Emilia Romagna. E’ nato il comune della Valsamoggia, in funzione dal 1 gennaio 2014.

EMILIA ROMAGNA. “Dalla nascita del nuovo Comune della Valsamoggia i cittadini non perderanno nulla, ma guadagneranno molto in termini di investimenti, servizi e qualità della vita”.
Con queste parole Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione, commenta il voto definitivo da parte dell’Assemblea legislativa regionale a favore della nascita del Comune di Valsamoggia, la nuova realtà che riunirà gli attuali Comuni di Monteveglio, Crespellano, Bazzano, Savigno e Castello di Serravalle.
VALSAMOGGIA. Il voto dell’Assemblea legislativa è il passo definitivo che sancisce la nascita di Valsamoggia, realtà che entrerà in funzione il 1 gennaio 2014 quando i cinque vecchi Comuni saranno da ritenere accorpati. Alle elezioni amministrative del 2014, quindi, gli elettori di Valsamoggia sceglieranno il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri comunali.
Il nuovo Comune avrà a disposizione quasi venti milioni di investimenti straordinari da parte della Regione e dello Stato per i primi 15 anni di vita e per i primi due anni di vita sarà esente dai limiti del patto di stabilità.
La decisione di dar vita alla fusione dei Comuni è frutto della richiesta dei Consigli comunali delle cinque municipalità, è stata recepita dalla Regione con un legge regionale e sottoposta ad un referendum consuntivo che ha visto prevalere i voti complessivamente favorevoli alla fusione con una percentuale del 51,4%. I cittadini hanno anche scelto il nome del nuovo Comune sempre esprimendosi attraverso il referendum.
at 12:02
Massì, facciamo altri comuni, altri soldi sperperati dalla pubblica amministrazione in cose futili che andrebbero eliminate, fatte solo per dare un posto ai nullafacenti parenti di assessori che se ne stanno dietro a una scrivania tutto il giorno a non fare niente di niente.
at 23:55
Precisazioni.
Intanto non ci saranno più 5 consigli, 5 sindaci e circa 20 assessori o più. Il tutto verrà ridotto per far funzionare un solo consiglio. In secondo luogo verranno accorpati anche i servizi, liberando ulteriori risorse e spazi (quindi anche meno bollette). Oltretutto il prossimo anno entrerà in vigore una legge regionale che prevede o la cessione dei servizi o gli accorpamenti in unioni di comuni o le fusioni. La fusione è la scelta migliore in assoluto … ovviamente però bisogna essere pronti a non ragionare più solo per il proprio campanile. La Valsamoggia è da prendere da esempio.