San Leo. Sarà Uto Ughi uno dei grandi protagonisti della sesta edizione del Sal Leo Festival in programma dal 15 luglio al 2 agosto.

SAN LEO. All’insegna del repertorio classico torna a San Leo la Grande Musica con un Grande interprete: il violinista Uto Ughi che, in un percorso attraverso i secoli che va da Bach a Kraisler, si esibirà insieme ai Filarmonici di Roma grazie alla rassegna musicale ideata e curata dal M° Stefano Cucci nella splendida San Leo, città d’arte e di cultura, perla del Montefeltro.
Mercoledì 15 luglio alle ore 21 nella splendida cattedrale di San Leo risuoneranno le note del violino di Uto Ughi che, straordinario talento fin dalla prima infanzia ed a 12 anni dichiarato artisticamente e tecnicamente maturo, cominciò una carriera inarrestabile che lo ha portato a trionfare in tutto il mondo.
L’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma, solista e direttore lo stesso Ughi, oltre all’intensa attività che svolge con il grande violinista, è inserita nelle stagioni ufficiali dell’Accademia di Santa Cecilia e collabora con le più grandi società concertistiche in Italia ed all’estero.
Uto Ughi prosegue la tradizione di San Leo che vede grandi nomi internazionali inaugurare una delle più originali ed apprezzate rassegne di musica classica dell’Emilia-Romagna; essa ha visto infatti succedersi nelle edizioni precedenti Ennio Morricone, lo stesso Uto Ughi, Luis Bacalov, Giorgio Carnini e Salvatore Accardo.
Mercoledì 22 luglio alle ore 21 nella Pieve Romanica di San Leo l’insolito concerto “Son qual nave ch’agitata: Farinelli e i virtuosi cantanti evirati”.
Francesco Di Vito sublime sopranista e l ‘Ensamble Musiqua con Giovanna Barbati viola da gamba e Chiara Tiboni clavicembalo immergeranno il pubblico nel clima musicale che vide Farinelli, uno dei più famosi cantanti castrati della storia, incantare tutta Europa con i suoi virtuosismi canori.
Giovedì 30 luglio alle ore 21 nel Palazzo Mediceo il concerto “L”800 e la bella epoque”. Mirco Roverelli al pianoforte e Angelo Colajanni al flauto faranno rivivere le atmosfere salottiere del repertorio cameristico per flauto e pianoforte reso ancora più interessante dalla presenza di alcuni brani per ottavino.
Il pianista Mirco Roverelli, originario del Montefeltro, è assistente di Sir Antonio Pappano presso la prestigiosa Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed Angelo Colajanni è un affermato flautista sulla scena internazionale.
Domenica 2 agosto alle ore 21,00 nel Palazzo Mediceo di San Leo ultimo concerto con “La sagra della primavera” di Stravinsky e “Un americano a Parigi” di Gershwin.
La “Sagra della Primavera” si impose al pubblico del primo novecento per la sua straordinaria novità e per la sua prorompente energia che ne fa uno dei brani più eseguiti del repertorio sinfonico pur essendo destinati al balletto. I bravissimi pianisti Michele Reali ed Antonello Maio nella versione per due pianoforti, dell’autore, saranno chiamati ad un grande impegno per mantenere tutta la potenza timbrica ed espressiva della partitura orchestrale. “Un americano a Parigi” è una delle più belle e famose opere di Gershwin, originariamente scritta per due pianoforti e successivamente orchestrata. L’edizione 2015 del San Leo Festival, come di consueto, sarà arricchita dalla presenza in cartellone di 4 corsi di alto perfezionamento a cominciare dal 30 giugno per concludersi il 16 agosto.
MASTERCLASS DEL CORO ARCIDIOCESI DI COLONIA,
Docente: Prof. RICHARD MAILANDER
Da martedì 30 giugno a domenica 5 luglio
Concerto finale, Teatro Mediceo, 5 luglio 2015 ore 21,00
MASTERCLASS DI TECNICA ED INTERPRETAZIONE PIANISTICA
Docente: STEFANO CUCCI
Da martedì 14 a sabato 18 luglio 2015
Concerto inaugurale e Finale, Teatro Mediceo, Piazza Dante San Leo, ore 21,00
MASTERCLASS DI VIOLINO ANTICO
Docente: ENRICO ONOFRI
Da domenica 2 a venerdì 7 agosto 2015
Concerto finale il 7 agosto 2015, Teatro Mediceo, Piazza Dante San Leo, ore 21,00
MASTERCLASS DI CANTO LIRICO
Docente: ROMUALDO SAVASTANO
Da lunedì 10 a domenica 16 agosto 2015
Concerto finale 16 agosto, Teatro Mediceo, Piazza Dante San Leo
Ore 21,00
San Leo, sita a 600 m. sul livello del mare, su un enorme masso roccioso tutt’ intorno invalicabile al quale si accede per un’unica strada tagliata nella roccia, è un luogo di grande suggestione e quando la musica si diffonde nelle sue strade, in mezzo agli edifici del borgo fino a giungere al Forte che si erge bianco e maestoso nel punto più alto, essa stessa penetra nell’animo pervadendolo di un’intensa emozione.
L’iniziativa va oltre la fama dei nomi di chi vi partecipa ; è un’ idea che diventa concerto, è l’idea che la musica classica possa essere per tutti, anche per chi di giorno al mare di Rimini ritempra il corpo ed alla sera la mente, entrando in un’atmosfera magica, quasi onirica.