Notizie ( non solo) di calcio. Tavecchio e solo Tavecchio. Il Napoli e l’appuntamento Champions.

Notizie ( non solo) di calcio. Tavecchio e solo Tavecchio. Il Napoli e l’appuntamento Champions.
Lotito e Tavecchio download (2)

 CRONACA SOTTO L’OMBRELLONE. Sui giornali ce ne sono di cotte e di crude. E sfogliarle sotto l’ombrellone da un piacere irrinunciabile. Intanto, c’è quel governo Fgci che tarda ad arrivare, anche se i giochi ( come al solito nel Belpaese) già sono stati fatti. Tavecchio, anche senza aspettare l’esito ufficiale della votazione, candidato era e candidato ( unico) resta.
Lui ( che ha il supporto incondizionato di cariatidi come Lotito e Galliani) dovrà guidare il massimo organismo calcistico nazionale, provvedendo a rinnovarlo ( sempre con l’aiuto delle due cariatidi) e a trovare in tempi brevi un allenatore per quella Nazionale prima sedotta e poi abbandonata dal buon Prandelli ( Mancio o Conte o Zac ?).
Il calcio nostrano, che in tre lustri ha incassato un miliardo più che quello spagnolo ( 19 mld contro 18) ma che al contrario di quest’ ultimo non solo non può permettersi un Messi o un Ronaldo ma neppure un Robinho. Che se non se ne andava, bloccava l’intero mercato rossonero, incapace con suo bilancio ( 260 ml circa) di trovare qualche spicciolo per trattenerlo o per sostituirlo.
Evidentemente, qui, da noi, si creano ‘ buchi neri‘ difficili da indagare. Certo da credere. Perchè se i soldi arrivano non si capisce perchè non si debbano spendere nella giusta direzione: vivai, stadi, promozione.  Come invece fanno, molto semplicemente, senza essere nè santi nè maghi, i nostri amici todeschi, angli, ispanici etc etc.

ANTICIPI DI VERO CALCIO. L’Inter di Mazzarri che aveva dato buona impressione di sè in America, incassando poco e riportando qualche successo simbolico importante, s’ è improvvisamente ritrovata anonima e senza anima. O meglio senza nessuno. I tre gol incassati dai ragazzi tedeschi, non sono un buon antidoto per il 21 agosto, giorno in cui non sarà possibile sbagliare. Piuttosto, sgambetta il Napoli, che dopo il Barca trova il Psg degli ex. Anche questo incontro dovrebbe servire da antidoto contro l’Atletico Bilbao, per l’ammissione al girone Champions.

Intanto veleggia il calciomercato. Dove speriamo che, dopo l’indagine della ‘rosea’, qualcuno si dia una calmata e non movimenti più eserciti  di giocatori ignoti da un Continente all’altro sperperando  risorse che andrebbe investite altrove. Se non altro per aggiornare una macchina, certo prestigiosa ancora, ma certo un po’ demodèe. Un po’ come quelle auto americane che circolano all’Avana.
Chi fa sul serio sotto i cieli d’estate sembra la Lupa. Che con quel funambolo senza età che si ritrova, può spassarsela da un capo all’altro d’Italia e d’Europa.
Quando il gioco si farà duro, chissà se la Lupa e i suoi Lupacchiotti si faranno intendere come stanno facendo ora. Molti vedono bene anche la Viola, con quel Pepito che se la fortuna lo bacia può essere davvero un motivo d’orgoglio in più.

 GLI ALTRI SPORT. Continua il ‘contatto’ del nostro Nando con la ‘rossa’, per il rinnovo. Certo che, stando agli spifferi, chiede tanto. Anche se vale tanto. Nulla di nuovo in Moto Gp dove il ragazzino Marquez ha già eguagliato Agostini ( 10 successi di fila); Lorenzo e Rossi, invece, possono fargli s0lo da damigelle. Meglio che niente!

Vincenzo  Nibali, dopo le feste, pensa al Mondiale. Cassani gli ha promesso il sostegno della squadra. Cominciano gli Europei di Atletica leggera; mentre la nostra Fede ha perso il suo fantastico record nei 400 sl: ” Spiace- ha detto- anche se prima o poi doveva accadere”. Il problema è che, per  riprenderselo, Fede, farà fatica. Sta emergendo infatti dal profondo delle piscine una nuova generazione di ragazzine terribili dalla nuotata difficilmente contrastabile. Anche per lei, che terribile lo è stata, eccome.

 

 

I CLUB PIU’ TITOLATI E I PARVENUES

 

Questa volta prendiamo il PSG, proprietà qatariota. L’investimento enorme di petrodollari è ‘spiegabile’  dal basso costo d’acquisto d’un club relativamente giovane e con palmarès ( soprattutto internazionale) del tutto insignificante e dall’appetibilità d’inserimento in una piazza mondiale qual’è Parigi. Dal punto di vista calcistico, però, il club transalpino non è certo di quelli appartenenti al sangue blù d’Europa. Il suo attuale appeal è dovuto più agli straordinari esborsi dello sceicco proprietario che alle reali prospettive sportive della squadra, magari realizzabili in Francia, ma non in Europa. Non a caso chi può, dopo una breve permanenza,  se ne va o se ne vorrebbe andare. Ancelotti è volato a Madrid; Thiago e Ibra , potessero, tornerebbero il primo al Milan e il secondo alla Juve.  Come dire che, superato il problema del conto in banca, chi ama davvero il proprio lavoro cerca di praticarlo dove più respira il fascino della storia e la profondità  della cultura calcistica.

L’Uefa, con  il rispetto del fair play finanziario e la omologazione delle regole, dovrebbe avere come prioritaria la difesa dei club storici del Vecchio Continente.

PARIS SAINT GERMAIN.  Parigi, fondazione 1970, presidente Qatar Nasser Al-Khelaïfi, allenatore Francia Laurent Blanc, stadio Parco dei Principi (44.283 posti)
Palmarès: titoli di Francia 4; trofei nazionali, 8 Coppe di Francia; 4 Coppe di Lega francese; 4 Supercoppe di Francia. E inoltre: trofei internazionali, 1 Coppe delle Coppe e 1 Coppe Intertoto

 

 

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