Santarcangelo. L’Ora della Terra chiama, la città romagnola risponde.

Santarcangelo. L’Ora della Terra chiama, la città romagnola risponde.
Ora della Terra. Immagine di repertorio.

SANTARCANGELO. Anche quest’anno il Comune di Santarcangelo aderisce a “L’Ora della Terra”, rispondendo all’appello del Wwf per il risparmio energetico.

Sabato 23 marzo, infatti, alle 20.30 il mondo intero si spegnerà per un’ora: monumenti case uffici, città resteranno al buio come testimonianza d’impegno da parte di cittadini, governi e organizzazioni nella lotta al cambiamento climatico e per sensibilizzare ad uno stile di vita sostenibile.

L’adesione a “Earth Hour” da parte dell’Amministrazione comunale, confermata peraltro dopo quella dell’anno scorso, segue il sostegno – anch’esso ormai consolidato – all’iniziativa sostenibile “M’illumino di meno”, proposta lo scorso 15 febbraio dalla nota trasmissione radiofonica “Caterpillar” di Radio2 con l’intento di promuovere uno stile di vita più sensibile all’ambiente sempre con un’ora di silenzio energetico.

Per mantenere il nostro stile di vita – scrive il Wwf sul sito dedicato all’iniziativa - stiamo divorando le risorse di un pianeta e mezzo. L’Ora della Terra è nata per dimostrare che possiamo cambiare tutto questo, che l’impegno e la passione di ognuno di noi può ispirare chi ci circonda e far nascere un grande cambiamento nel mondo”.

L’Amministrazione comunale, come già per le scorse edizioni, aderisce all’iniziativa spegnendo per un’ora l’illuminazione di alcuni monumenti della città. Ma “L’Ora della Terra è molto di più di un’azione simbolica: è un gesto continuo che porta ad azioni reali, grandi e piccole, che stanno cambiando il Pianeta sul quale viviamo”, scrive ancora il Wwf. Proprio per questo, il Comune di Santarcangelo invita tutti i cittadini a partecipare all’iniziativa, “spegnendo” per un’ora i dispositivi elettrici per dare il proprio contributo, ma anche a mantenere alta l’attenzione di tutti i giorni sul tema della sostenibilità.

L’Ora della Terra è un’iniziativa nata a Sidney nel 2007: “spegnendosi” per un’ora, la capitale australiana ha dato il via a un vero e proprio movimento per la sostenibilità in tutto il pianeta. Nel 2008 Earth Hour coinvolge 370 città e 50 milioni di luci spente, diventando nel 2009 un fenomeno planetario con quasi 4mila città partecipanti da 88 Paesi. Nello stesso anno, in Italia, all’Ora della Terra partecipano oltre 140 comuni, 200 imprese e decine di organizzazioni. L’edizione 2010 segna un’ulteriore crescita, fino a coinvolgere milioni di persone di 128 Paesi, ma è nel 2011 che arriva il boom, grazie anche a internet e ai social media, con il coinvolgimento di quasi 2 miliardi di persone, 5.200 città del mondo e centinaia di imprese e organizzazioni in 135 nazioni.

Le città coinvolte nell’edizione 2012 (la sesta) sono state più di 7.000 in 152 Paesi del mondo, con oltre 2 miliardi di partecipanti, 154 imprese coinvolte e 4,64 milioni di contatti sul canale YouTube dedicato a “Earth hour”. In Italia hanno partecipato 400 città con oltre 100 eventi di piazza: dalle 20,30 alle 21,30 è stata spenta l’illuminazione di numerosi edifici e monumenti simbolo, tra cui la facciata e la Cupola della Basilica di San Pietro, il Teatro Alla Scala di Milano, piazza San Marco a Venezia, la Torre di Pisa, il Duomo, il Battistero e il Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana a Torino, i Sassi di Matera, l’Acquario di Genova e molti altri.

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