Santarcangelo di Romagna. ‘Fugh e fiàmbi’, giovedì 9 ottobre la presentazione dell’ultima raccolta del poeta Gianni Fucci.

SANTARCANGELO DI ROMAGNA. Giovedì 9 ottobre alle ore 21, nella biblioteca comunale Baldini, il poeta santarcangiolese Gianni Fucci presenta la sua ultima raccolta Fugh e fiàmbi (Pazzini, 2014). Assieme all’autore intervengono Giuseppe Bellosi, Ennio Grassi e Pier Giorgio Pazzini mentre le letture sono a cura di Giovanni Moretti e Attilia Pagliarani.
Come sostiene Giuseppe Bellosi nella presentazione alla nuova raccolta, quello di Fucci è un dialetto personalissimo che ha le radici nelle contrade ma i cui rami si estendono nell’universo. Con il suo ultimo lavoro Fucci si misura con la meditazione sull’esistenza in generale e in particolare sulla natura dell’uomo, capace da una parte di pensìr e di memória e dall’altra di una cativéria sénza uguèl.
Al termine della serata, brindisi con l’autore offerto da azienda agricola Collina dei Poeti.
BIOGRAFIA. Il poeta Gianni Fucci è nato il 3 ottobre del 1928 a Montbeliard (Francia) ma vive a Santarcangelo fin dall’infanzia e si considera, perciò, santarcangiolese. E a Santarcangelo ha dedicato alcuni lavori sia di carattere critico-letterario, sia di carattere storico – si segnala in particolare La notte delle bandierine rosse. Vita a Santarcangelo tra fascismo ed antifascismo 1919-1943, scritto con l’amico Serino Baldazzi e pubblicato nel 1994. Da ricordare inoltre come sia stato forse il primo ad analizzare, dal punto di vista storico, ma anche quale testimone diretto, l’esperienza del cosiddetto Circolo del Giudizio, consacrandone – in definitiva – il nome, con un intervento, nel maggio 1986, dedicato a Nino Pedretti, tal titolo E’ circal de giudéizi: (un ricordo di Nino Pedretti), intervento poi apparso ne ‘Il lettore di provincia’ – aprile-maggio 1987. Fucci si è occupato anche di cinema collaborando con Elio Petri e con Flavio Nicolini. Ma è soprattutto come poeta dialettale romagnolo – o meglio, come poeta tout court – che si è imposto all’attenzione riscuotendo vasti consensi da parte dei più rinomati critici letterari nazionali. Avvicinatosi alla poesia dialettale intorno alla metà degli anni settanta, da allora Fucci, ha pubblicato ben sei raccolte di poesie in dialetto romagnolo: La morta e e’ cazadòur (1981, introduzione di Rina Macrelli), Elbar dla memoria (1989, introduzione di Franco Brevini), La baleda de vènt (1996, introduzione di Gualtiero Desanti), E’ bastimènt (1996), Témp e tempèsti (2003, prefazione Franco Brevini), Vent e bandiri (2005, prefazione Luciano Benini Sforza). E ‘ del 2002 inoltre la stampa della plaquette Nadel. Sonetti d’auguri, 2002, con prefazione di Luca Cesari. E’ presente in moltissime antologie, tra cui si segnalano le più significative: La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento, di Franco Brevini (Einaudi 1999), Il pensiero dominante. Poesia Italiana 1970-2000 (Garzanti, 2001, a cura di Franco Loi e Davide Rondoni). Da segnalare inoltre il cd audio – con libro – con le poesie lette dall’autore stesso, realizzato da Pazzini nel 2006 Antologia privata: poesie in dialetto romagnolo 1981-2003 (Collana La voce dei poeti promossa dalla provincia di Rimini). Con la stessa collana è stato pubblicato, con la collaborazione di Giuseppe Bellosi, l’importantissimo Dizionario dei poeti dialettali romagnoli del novecento (Pazzini, 2006), con un’imponente documentazione bio-bibliografica dei poeti dialettali romagnoli del XX secolo. Nel 2010 è uscita l’importante antologia Da un chev a l’elt: antologia delle opere poetiche (1981-2010) con prefazione di Franco Brevini curata da Gianfranco Lauretano.(Il ponte vecchio, 2010) che ripresenta, in ordine cronologico, gran parte del lavoro poetico di Fucci (circa i 2/3), permettendo così una visione d’insieme e completa della sua produzione ed evoluzione poetica. Nel 2011 è stato pubblicato il vero e proprio poema, dal titolo Rumanz. Un’epica famigliare in dialetto santarcangiolese (Cesena, Il Vicolo), con la presentazione di Davide Rondoni, poema in cui Fucci rievoca, mitizzandoli in forma poetica, periodi e vicende della propria esistenza, legandole a quelle più generali della condizione storica ed umana. Infine nel 2013, su impulso del comune di Santarcangelo (biblioteca comunale A. Baldini) è stato pubblicato, per l’editore Pazzini, Nadêl 2.: sonetti d’auguri (2002-2013), con prefazione di Annalisa Teodorani (seguito della precedente raccolta pubblicata nel 2002: Nadel: sonetti d’auguri 1986-2001).