Ravenna. In occasione di ‘Darsena open show’ la presentazione dell’arredo urbano in banchina nel segno del riciclo creativo.

RAVENNA. In occasione di Darsena Open Show, la festa di Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015 che si svolgerà il prossimo 18 luglio, la banchina lungo il canale Candiano si presenterà con una nuova veste sotto il profilo dell’arredo urbano e della fruibilità, grazie a quattro installazioni realizzate mediante il riuso temporaneo di materiali.
Si tratta di interventi finanziati con le risorse della Capitale Italiana, sulla base di un progetto promosso dall’Associazione Naviga in Darsena e ideato da Officina Meme di Ravenna.
La realizzazione delle installazioni è occasione per rendere tangibili alcune metodologie di progetto dettate dal riuso urbano temporaneo. L’ideazione delle quattro installazioni vede come presupposto il riutilizzo di materiale di recupero, legato alla tradizione produttiva e agricola del territorio ravennate. Nell’intento di perseguire gli obiettivi di sostenibilità e riciclo di materiale, il progetto si struttura in quattro installazioni: il faro, la duna, il campo e l’isola che rappresentano il frame del paesaggio ravennate dall’acqua verso la città.

officinameme vista campo Darsena Ravenna
Le installazioni sono realizzate riutilizzando cassoni in legno forniti dall’Associazione Naviga in Darsena che, opportunamente trattati per essere resi fruibili e spogliati in parte della loro funzione originaria, divengono elementi strutturanti del progetto architettonico e materico.
Il concept di progetto trasforma i cassoni in moduli costruttivi, la cui semplice rotazione nelle 3 direzioni spaziali permette la costruzione modulare delle singole strutture, ciascuna poi caratterizzata o dall’inserimento di vegetazione, grafica o carpenteria metallica, in relazione alla funzione specifica. L’obiettivo è quello di rendere fruibile l’area della banchina fornendo i servizi necessari all’utilizzo dell’area come: la luce (faro), la sosta e l’ombreggiamento (duna e campo) e il gioco e la scoperta della spazio (isola).
La scelta di concentrare le installazioni in quattro punti, ha il duplice obiettivo di fornire una scansione visiva percepibile da ogni punto della banchina e contemporaneamente di dare un ritmo fruitivo alla passeggiata dalla testata darsena fino al faro. Le dimensioni delle singole strutture, sono dettate dal rapporto tra loro e dalla scala architettonica della darsena, costituita da grandi spazi e da profonde prospettive, che dalla città, ‘da bitta a bitta’, volgono verso il mare; in questo modo si è riusciti a garantire un contatto percettivo, sia tra le installazione stesse sia con l’intorno.

vista isola Darsena open show ravenna
Il progetto quindi, partendo dal riuso di elementi ad alta vocazione produttiva e per questo legati come significato alla darsena, pone l’accento sulle metodologie di intervento in aree dismesse, perseguendo logiche di temporaneità e riuso dell’esistente che mantengono intatta la consistenza del patrimonio architettonico. Al contempo, il chiaro intento di trasformazione e sviluppo di nuovi modi di fruizione, portano la Darsena di città ad essere un nuovo contenitore, non più solo di carattere produttivo e movimentazione merci, ma di creatività e servizi per la città di Ravenna in costante divenire.