Cesenatico. Ponente e Zadina in stato di degrado e abbandonate. Il Partito Democratico sottolinea i diversi problemi del territorio.

Cesenatico. Ponente e Zadina in stato di degrado e abbandonate. Il Partito Democratico sottolinea i diversi problemi del territorio.
Degrado Cesenatico

CESENATICO. Dopo l’uscita sulla situazione dei quartieri di Valverde e Villamarina abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini anche per le zone di Ponente e Zadina.

Ponente – in attesa dello sblocco del piano delle colonie – ha visto un progressivo deterioramento dell’arredo urbano e delle strade. Basti pensare alla voragine che si è aperta in via Cavour e che ci ha accompagnati per tutta la stagione estiva.

Gli interventi promessi dall’amministrazione Buda per lo storico quartiere della Valona sono invece scomparsi dal piano degli investimenti. La Valona è parte integrante del centro storico di Cesenatico e dal suo recupero passa il completamento del processo di riqualificazione del centro storico avviato negli anni scorsi che oggi invece ha incontrato una battuta d’arresto lunga 4 anni.

Zadina – altra frazione a forte vocazione turistica – è da alcuni anni in stato di abbandono.

Degrado Cesenatico 1

Marciapiedi in condizioni pessime e strade dissestate sono la triste cartolina che attende i turisti all’arrivo in quest’area, per non parlare delle sponde del canale tra Ponente e Zadina che vede tutt’oggi in essere delle orribili sponde provvisorie in ferro che deturpano la spiaggia.  Negli anni scorsi l’assessore Tavani aveva promesso interventi urgenti sia per le asfaltature sia per la riqualificazione dello stradello che collega i bagni alla pineta di Zadina.

Ad oggi siamo fermi alle promesse e anche nel piano degli investimenti 2015-2017 non compaiono interventi pubblici in zona ad eccezione per una somma da 100 mila euro – programmata per il 2017 tuttavia – per una pista ciclabile. La domanda è la stessa posta anche per Villamarina e Valverde: possono aree turistiche così importanti e strategiche rimanere senza interventi pubblici per un quinquennio? Non era possibile fare economie in altri settori (fiorito, rotonde, ecc) e prevedere interventi manutentivi più frequenti in aree che, oltre ai residenti, devono accogliere ed attirare i nostri turisti? Prima di investire nella promozione sarebbe bene programmare interventi per far sì che anche le aree periferiche mantengano un decoro accettabile. In fondo tutti i nostri cittadini pagano le tasse e hanno il diritto di ricevere servizi dall’amministrazione in egual misura. Certe disparità di trattamento non sono più accettabili.

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