Ravenna. Ponte Nuovo. Preso uno degli sparatori di Ponte Nuovo. Legato ad ambienti albanesi.

Ravenna. Ponte Nuovo. Preso uno degli sparatori di Ponte Nuovo. Legato ad ambienti albanesi.
Piazza del Popolo, Ravenna

MATTEUCCI& SPARATORIA DI PONTE NUOVO. C’è una dichiarazione del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci sugli ultimi sviluppi di cronaca riguardati l’arresto di uno degli autori della sparatoria di Ponte Nuovo. «Ho chiamato – sottolinea il primo cittadino ravennate – il questore di Ravenna, dottor Giuseppe Racca, per complimentarmi per la brillante operazione della Polizia di Stato-Squadra Mobile che ha portato alla cattura di uno dei sospetti autori della sparatoria di Ponte Nuovo. Tutti i ravennati ricordano la sparatoria di Ponte Nuovo. Era il 26 agosto.L’opinione pubblica cittadina rimase molto turbata. Nella riunione del Comitato per l’Ordine Pubblico svoltosi all’indomani dell’episodio,gli investigatori tracciarono la pista che li ha portati al successo di oggi. Ho chiesto al Questore di trasmettere il ringraziamento mio e di tutti i ravennati agli agenti protagonisti di questa brillante operazione».

BREVE RICOSTRUZIONE DEI FATTI. Ecco una breve ricostruzione dell’episodio attingendo alle fonti di cronaca locali. I fatti risalgono infatti allo scorso 26 agosto: nel tardo pomeriggio, a Ponte Nuovo, allorquando due fratelli albanesi vennero gambizzati da tre connazionali che li aspettavano nei pressi di un bar. Visti arrivare, i tre uscirono dal locale – pagando regolarmente le bibite acquistate – esplosero sei colpi, ferendo le vittime alla gamba e al ginocchio, e poi fuggirono a bordo di una vettura.
Oggi  i primi risultati concreti delle indagini, avviate subito dopo l’accaduto: è stato sottoposto infatti ad arresto uno dei tre, un 25enne residente a Ravenna presso conoscenti albanesi, fermato dagli agenti mentre stava andando a fare la spesa in un supermarket in zona San Biagio. L’uomo non ha opposto resistenza. I motivi del gesto sarebbero futili, poche centinaia di euro di debiti. Ma quello che ha più impressionato è stata  la ferocia dell’azione, che  lascia immaginare una dura ‘lezione’ d’avvertimento estendibile ad eventuali altre persone, dando  così la dimostrazione di essere un gruppo forte e senza paura. Infatti l’attentato avvenne in pieno giorno, in una zona trafficata, a pochi passi dal locale e in presenza di testimoni.

La pistola calibro 9 non è stata ritrovata, come pure i complici del 25enne: il quadro però, ha spiegato il capo della Squadra Mobile Nicola Gallo, ormai è molto chiaro.

 

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