalla contingenza degli eventi, per toccare davvero, l’essere e la memoria profonda dell’intimo. Ricerca che traspone anche in pittura.
Secondo genito dei fratelli Basalbella (il minore Afro è un pittore, il primogenito è lo scultore Dino), Mirko da subito ha le idee chiare sulla sua vocazione artistica. Allievo di Arturo Martini, la cui lezione resterà indelebile in tutta la sua arte, percorre tutte le tappe dell’arte italiana, frequenta al scuola Romana alla fine degli anni Trenta, conosce Corrado Cagli, a cui rimarrà legato (non solo per motivi famigliari visto che ne sposa la sorella Serena, ma per affinità intellettive), e tutti gli esponenti artistici che frequentavano la capitale di in quegli anni.
La mostra curata da Silvana Costa e del Commendatore Francesco Muzzi in collaborazione con l’Archivo Cagli è realizzata grazie al contributo di: AGENZIA RITMO, BONCIANI-GRUPPO-ACMAR, CIRO MENOTTI, CLUB DEL SOLE, CONSAR-GRAR, COPURA, FIAT-S.V.A., IDROEXPERT, MOVITER STRADE CERVIA, NADEP, PENTAGRAMMA ROMAGNA, UNIPOL-ASSICOOP, S.P.M. CONSULTING.