Emilia Romagna e imprese straniere. La crisi frena la crescita. Eccetto commercio e ristorazione.

EMILIA ROMAGNA. In Emilia Romagna, le imprese straniere registrate a fine 2013 sono 42.172, pari al 10,1 per cento del totale. In un anno 981 in più (+ 2,4 per cento). Rallenta l’aumento delle ditte individuali + 689 unità. Le società di capitale crescono più rapidamente (+11,4 per cento). Gli incrementi più rilevanti da commercio (459 unità) e servizi di alloggio-ristorazione (+257 unità). Invariate le costruzioni
La crisi riduce l’espansione dell’imprenditoria straniera in Emilia Romagna, senza annullarla.
Alla fine del 2013, le imprese attive straniere hanno raggiunto quota 42.172 (il 10,1 del totale delle aziende emiliano-romagnole). In un anno sono aumentate di 981 unità (+2,4 per cento). La fase di impasse economica ha solo contenuto la loro costante tendenza a crescere. In Italia l’aumento è stato ancora una volta più rapido (+3,3 per cento) e ammontano a quasi 453 mila, l’8,7 per cento del totale.
È quanto risulta dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia Romagna.
Le imprese straniere sono aumentate in tutte le regioni, tranne che in Valle d’Aosta. La crescita è stata più rapida in Campania (+8,3 per cento) e nel Lazio (+7,6 per cento). Ottava l’Emilia Romagna. Al contrario l’espansione è risultata più contenuta in Basilicata (+0,3 per cento) e nelle Marche (+0,9 per cento).
La forma giuridica. Le ditte individuali costituiscono l’84,6 per cento delle imprese straniere, e rappresentano il segmento di più ampio sviluppo: salite di 689 unità (+2,0 per cento), pur se attenuato. La crescita delle società di capitale è stata molto più rapida (+265 unità, +11,4 per cento), sostenuta dall’adozione di forme più strutturate per la pressione competitiva e dall’acquisto di imprese regionali dall’estero. Contenuto anche l’andamento delle società di persone (+2,3 per cento). Cooperative e consorzi hanno subìto una brusca riduzione (-7,3 per cento).
Settori di attività economica. L’incremento delle imprese straniere è stato determinato principalmente dall’aumento dalle strutture operanti nel commercio (+459 unità, +4,6 per cento), nonostante la debolezza della domanda per consumi, e dei servizi di alloggio e ristorazione (+257 unità, +8,0 per cento), per la quasi totalità realizzato nel campo della ristorazione. Aumenti rilevanti si sono avuti anche per le attività di noleggio agenzie viaggi e servizi di supporto alle imprese (+119 unità, +8,4 per cento) e per le altre attività di servizi (+8,2 per cento, +93 unità), trainate da quelle dei servizi per la persona (+9,0 per cento).