Cesena. Novità importanti per gli anziani. Comune e associazioni no profit hanno in programma iniziative per l’assistenza a chi ne ha bisogno.

CESENA. Durante il ciclo di incontri pubblici ‘Innanzitutto, le persone’, cui hanno partecipato in particolare numerose associazioni ed enti no-profit, e a seguito del confronto con le organizzazioni sindacali, l’Amministrazione comunale ha analizzato i bisogni degli anziani e delle famiglie, con l’obiettivo di modificare l’assetto dei servizi mantenendo inalterati garanzie e diritti.
‘Gli incontri della programmazione 2015 – dichiarano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti – sono serviti ad analizzare il mutato contesto economico, demografico, sociale e sanitario per individuare modelli, strategie, servizi e strumenti sempre più efficaci ed equi, più rispondenti alle richieste delle persone purtroppo non autosufficienti e delle loro famiglie’.
La nuova programmazione, in particolare, prevede l’implementazione di alcuni progetti già attivi sui quali è utile investire ulteriormente:
- il Progetto Affetti Speciali (gestito da ASP Cesena Valle Savio), al fine di consolidare la rete di collaborazioni tra pubblico e privato a livello territoriale, diffondere maggiormente le attività di socializzazione e le azioni di sostegno alla domiciliarità (teleassistenza e telesoccorso, collaborazione attiva coi centri anziani, ecc).
- intensificare il servizio delle dimissioni protette, attraverso una maggiore collaborazione/integrazione con i reparti ospedalieri, affinché diventi sempre più efficace e tempestiva l’attivazione di questo percorso, che negli ultimi anni ha coinvolto un numero importante di anziani in condizioni di elevata fragilità al momento dell’uscita dall’ospedale.
- Attività rivolte ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie, con l’obiettivo di continuare nella stretta e proficua collaborazione con associazioni ed enti del territorio (CAIMA, Fondazione Don Baronio e Amici di Casa Insieme), che offrono numerose attività di sostegno, informazione, formazione e cura utili non solo per i malati, ma anche come ”servizi di sollievo” dal lavoro di cura per i caregiver.
- Progetto ‘Coaching Familiare’ finalizzato all’accompagnamento, allo sviluppo ed all’autonomia delle persone con disabilità, nel contesto famigliare di appartenenza;
- Incentivare sempre di più l’utilizzo del ‘Progetto di Vita’ inteso, dove possibile, come ‘co-progettazione’ con i familiari delle persone con disabilità, ed in particolare con i fratelli/sorelle, adolescenti o adulti.
- Proseguire nella sfida dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, attraverso le molteplici forme previste dal quadro normativo vigente.
‘Degni di particolare attenzione – continuano Sindaco ed Assessore – sono anche i servizi assolutamente nuovi ed innovativi che saranno attivati nei prossimi mesi, attraverso una sempre più stretta e proficua collaborazione con il volontariato e la cooperazione sociale’.
Ecco, nel dettaglio, le principali iniziative:
maggiore personalizzazione e flessibilità nell’offerta delle attività dei centri diurni per anziani, per rendere il servizio più aderente alle esigenze di oggi delle famiglie, immaginando ad esempio forme più diversificate, personalizzare e flessibili di frequenza e di rette;
nuove risposte ai bisogni ‘intermedi’ fra case residenze anziani e domiciliarità ed individuazione di nuovi modelli di residenzialità per gli anziani solo parzialmente non autosufficienti, come case famiglia e housing sociale per anziani;
Nuova attivazione di posti di sollievo per persone con disabilità, al fine di costruire un ‘ponte’ tra la vita in famiglia e l’inserimento in servizi residenziali anche nella logica del ‘Dopo di Noi’;
● Attivare un sistema educativo partecipato con famiglie, associazioni, Università, per ragazzi adolescenti con disabilità, al fine di creare nell’ambiente sociale le condizioni per una più elevata autonomia personale.