Modena. Settimana ricca di eventi ai ‘Giardini del Gusto e delle Arti’. Ospiti attesi: Corrado Augias e Mario Tozzi.

MODENA. Approfondimento, cinema, musica: un’altra settimana ricca di eventi ha preso il via ai “Giardini del Gusto e delle Arti”. Nel weekend protagonisti eterogenei: da Augias con “La vera storia della Traviata”, al giardiniere di Calvino Libereso Guglielmi, al geologo Mario Tozzi con uno spettacolo e un libro, per finire sulle note del Modena Jazz Festival. VENERDI’ 19 GIUGNO:
La biodiversità è diventato un tema prioritario, che è necessario fare emergere anche fuori dai confini degli addetti ai lavori, per sensibilizzare e creare cultura. È questo uno degli intenti dell’incontro della rassegna “Verdi Passioni” alle 18, con “Il Giardino dei frutti perduti”, dal titolo dell’omonimo libro di Elena Accati, laureata in Agraria, già professore ordinario di floricoltura presso l’Università degli Studi di Torino. Come si legge nella premessa dell’editore, il volume “raccoglie la preziosa Pomologia dei fratelli Giuseppe e Marcellino Roda, opera inedita che risale alla metà del XIX secolo. I fratelli Roda furono tra i più importanti maestri giardinieri dell’Ottocento, progettisti di parchi e residenze reali, che si formarono alla corte di Carlo Alberto. La Pomologia contiene 170 tavole di inestimabile valore botanico, storico e culturale, nelle quali numerose varietà di frutti, molti dei quali scomparsi, prendono vita attraverso la vivezza delle forme, l’eleganza del tratto, la cura nella raffigurazione dei particolari e nella scelta dei colori”.
Alle 19 per i “Mestieri del cibo” Erika Barbieri presenta la “sua” Acetaia del Cristo, con una tradizione balsamica dal 1849. Già da tre generazioni l’azienda si adopera per trasmettere l’eredità culturale e il fascino dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in passato riservato agli usi familiari e gelosamente custodito in soffitta dai nostri avi. Oggi l’Acetaia del Cristo è la più importante realtà mondiale nell’ambito dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con le sue 2.000 botti esclusivamente votate alla produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
“La Traviata” è probabilmente il capolavoro di Verdi, comunque la sua opera più popolare. Alle 21.30 Corrado Augias propone un omaggio al compositore nella formula di conferenza-spettacolo, accompagnato dal maestro Giuseppe Modugno al piano, che lo supporta attraverso alcuni esempi musicali ne “La vera storia di Traviata”. All’origine di tutto c’è una ragazza nata nel 1824 in Normandia da una famiglia poverissima, si chiama Alphonsine Plessis . Suo padre la cede, a 14 anni, a una carovana di zingari. Alphonsine finisce a Parigi dove nel giro di pochi mesi cambia nome, si fa chiamare Marie Duplessis, e riesce a diventare una delle vedette della vita mondana nel solo modo in cui una ragazza povera ma ricca d’ingegno può farlo. Sullo sfondo della vicenda c’è il bel mondo parigino, la volgarità degli arrivisti non meno cinici allora di oggi, il mondo delle cocotte di lusso, il costume sessuale che rendeva quasi obbligatorio per un borghese mantenere una donna per i suoi capricci, l’attività dei pittori che hanno ritratto quei salotti, quelle sembianze, quelle carezzevoli nudità. Ma soprattutto c’è la musica di Verdi che lo spettacolo racconta, smonta, analizza, lascia infine all’ascolto consapevole degli spettatori.
SABATO 20 GIUGNO:
La giornata di sabato comincia all’insegna degli appuntamenti per i più piccoli. Alle 10 si parte con “Merendiamo con la frutta”, un laboratorio di cucina salutare per i bambini dai 3 ai 5 anni e i loro genitori a cura di Coop Estense per scoprire l’importanza della frutta e verdura fresca come indispensabile fonte di energia. Alle 11.30 è i programma un laboratorio per coinvolgere i bambini dai 6 ai 12 anni: “Caccia al tesoro: sulla via dell’oro di Modena”, per scoprire la filiera dell’Aceto Balsamico, sempre a cura di Coop Estense.
Anche nel pomeriggio il gusto regna sovrano: nel Prato dei Sapori, all’esterno della Palazzina, a partire dalle 17 Conad col progetto Mangiando S’impara vuole diffondere i valori di una sana e corretta alimentazione, proponendo attività di animazione ed educazione alimentare nelle storie, nei laboratori e nei giochi della signora Margherita.
Libereso Guglielmi, uno dei più grandi esperti di botanica al mondo, accompagnato dal giornalista Claudio Porchia, alle 18 propone uno showcooking originalissimo per insegnare a “Cucinare con le piante”. Libereso Guglielmi è nato a Bordighera nel 1925, il suo nome è stato scelto dal padre, anarchico tolstoiano e studioso di esperanto, in quanto significa “assolutamente libero di pensiero, parola e azione”. A 15 anni, grazie ad una borsa di studio, viene chiamato dal professor Mario Calvino (agronomo e grande botanico, padre dello scrittore Italo) a lavorare presso la stazione sperimentale di Floricoltura di Sanremo. Durante i dieci anni trascorsi lì conosce Italo, di cui diviene amico. Dopo aver diretto una grande azienda floricola del sud Italia, si trasferisce in Inghilterra dove diventa capo giardiniere del giardino botanico Myddleton House e ricercatore dell’Università di Londra. Sposato e con due figli torna in Italia dove, su incarico del Credito Italiano, rimette a nuovo i 40 ettari del Parco di Villa Gernetto a Lesmo.Ha viaggiato in moltissimi Paesi europei e dell’Asia. Ha curato diverse pubblicazioni e scritto sulle più importanti riviste italiane e straniere dedicate ai fiori e al giardinaggio. Oggi vive a Sanremo, ma continua a viaggiare e tenere conferenze spiegando il valore delle erbe e trasmettendo il suo amore per le piante accompagnato dalla sua straordinaria conoscenza della botanica e della floricoltura. Negli ultimi anni hanno riscosso grande successo le sue ricette vegetariane con l’utilizzo di fiori e di erbe spontanee.
L’azienda agrituristica Cà de Frà, a conduzione famigliare, è situata a Sestola, in una verde vallata tipica dell’Appennino modenese, ed è circondata da boschi e campi: la presenta al pubblico Luigi Gherardini, alle 19 nel Tinello letterario. La principale attività produttiva è l’allevamento di bovini da carne, qualche mucca da latte, alcuni maiali, una famiglia di capre, una di pecore e piccoli animali da cortile; trasformano direttamente con metodi artigianali e tradizionali il latte che viene munto, producendo formaggio, ricotta, panna, yogurt, burro “come si faceva una volta” per la vendita diretta e la ristorazione dell’agriturismo. Condotta nel rispetto della genuinità e della qualità di un tempo, ormai da diversi anni l’intera produzione agricola e l’allevamento sono stati convertiti a tecniche biologiche, con l’obiettivo di proporre un prodotto sempre più sano, genuino e di qualità.
Alle 21.30 salgono sul main stage Mario Tozzi ed Enzo Favata con “Mediterraneo: le radici di un mito”. Il Mediterraneo, il Mito di Atlantide, la Sardegna, gli Etruschi in uno spettacolo per voce narrante e musica. Uno scienziato della terra e un musicista che della musica della sua terra ha fatto un’inconfondibile cifra stilistica. Mario Tozzi, il geologo noto al grande pubblico per le sue trasmissioni televisive, ed Enzo Favata, sassofonista jazz apprezzato sulla scena internazionale, insieme raccontano l’Isola della Sardegna attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata, e la musica al confine tra passato e futuro. Da questo incontro scaturisce un affresco inedito del Mediterraneo e del mito di Atlantide, un film senza immagini raccontato con le parole e i suoni, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica, rivelando allo spettatore una geografia antica, sepolta nella stratificazione delle ere geologiche e preistoriche.
DOMENICA 21 GIUGNO:
Dalla mattina si può accedere all’appuntamento settimanale della “Mostra Mercato dei prodotti della terra” e ai laboratori per i più piccoli di “Cuochi per un giorno”, organizzati dalla Bottega di Merlino a partire dalle 10.30 nell’aula magna della Palazzina: in questo caso è necessaria la prenotazione (059.212221) e un contributo di 8 € a partecipante.
Alle 17 nel Tinello Letterario Mario Tozzi, geologo del Cnr, punta il dito sull’eccesso di tecnologia nella nostra vita: non risolve i problemi ma li cronicizza, diseduca, fa perdere tempo, inquina. E non siamo più in grado di governarla. E’ questo il messaggio del suo ultimo libro “Tecnobarocco” (Einaudi), che se la prende con tutti noi (o quasi): dietro il tecno-entusiasmo che ci elettrizza – accusa – l’ombrosa verità è che siamo diventati una tribù di tecno-scemi. La tecnologia del terzo millennio ha smesso di essere l’organismo razionale e vincente che pensiamo di conoscere e governare, non aiuta gli uomini a migliorare la loro esistenza né a ridurre gli impatti sul pianeta. Non è semplice, né utile e nemmeno educativa. Essa, totalmente slegata dalla radice scientifica, è, invece, fine a se stessa, “barocca”, dannosa e insostenibile da un punto di vista ambientale. Viene spesso usata per rimediare ai danni perpetrati da una tecnologia precedente, incrementa i profitti basati sui bisogni indotti, accelera l’obsolescenza di oggetti e macchine, è costosa, fa perdere tempo. Attraverso molti esempi Mario Tozzi dimostra l’inutilità di bizzarri marchingegni che riteniamo indispensabili e di cui potremmo fare a meno. D’altro canto, egli sottolinea l’utilità di quella tecnologia semplice che ha rappresentato un vero miglioramento nelle condizioni della vita degli uomini senza compromettere l’ecosistema Terra.
Alle 18.30 per la rassegna “Verdi Passioni” si parla di “Mille salvie”: Marco Licheri ed Elisa Benvenuti formano un sodalizio molto affiatato; entrambi in pensione, gestiscono a Spianate, in provincia di Lucca, il vivaio “Le essenze di Lea” specializzato in salvie e in altri generi della famiglia delle Lamiaceae. Elisa, metodica e precisa cura la collezione del vivaio pensando alle semine, al benessere delle sue piante e ad intrattenere rapporti di scambio con altri collezionisti; Marco invece, pensa alla logistica, si occupa di commercializzazione e cura i rapporti con la clientela. Insieme, in camper, girano da oltre dieci anni le più importanti mostre mercato presenti in Italia e nei paesi di confine come Francia e Svizzera andando spesso in visita presso vivai di amici, con l’intento di fare conoscere ad un pubblico sempre più vasto la versatilità e le molteplici possibilità di utilizzo in giardino del genere Salvia.
La serata di domenica, festa della musica, è in collaborazione col Modena Jazz Festival 2015: alle 19 si esibiscono i gruppi di Musica D’Insieme del Modena Jazz Campus, diretti da Lorena Fontana, Marco Ferri e Michele Vignali. Dalle 22.30 concerto della Jazz in’it Orchestra Special, con Jerry Bergonzi al sax, Shawnn Monteiro alla voce, Franco Ambrosetti al filicorno, con la direzione artistica di Giulio Vannini.
Infoline: tel. 059.2033165 e HYPERLINK “http://www.piaceremodena.it/giardinidelgusto” www.piaceremodena.it/giardinidelgusto