Ravenna. Al mosaico della cooperazione si è aggiunto un altro tassello di memoria.

RAVENNA. Numerose le persone che hanno fatto da cornice all’incontro tenutosi alla sala convegni Fattoria Guiccioli (Casa ove morì Anita Garibaldi) di Mandriole, nel corso del quale è stato presentato il volume dal titolo “L’impresa della cooperazione. Sessant’anni di storia di Legacoop Ravenna 1950-2010”, curato da Raffaella Biscioni, Alessandro Luparini e Tito Menzani (ed edito dai tipi di Longo).
Il volume, pubblicato in occasione del 130° anniversario della nascita dell’Associazione degli operai braccianti del comune di Ravenna, è il frutto di una rigorosa ricerca storica, basata su più fonti, sui passaggi politici ed economici che hanno caratterizzato il Movimento cooperativo dal dopoguerra agli anni ’90. Al tavolo dei relatori, coordinato da Lorenzo Cottignoli, vicepresidente di Legacoop Ravenna, erano presenti il prof. Maurizio Ridolfi, uno dei tre componenti (gli altri due sono il dott. Dante Bolognesi e il prof. Fabio Fabbri) del comitato scientifico che ha presieduto la ricerca; Elio Gasperoni, presidente di Legacoop Ravenna, e Giovanni Monti, vicepresidente di Coop Adriatica, che fu tra i promotori della ricerca quando era ancora presidente di Legacoop. In sala, tutta la dirigenza di Legacoop Ravenna e molti rappresentanti di diverse cooperative e delle altre centrali cooperative.
Apprezzato l’intervento del vice-sindaco Giannantonio Mingozzi. Per il professor Ridolfi “60 anni di Legacoop hanno lasciato nel territorio ravennate e romagnolo un cultura della cooperazione molto presente e diffusa, che ancora si vede e si respira; una presenza, sul piano associativo e imprenditoriale, delle realizzazioni di questo movimento. Una storia della Federazione delle Cooperative era già stata scritta qualche anno fa; una storia complessiva della Lega non c’era; oggi c’è. Un’altra bella riflessione, con nuove ricerche, nuove fonti, il lavoro di giovani studenti, sulla memoria di questa bella storia del movimento cooperativo”.
Per Lorenzo Cottignoli, ripercorrere 60 anni di movimento cooperativo di Legacoop significa “ripercorrere la storia dello sviluppo di un territorio. Lo sviluppo della cooperazione è legato alla trasformazione di questo territorio, alla crescita della civiltà di un territorio, al rispetto dei valori che la cooperazione porta con sé: solidarietà, fare insieme, premiare il merito, cercare sistemi per distribuire meglio il reddito. La storia del movimento cooperativo è però la storia di qualcosa che guarda al futuro, per il quale dobbiamo mettere in campo un progetto più generale di cambiamento, per permettere alle nostre imprese di essere protagoniste anche nel futuro”.
Elio Gasperoni, punta l’accento sul fatto che “il mondo cooperativo, le rappresentanze sindacali e associative, sono profondamente cambiate, ma in questi 60 anni c’è stata una grande capacità di mantenere il pluralismo, e di saper riflettere su come le imprese possono garantire competitività e stare in modo efficiente sul mercato pur mantenendo gli aspetti fondamentali dell’impresa cooperativa, che sono solidarietà e mutualità”.
Infine Giovanni Monti, a lungo presidente di Legacoop e oggi vicepresidente di Coop Adriatica, ha avuto modo di ribadire che la “cooperazione nella nostra provincia ha segnato la cultura del territorio stesso e rappresenta un valore importante per il futuro: c’è bisogno di individuare una sorta di grande concordato e di mettere in moto una grande idea di condivisione della quale il sistema cooperativo può costituire il perno forte”.
“L’impresa della cooperazione. Sessant’anni di storia di Legacoop Ravenna 1950-2010” è stato realizzato grazie al contributo di Legacoop Ravenna e al sostegno della Camera di Commercio di Ravenna.