Ausl Ravenna. ‘Questioni aperte in allergologia’, convegno a Faenza ( 18 e 19 ottobre).

AUSL RAVENNA& FAENZA. ‘Questioni aperte in allergologia’ è il titolo del convegno che si svolgerà a Faenza giovedì 18 e venerdì 19 ottobre al Museo internazionale delle Ceramiche. L’evento organizzato dal dott. Giuseppe Stefanini, direttore del Dipartimento Medico dell’ospedale di Faenza e dal dott. Oliviero Quercia, responsabile dell’Unità ad Alta Specializzazione di Allergologia, affronterà le tematiche più attuali e oggetto di discussione tra gli esperti della materia inerenti le reazioni allergiche , l’immunoterapia specifica, l’allergia e intolleranza alimentare, le reazioni avverse all’utilizzo dei farmaci, al veleno degli insetti e i fenotipi dell’asma e gli angioedemi.
UN VERO E PROPRIO PROBLEMA. “Non dobbiamo dimenticare infatti, -spiega Oliviero Quercia- che tre italiani su dieci soffrono di queste malattie, sono comuni a tutte le età , peggiorano la qualità della vita di chi ne è affetto con rilevanti costi sociali e si stima che nel 2020 un bambino su due possa diventare allergico, I dati raccolti dal nostro centro allergologico confermano questo trend di aumento delle patologie allergiche di tipo inalatorio come rinite e asma e le reazioni da ipersensibilità ai farmaci. In particolare nei settori dell’allergia alimentare si nota un costante aumento in relazione anche a nuovi stili di vita e a sofisticate tecniche di laboratorio di tipo molecolare che hanno permesso di affinare la diagnosi.
Anche l’allergia al veleno degli imenotteri nelle nostre zone mostra un aumento significativo sia per api che per i vari tipi di vespidi, in particolare i calabroni, con reazioni che spesso sono di estrema gravità e possono portare anche a morte il paziente risultato allergico. A tal proposito il vaccino specifico allestito ad hoc risulta estremamente efficace ed in grado di cambiare la qualità della vita di queste persone . Finora abbiamo vaccinato oltre 1000 pazienti allergici agli imenotteri con una efficacia superiore al 98% in caso di ripuntura.
Le malattie allergiche rappresenteranno la vera epidemia del terzo millennio, occorre conoscerle e identificarle in tempo per poterle trattare con successo e modificarne la storia naturale”.