Emilia Romagna. Hera: ok ai risultati del primo semestre 2013 e aumento di capitale per 80 milioni.

BOLOGNA. Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati al 30 giugno 2013. Ha inoltre deliberato l’aumento del capitale sociale funzionale all’ingresso di Fondo Strategico Italiano (FSI) nel capitale di Hera, come già comunicato al mercato. Ha infine approvato la nomina del consigliere d’amministrazione Stefano Manara, in sostituzione di Daniele Montroni.
I RICAVI. I Ricavi aumentano di 130,5 milioni (+5,7%), passando dai 2.298,9 milioni del primo semestre 2012 ai 2.429,4 milioni del primo semestre 2013. Tale incremento risulta dalla combinazione del positivo contributo derivante dall’integrazione con AcegasAps (+267,4 milioni) e dei minori ricavi Hera per il calo dei volumi di intermediazione gas e vendita di energia elettrica (-136,9 milioni).
MARGINE OPERATIVO LORDO. Il MOL sale a 445,3 milioni (+24,5% rispetto ai 357,6 milioni del 30/06/2012). Alla variazione assoluta di 87,7 milioni hanno contribuito sia l’ingresso di AcegasAps (per 71,0 milioni), che i risultati in crescita di tutte le principali aree di attività Hera, con particolare riferimento a gas, idrico e ambiente, che hanno impattato positivamente sulla performance per 16,7 milioni (+4,7%).
RISULTATO OPERATIVO. L’utile operativo cresce a 246,6 milioni (+19,7%). I costi della gestione finanziaria salgono da 61,8 a 70,9 milioni (+14,7%), prevalentemente per il consolidamento di AcegasAps. Si registrano inoltre ricavi non operativi pari a 74,8 milioni derivanti dal positivo differenziale tra valore netto delle attività consolidate di AcegasAps e il valore di mercato per l’aggregazione della stessa nel Gruppo Hera. In considerazione di quanto sopra riportato, l’utile ante-imposte si attesta così a 250,6 milioni (+73,7%).
UTILE NETTO. L’utile netto di periodo sale a 172,9 milioni (+115,3% rispetto agli 80,3 milioni del 30/06/2012), considerando un tax rate, depurato dell’effetto degli altri ricavi non operativi, pari al 44,21%. L’incremento assoluto dell’utile netto, pari a 92,6 milioni, è dovuto alla performance “stand alone” di Hera pari a 1,6 milioni (+2,0%), all’integrazione di AcegasAps per 16,2 milioni e al già citato positivo impatto di 74,8 milioni. Depurando il risultato da tale ultima voce, l’utile netto adjusted ammonterebbe a 98,1 milioni (+22,2% rispetto agli 80,3 milioni del 30/06/2012).
L’utile netto di pertinenza del Gruppo ammonta a 165,2 milioni (+123,9%).
INVESTIMENTI. Nei primi 6 mesi del 2013 gli investimenti lordi del Gruppo al netto delle dismissioni, considerando anche l’ingresso di AcegasAps, ammontano a 120,5 milioni, in linea con quanto previsto dal piano industriale. Di questi, circa un terzo (40,8 milioni) sono stati destinati al ciclo idrico integrato. La posizione finanziaria netta si attesta 2.745,8 milioni e si confronta con i 2.216,6 milioni del 31/12/2012. L’incremento di 529,2 milioni è dovuto principalmente al consolidamento del debito AcegasAps.
Si conferma inoltre un indebitamento prevalentemente costituito da debiti a medio lungo termine che coprono circa il 79% del totale dell’indebitamento, equilibrando puntualmente la struttura patrimoniale del Gruppo caratterizzata da un elevato livello di immobilizzazioni.
AUMENTO DI CAPITALE. Il Consiglio d’amministrazione di Hera, in occasione dell’esame del futuro ingresso nella compagine azionaria di FSI, in attuazione della delega conferita dall’Assemblea Straordinaria del 15 ottobre 2012, in data odierna ha inoltre deliberato di aumentare il capitale sociale, a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo di nominali 80 milioni di euro mediante emissione di un numero massimo di 80.000.000 azioni ordinarie, del valore nominale 1,00 euro ciascuna, con godimento regolare e aventi rispettivamente le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrirsi in opzione agli aventi diritto ai sensi dell’articolo 2441, commi 1, 2 e 3 del c.c. (Aumento di Capitale). Per i termini della negoziazione dei diritti d’opzione si rimanda al comunicato stampa emesso da Hera in data 5 luglio 2013, che si allega di seguito alla presente.
NUOVA NOMINA. Il Consiglio d’Amministrazione di Hera Spa, in seguito alle dimissioni rassegnate da Daniele Montroni, ha approvato all’unanimità la nomina a consigliere di Stefano Manara. Il curriculum vitae di Stefano Manara, consigliere indipendente, è reperibile sul sito di web Hera, all’indirizzo www.gruppohera.it.
I COMMENTI
TOMMASO TOMMASI DI VIGANO’. “Al di là dei buoni risultati raggiunti nel semestre – ha commentato il presidente Tomaso Tommasi di Vignano - è senz’altro assai apprezzabile la fluidità e velocità con cui si sta realizzando il processo aggregativo di AcegasAps, la cui integrazione sta già portando significativi benefici, destinati a riverberarsi anche sui successivi trimestri dell’anno. Complessivamente il semestre ha confermato il buon andamento espresso nel primo trimestre, evidenziando come il Gruppo abbia saputo contrastare il quadro macroeconomico difficile attraverso l’allargamento dei mercati e la ricerca di maggiori efficienze. I risultati positivi hanno quindi sostenuto una politica stabile di dividendo anche quest’anno nonostante la perdurante negatività del quadro generale. Stiamo inoltre lavorando per preparare l’ingresso di FSI nel capitale Hera, concretizzando un’importante operazione di sistema nel mercato dei servizi pubblici locali, attraverso l’aumento di capitale deliberato oggi dal Cda”.
MAURIZIO CHIARINI. “E’ confermata la crescita equilibrata del Gruppo – l’amministratore delegato Maurizio Chiarini- in tutte le aree di attività, anche al netto dell’aggregazione con AcegasAps. L’andamento della posizione finanziaria netta, in crescita rispetto a fine 2012 essenzialmente in ragione dell’assorbimento di AcegasAps, è coerente con quanto stimato in sede di valutazione preventiva dell’operazione e consente comunque al Gruppo di mantenere un rapporto fra debito e MOL fra i migliori del settore”.
La presente comunicazione non costituisce un’offerta o un invito a sottoscrivere o acquistare titoli. I titoli non sono stati e non saranno registrati negli Stati Uniti ai sensi dell’United States Securities Act of 1933 (come successivamente modificato) (il ‘Securities Act‘), o in Australia, Canada o Giappone nonché in qualsiasi altro Paese in cui tale offerta o sollecitazione sia soggetta all’autorizzazione da parte di autorità locali o comunque vietata ai sensi di legge. I titoli ivi indicati non possono essere offerti o venduti negli Stati Uniti o a U.S. persons salvo che siano registrati ai sensi del Securities Act o in presenza di un esenzione alla registrazione applicabile ai sensi del Securities Act. Copie di questo annuncio non vengono preparate né possono essere distribuite o inoltrate negli Stati Uniti, in Canada, Australia o Giappone.
ALLEGATO
L’accordo sottoscritto da Hera, che aggiorna gli accordi del settembre 2012
Hera e FSI hanno concordato alcune modifiche degli accordi originali del 3 settembre 2012
Hera S.p.A. e Fondo Strategico Italiano S.p.A. (FSI) hanno sottoscritto quindi un nuovo accordo che, nel riflettere gli eventi accaduti successivamente alla sottoscrizione dell’accordo d’investimento del 3 settembre 2012, tra cui l’avvenuto delisting di Acegas-Aps S.p.A e la sua integrazione nel Gruppo Hera, modifica l’intesa originale.
In tal modo, è stato da un lato disciplinato il superamento di talune condizioni sospensive dell’accordo del 2012, in quanto in parte verificatesi e, dall’altro, sono state rimodulate alcune clausole per tener conto dell’evoluzione del contesto. In particolare, nell’accordo viene assunto un impegno da parte di FSI a presentare un’offerta ai principali soci di Hera per l’acquisto dei diritti di opzione, ad Euro 0,10 derivanti dall’aumento di capitale sociale in opzione ai sensi dell’art. 2441, commi 1, 2 e 3 del c.c., che potrà essere deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Hera, in esercizio della delega conferita dall’assemblea straordinaria dei soci del 15 ottobre 2012, per un importo massimo di nominali Euro 80 milioni, oltre ad eventuale sovrapprezzo.
L’ingresso di FSI nel capitale di Hera è, di conseguenza, legato all’esistenza di diritti inoptati e/o all’accettazione dell’offerta di FSI da parte dei principali soci di Hera.
Ai sensi di quanto pattuito in data odierna, condizionatamente all’assunzione della delibera di aumento di capitale, rimane invece confermato l’impegno reciproco di FSI alla sottoscrizione e di Hera di offerta di sottoscrizione dei diritti di opzione eventualmente inoptati ad un prezzo di sottoscrizione pari ad Euro 1,25 o, in alternativa, ove la media aritmetica dei prezzi ufficiali di Borsa Italiana delle azioni ordinarie Hera calcolata nei trenta giorni di calendario precedenti la data di determinazione del prezzo di emissione delle azioni (‘Media Prezzo‘) fosse pari o inferiore ad euro 1,25, ad un prezzo di sottoscrizione pari alla Media Prezzo con uno sconto pari ad euro 0,05 per azione. Nel caso in cui la Media Prezzo fosse pari o superiore ad Euro 1,55 Hera ha la facoltà di posticipare sino al 31 marzo 2014 l’aumento di capitale ovvero di non procedervi.
A seguito delle modifiche apportate all’intesa del 3 settembre 2012, l’esecuzione dell’accordo resta sospensivamente condizionata al verificarsi di talune circostanze, ed in particolare che: (i) nel caso in cui Hera intendesse convocare un’assemblea dei soci, l’ordine del giorno – su richiesta di FSI – includa l’integrazione del proprio consiglio di amministrazione mediante la nomina di un consigliere, ai sensi dell’art. 16 dello statuto di Hera, come modificato dall’assemblea dei soci del 30 aprile 2013; (ii) non intervengano eventi di turbativa rilevante del regolare andamento aziendale e dei mercati; (iii) sia rilasciata l’autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo.
Sempre in data odierna, infine, Hera e FSI hanno sottoscritto un accordo di inalienabilità delle azioni Hera che FSI verrà a detenere nell’ambito dell’aumento di capitale una volta deliberato ed eseguito. Tale impegno di lock-up viene assunto da FSI a decorrere dalla data di sottoscrizione dell’aumento di capitale e sino al 24° mese successivo alla data di chiusura dell’aumento di capitale a condizione che FSI consegua una partecipazione non inferiore al 3% del capitale di Hera post aumento.