Notizie ( non solo) di sport. Roma, regina d’Italia. Ma come la mettono Juve, Napoli e Milan?

LA CRONACA DAL DIVANO. La Roma, fortunata e aiutata( il rigore del 2-1 non c’era), ha schiaffeggiato un Inter molto più tonica di quel che non abbia detto il disastroso risultato finale ( 0-3). Certo, la Lupa vola sulle ali d’un entusiasmo davvero raro, mentre il Biscione nell’attesa del profeta d’Asia si batte per quel che può. Con un validissimo mister, e dei giovani ‘ recuperati‘. Manca, forse, qualcosa in difesa, ma sulle traverse o dei rigori visti anche dove non c’è neppure l’ombra, non può rispondere.
Oggi, le luci si spostano sul Napoli ( col Livorno, ore 15) e su Juve-Milan e Lazio-Fiorentina ( ore 20,45). Per un altro atto di questo campionato delle meraviglie. Incerto, combattuto, di buon livello. Certamente un po’ più stimolante di quello ispanico, con il danaroso Real che vince ( 2-3) con Levante al 94′ e il Barca che, con o senza Messi, s’è fatto un boccone del Valladolid ( 1-4). In Alemannia ha perso pure il Dormund , per cui ora la diarchia in todescheria è perfetta: apine giallo nere 20 punti, Bayern altrettanti. Null’altro. Su questi fronti.
IL ROSSO SCOLORITO. Perde colore la ‘rossa‘, solo sesta ( con Alonso) nel GP Sud Corea. Ora il divario nella classifica piloti con l’imbattibile driver tedesco è salito a 70 punti. Troppi. Meglio cominciare a a pensare al 2014, sempre che qualcosa si muova all’interno d’una squadra che deve chiarire parecchie cose. Soprattutto, se chi c’è è da ‘ rossa’ oppure no. Piloti a parte.
Classifica conduttori: Vettel ( Red Bull) punti 272; Alonso ( Ferrari) 202. Nei costruttori, Red Bull ampiamente in testa, con la Ferrari ( 188) che deve guardarsi dalla Mercedes, ad un sol punto di distanza.
ALTRI SPORT. Nella superbike al Gp di Francia, le Aprilia inseguono. Alla ricerca di punti, per rimandare il verdetto alla finalissima di Jerez, tra due settimane. Sulle due manche pesano il rischio pioggia e la variabile gomme.
Vincenzo Nibali, alla caccia del Lombardia. Che sarebbe un giusto premio al migliore della stagione.
Migliore, anche, perchè come i vecchi campioni d’un tempo ( e questo è una garanzia non da poco ) allunga la sua ombra dalla primavera all’autunno. Contrariamente ai tanti nonni, zii e cugini, che se la sbattono per qualche settimana durante l’anno e , poi, come sono arrivati, via che volano. Dove non si sa. Nadal, nel tennis, sta per tornare re. Intanto è in finale a Pechino, e per questo supererà Djokovic. Dei nostri, solo qualche applauso per Fognini. Nella ginnastica al Mondiale di artistica, medaglia di legno ( e per la terza volta, Londra compresa) per Alberto Busnari, 35 anni, al cavallo. Ma non è finita qui per noi. Perchè, salvo altre sorprese, la Vanessa Ferrari ( trave e corpo libero) e la sua compagna Ferlito ( trave) potrebbero darci una medaglia.
ESEMPI DI AUTOLESIONISMO. ” Non stiamo più a perdere tempo, gli Altri ci sono avanti. E di tanto” così commentava lo stato in arte del nostro campionato un portiere juventino di qualche anno fa, di cui non ricordiamo il nome, e che neppure ci sforziamo di ricordarlo. Anche perchè, volendo, la frase, come tante altre frasi più o meno dello stesso tenore, girano impunite ( da anni) nei nostri media. Che per autoledere il nostro campionato si vanno ( spesso) in quattro.
Mangiano su quel piatto, sputano su quel piatto. Che ( tra tante altre belle cose) gli ha consentito ( ancor più che giovani) di potersi dedicare agli hobby piuttosto che ad un lavoro, oggi, in aggiunta, sempre più precario per milioni di loro coetanei e certo molto meno remunerante delle loro sgambature su dei rettangoli verdi.
Bisognerà pure che qualcuno ( anche nel suo piccolo) provi a reagire. Che il nostro non sia ( più) un campionato all’avanguardia può essere anche vero. Ma non in assoluto. I motivi ce li hanno spiegati Teotino-Uva in quel bel saggio ‘ La ripartenza’ ( ed. Il mulino, 2010) così tanto dettagliato quanto impietoso sui nostri pro e contro. La ‘rosea’, poi, da par suo, ha dato seguito all’assist, con iniziative che ( al momento) sembrano tornate nel dimenticatoio a causa di certe priorità nazionali che di tutto si preoccupano fuorchè far del bene al proprio Paese.
E se, sotto certi aspetti, indietro ci siamo davvero, anche se non tutti ( come la Juve insegna) e dappertutto, non è dimostrato che sul piano puramente tecnico e agonistico ( che era poi quel poco di conoscenza a cui si riferiva il portiere di cui sopra) siamo ‘tanto lontani’ dalle mitiche compagini dell’Altrove.
Nel 2007 il Milan vinceva la coppa dalle Grandi orecchie ( più il pallone d’Oro con Kakà, rientrato alla casa madre) e l’Inter, nel 2010, faceva piazza pulita dei trofei messi in palio nel mondo. Sei o sette anni, anche se parliamo di calcio moderno, non poi anni luce. Lo sport, il calcio, vive dei cicli. Eravamo avanti, ci dobbiamo riportare avanti. Certo facendo quel che Uva e Teotino suggeriscono.
Nel frattempo però, visto che l’Italia è ‘ terra di calcio’, come diceva un allenatore della Under 21 belga, ricca di gloria, non è che perchè qualche squadra corridora ci passa avanti sul campo siamo finiti nel nulla. Il Napoli, le ha prese dall’Arsenal, ma le aveva date al Borussia D.
Il Milan ha pareggiato rocambolescamente con l’Ajax ( 2-2), ma nella prima aveva vinto. La Juve, semmai, ha sbattuto la fronte davanti a due pareggi che manco sospettava. Nel frattempo il Chelsea ha perso una volta, e due Manchester pure. E manco con dei fenomeni, o più fenomeni delle povere squadrette nostrane. Allora? Lasciamo perdere, per favore, certi commenti e certi commentatori. L’Italia c’è, con il suo campionato più difficile e appassionante; l’Italia può ancora vincere; l’Italia deve fare qualche passo in avanti e, pur con i dirigenti ( e i commentatori) che si ritrova, li farà di certo. Prima o poi. Chi lo garantisce: la sua storia profonda!
TABELLINO CAMPIONATO DI CALCIO – SERIE A
LA CLASSIFICA. Roma punti 21, Juve e Napoli, 16; Inter 14; Fiorentina 11; Lazio e Verona 10; Atalanta, 9; Livorno, Milan e Torino 8; Udinese 7; Cagliari, 7; Parma 6; Genoa, Catania e Chievo 4; Bologna 3; Sampdoria e Sassuolo punti 2.
RISULTATI VI TURNO ( sabato 28 settembre) Genoa-Napoli 0-2 ( ore 18), Milan-Sampdoria 1-0 ( ore 20,45); ( domenica, ore 15) Torino-Juventus 0-1 ( ore 12,30), Atalanta-Udinese, Cagliari-Inter, Catania-Chievo, Sassuolo-Lazio, Verona-Livorno, Roma-Bologna ( ore 20,45); ( lunedì 30 settembre, ore 20,45) Fiorentina-Parma 2-2.
IL VII TURNO . ( Sabato 5 ottobre) Chievo-Atalanta ( ore 18) 0-1, Inter-Roma ( ore 20,45) 0-3; ( domenica 6) Parma-Sassuolo ( ore 12,30), Bologna-Verona ( ore 15), Catania-Genoa, Napoli-Livorno, Sampdoria-Torino, Udinese-Cagliari, Juventus-Milan ( ore 20,45) e Lazio-Fiorentina ( ore 20,45).
L’VIII TURNO. ( sabato 19 ottobre) Cagliari-Catania ( ore 18), Roma-Napoli (ore 18), Milan-Udinese (ore 20,45); ( domenica 20 ottobre), Atalanta-Lazio(re 1,30), Fiorentina-Juventus ( ore 15), Genoa-Chievo, Livorno-Sampdoria , Sassuolo-Bologna, Verona-Parma; Torino-Inter ( ore 20,45).
I MARCATORI ( VI TURNO) 5 reti, Rossi ( 1 rigore) (Fiorentina), Cerci (2) ( Torino); 4 reti, Hamsick ( Napoli); 3 reti, Denis ( Atal.), Palacio (Inter), Tevez e Vidal (Juve), Callejon e Higuain ( Napoli) ; Balotelli (1) ( Milan) e altri.