Non solo sport. Singapore: Seb, l’uomo dei sogni e la nemesi della Rossa. Per vincere il Mondiale?

LA CRONACA DAL DIVANO. Singapore. Il vero disastro in arrivo per l’ imbattibile Mercedes l’ha annunciato al primo fumare dell’auto di Hamilton il volto annichilito del Niki, ingrato ex driver della ‘rossa’, che da qualche anno armeggia nei piani alti della prestigiosa scuderia da corsa alemanna. Non senza esimersi, lui, e appena può, da giudizi sommari e improvvidi. Sugli Italiani, ovviamente, e sulla ‘rossa’.
Tipo: ” Facciano spaghetti e non auto, gli italiani!“, oppure: “ La ‘rossa’ ? E una macchina di m…” e così via.Espressioni, queste, che se usate da un pirla sconosciuto manco ci avrebbero sfiorato ma che dette da uno che , oltre ad essere stato reso grande, ricco e famoso proprio dalla ‘rossa‘, s’è fatto in quattro per ritagliare su misura un regolamento sui Gp che avrebbe dovuto garantire supremazia eterna alle ‘frecce d’argento‘, beh, una qualche carezza è igienico dargliela.
Del resto, nel più recente passato, già qualche brivido doveva avere preannunciato al Niki la nemesi in dirittura d’arrivo della ‘rossa’. Che sarebbe piombata, prima o poi, terribile come sa essere solo lei, tra capo e collo dei maneggioni, e questo senza l’ausilio di aruspicini e astrologhi.
Il Niki, tuttavia, se n’è andato per i cavoli suoi. Come da copione. Imperturbabile. Imperterrito. Incrollabile. Fin alla notte lucente di Singapore. Dove tra fasci alternati di luci ed ombre s’è pure velocemente intravisto il suo volto annichilito, anzi, cianotico. ” Ma come si permettono quelle là – stava di certo pensando il Niki - a prendere a sportellate tutte tutto e tutti e perfino le fantastiche ‘frecce d’argento’ ?”. Sì, vero, però l’ una ‘freccia’ fumante, l’altra arrancante.
Tanto che, se in pista non fosse entrata più e più volte la safety car, a Singapore, delle Mercedes non avrebbero visto manco l’ombra. La realtà da accettare , ora, per il Niki, dev’essere terrificante. Perchè i suoi origami ideologici e caratteriali nella fascinosa notte d’oriente sono ( quasi definitivamente ) svaniti come ( a suo tempo) svanirono ( in altre sedi) i miti della razza pura e dominante. E tuttavia, per lui, il brutto è ancora tutto da venire.
Il brutto? Sì, quello, si fa per dire, che la ‘rossa’ questa volta voglia dar corso fino in fondo alla sua nemesi. Che nel caso specifico, vorrebbe dire tornare sotto nel punteggio del Mondiale, bussare educatamente alla sua porta e portarselo via, a Maranello , in mezzo a tanti altri che colà sono di casa.
LA SITUAZIONE. Alla chiusura del Mondiale mancano ora 6 Gp.Il prossimo si disputa , il 27 settembre, sulla pista giapponese di Suzuka. Nel mondiale piloti Hamilton ( Mercedes) ha 252 punti, Vettel ( Ferrari) 203.
Basterebbe quindi un’altra fumatina di Lewis, e il nostro Seb si presenterebbe ai suoi tubi di scappamento per chiedergli di lasciargli il passo. Leo Turrini, su Sky, con la solita impagabile arguzia emiliana, ha commentato: ” Sarebbe la cosa più clamorosa della storia dell’automobilismo”. Giusta giusta, aggiungiamo noi, per cucinare un bel piatto di spaghetti, condito dall’iride mondiale al posto del ragù alla ‘crucca’.
I TEDESCHI CHE CI PIACCIONO. Qui s’ha da far l’Europa e non tornare a feudi, contee e borghi incastellati. Ma come si può realizzare cotanto sogno se ad intralciare il passo ci sono ( ancora una volta) i (soliti ) ostinati, inguaribili, crucchi? Quelli, cioè, che quando si mettono a mezzo ( laddove prendono bordone) non portano altro che sventure?L’Europa, di crucchi , nel passato, ne ha conosciuti a josa . Elencare quel che hanno fatto è superfluo, perchè perfino i bambini lo sanno.
Diciamo invece che urge gente nova. Come quel ragazzo sorridente e festoso che s’è preso la briga di ‘domare’ un ‘tipetto esigente‘ come la ‘rossa‘, signora delle piste del Mondo. Lui, il ragazzo, tiene una mano formidabile, e la ‘rossa’ che ( di mani) se ne intende se lo sta coccolando.
A Singapore, ad esempio, lui e lei, sembravano mano e guanto. Quelli che per vincere ( a tutti i costi) s’erano inventati un astruso regolamento e ineffabili unit power, non credevano ai loro occhi. Il Niki, poi, che di quei codicilli e marchingegni è stato un ispiratore, con quel suo volto di pietra, ha mostrato una eloquenza indimenticabile.
E tuttavia, anche qui, non attardiamoci su quel che è stato. Guardiamo avanti, perchè l’ Europa chiama. Divisa e impotente com’è davanti al nuovo.
Mentre incognite e pericoli incombono. Occorrono infatti novità, o meglio, modelli nuovi a cui ispirarsi e affidarsi.
Perchè allora non attingere anche dallo sport, o meglio, da quel che ( accade) sulle piste automobilistiche? Dove un giovane, formidabile, driver tedesco si entusiasma a portare alla vittoria una meravigliosa, leggendaria, macchina italiana? Nord e Sud, per tornare d’esempio.L’uno nell’altra. Mano e guanto. Verso un qualcosa che, se realizzato, sgranerebbe gli occhi al Mondo.
IL CAMPIONATO DEL MANCIO. La sorte dei capitani di ventura qual è il Mancio da Jesi , talvolta, è mutevole. Sulle fauste partenze, infatti, è prudente non indulgere. Anche perchè l’armata del Mancio è fresca di vernice e una inversione di tendenza ci può sempre stare. Tuttavia, restando al presente, sembra proprio iniziata con i migliori auspici la stagione dell’Inter(nazionale). Con 5 gol fatti e solo uno subito. Segno di solidità e di accortezza.
Con tant’altro lavoro davanti a sè, ovviamente, anche perchè le altre si stanno riprendendo dal marasma iniziale e tentano il recupero. Al momento, sembra essere (principalmente) la Roma del Garcia quella più accreditata a contenderle il primato.
Mentre stanno (ri)prendendo velocità il Napoli di Sarri e la Juve di Allegri. Non male inoltre va il Milan di Sinisa, ancora non perfettamente equilibrato ( soprattutto tra centrocampo e difesa) ma già assai temibile con i suoi nuovi punteros. Tra i quali, il nostro Balo, che se stesse davvero ricucendo i fili con il suo meraviglioso passato in cui dava a pensare ad un autentico crack della pelota, ci farebbe ( davvero) tutti felici e contenti.
Stupisce piuttosto il ritardo in Campionato della Giovin Signora ( ferma ancora a 4 miseri punticini). Ma l’impresa compiuta a Manchester lascia ben sperare. Vuol dire che c’è. Se anche volesse tirar fiato in Italia ( dopo 4 scudetti di fila) per andarsi a prendere l’Europa, chi potrebbe rimproverarle qualcosa?
Nell’anticipo: Udinese-Milan 2-3, con i rossoneri in vantaggio per 0-3 alla fine del primo tempo. Bellissimo il gol su punizione del Balo.
Tra martedì 22 e giovedì 24 il quinto turno. Iniziano Udinese-Milan ( ore 20,45) e chiudono Empoli-Atalanta( ore 20,45). Classifica ( provvisoria) : Inter punti 12; Torino 10; Fiorentina 9; Roma e Sassuolo 8; Chievo, Samp e Palermo 7; Mila e lazio 6; Napoli e Atalanta 5; Juve e Empoli 4; Verona, Genoa, Udinese e Bologna 3; Carpi 1; Frosinone 0.
GLI ALTRI SPORT. Archiviata la leggendaria impresa di Flavia e Roberta, speravamo altrettanto di fare con il basket. Ma i ragazzi di Pianigiani si sono fermati al sesto posto, comunque utile per il preolimpico ( che potrebbe disputarsi a Torino). Curioso ( e indicativo) il fatto che a laurearsi campione d’Europa sia stata la Spagna di quel formidabile trascinatore di Pau Gasol, battuta proprio dagli azzurri in un match memorabile.
E comunque Gallo, Beli, il Mago e soci ci hanno lasciato una bella impressione. Anche se , noi, non siamo i sostenitori del ‘perdere bene è bello‘. Noi vorremmo che i nostri fossero sempre pronti a digrignare i denti. Soprattutto nei momenti dove occorre far vedere di averli gli attributi. Cosa che stanno facendo quelli della pallavolo, vittoriosi su Russia ( 3-0) e Argentina (3-2) e Polonia (3-1). A questo punto siamo a Rio, nell’attesa inoltre di sapere se abbiamo anche vinto la World Cup.
Nessuno commento per le ‘ palle(ovali) perse’ del rugby. Alle quali non è bastato un decennio circa di attenzioni particolari per convincerci di aver di fronte giganti veri e non di carta, ovvero da Carnevale di Viareggio. Se pensiamo poi cosa hanno fatto i dopolavoristi del Giappone, ci verrebbe voglia estradarli nelle isole del Sol Levante.
Sono in arrivo, oltre a Suzuka per le auto, anche Aragon per le moto. Con il nostro Vale impegnato nella conquista del Decimo. Settimana mondiale inoltre per le bici, con l’attesa prova su strada professionisti fissata per domenica 27, sulle deserte strade di Richmond ( Usa).