Non solo calcio. Concordiamo: è una Buffonata! Mentre ( non solo) le inglesi mostrano qualche affanno.

LA CRONACA DAL DIVANO (CON AMICI). Fa senz’altro parte della commedia del calcio, quell’intervento a gamba tesa di Galliani e Sinisa sulla loro truppa. Perchè ardore, fantasia, coraggio sono doni che possono essere concessi da nostro Signore e non un Dg (accompagnato da un allenatore).
Che il Milan non si faccia rispettare più in campo, lo vedono tutti, anche il neopromosso Frosinone che arriva a San Siro senza timore reverenziale per contrastare la nuova versione del Diavolo.
Le ‘ strigliate‘ sono fatte probabilmente per la platea, non certo per cambiare le cose. Anche perchè, volendo, Montolivo non saprebbe inventarsi più di quel che già s’inventa; Zapata, inoltre, non si esimerebbe per nulla al mondo dalle sue tragiche distrazioni; e Nigel, oltre a far muraglia, che altro potrebbe inventarsi? E così via.
Fatto è che la nuova versione del Diavolo va in campo come un’ armata di gente abituata al posto fisso ( con l’ unica variabile nella scadenza di contratto). Se vince bene, se perde pazienza.
Inutile quindi che Galliani ( e Sinisa) si sbraccino ai quattro venti. Non lo ascoltano, i loro, e non per mancanza di rispetto, ma perchè più di tanto non sanno fare. E allora, i due, che insistono? Avessero letto del don Abbondio manzoniano, si sarebbero messi già da tempo il cuore in pace.
” Del resto, se uno il coraggio non ce l’ha – ammette il parroco – non se lo può dare, e che volete farci?”. Aspettiamoci, dunque, ancora un altro Milan con alti e bassi. E forte coi deboli, e debole coi forti.
Pensare ai tre posti Champion è ( sinceramente) patetico. A meno che quel tentennante brooker cino- tailandese non se la sbrighi a versare danaro fresco in cassa, per consentire di completare un mercato rimasto a metà. Nel frattempo, il Sinisa, dovrà sbrogliare l’enigma voluto e cercato del Balo. Che va redento, d’accordo, ma senza che gli altri attorno debbano tagliare la corda e scomparire (poco alla volta ) dal campo. Non lo vedete così anche Voi? “Cui prodest?” si chiederebbero comunque i latini.
Il Campionato, visto il disimpegno Juve, resta quindi in mano incerta: Inter, Viola, Napoli e ( quale) Sorpresa? Aspettiamo quindi con grande emozione la notturna domenicale del 18 ottobre tra Inter e Juve, il derby d’Italia. Mentre, quelli che assegnano il Pallone d’oro, hanno stilato un listone dal quale è stato escluso Buffon, forse il più grande di tutti i tempi, reduce da una stagione strappapplausi. E poi dicono che, noi, nel Belpaese, siamo retrogradi. Ma se a vincere il Pallone d’oro devono essere solo quei due o tre, che ci fanno gli altri in campo, portieri compresi? Eppoi si può conoscere il genio che stila quei listoni? Mica per niente, vorremmo salutarlo.
NOTTI DI CHAMPIONS. I comportamenti Champions tipo quelli della Roma sono, almeno per noi, incomprensibili. Certo. Come fa infatti una squadra che ha bisogno di quei tre punti a non fare nulla di nulla ( vedi primo tempo) per portarseli a casa e a danno ( per lo più) d’una avversaria tosta ma non imbattibile?
Garcia, quindi, uguale a Benitez: tecnici di ventura, entrambi, venuti dall’Altrove, che al momento d’entrare nel cuore della battaglia ‘patteggiano’ come il conte di Carmagnola. E peggio. Ad uno dei nostri, gli avrebbero fatto fare la fine di San Lorenzo; costoro, invece, sono giustificati, compresi e perfino lustrati. Vien da dire: teneteveli!
LE ANGLIE IN AFFANNO. Se neppure Mou Mou riesce a far stare a galla una di Premier. Una tragicomica. Pensate così ai tanti anglofoni nostrani che istante dopo istante ci catechizzano sul campionato migliore al Mondo. Loro, infatti, con tanti naufragi, stanno già sott’acqua. Muti ( e allibiti) come tanti pesciolini colorati dentro i loro lucenti acquari.
Nel secondo turno di Champions Chelsea e Arsenal le hanno prese, e di brutto; City e United si sono salvate, ma in rimonta. Nel secondo di Uefa, il Tottenham ha battuto il famoso Qarabag e il Liverpool ha pareggiato in casa con il terrificante Sion. Se vogliamo confrontarle con le nostre: in Champions, vittoria della Juve e dormita della Roma; in Uefa, tre vittorie su tre. E non male.
Procedendo in questo modo è quasi assicurato dal 2016 il recupero del terzo posto Uefa. A danno, si dica in giro, di quello che i nostri menestrelli subacquei celebrano da anni quale ‘ migliore torneo di calcio al Mondo’.
BARBARA NEL TRITATUTTO. Dicono che assomigli, per molti versi, al padre. Eppure, noi, dal divano, avevamo avuto una impressione diversa. L’operazione Casa Milan ci aveva convinto d’essere in presenza d’una giovane rampolla di uomo potente, capace di però di cavarsela di suo. E invece, che siamo costretti a vedere?
Un giorno la illudono con la promessa d’un nuovo stadio, indispensabile, e il giorno dopo glielo negano; un giorno le consentono di farsi un suo organigramma dirigenti ( Sogliano, Maldini etc.) , il giorno dopo glielo stracciano ( tant’ è che sembra sulla via del ritorno l’Ariedo di millenaria militanza rossonera); un giorno le dicono di girare per il Mondo in cerca di danari, il giorno dopo la bloccano con un certo mister Bee dal pirotecnico portaoglio.
Insomma che volete faccia questa ragazza? Glielo date o no il Milan? Vi decidete o ci volete far restare tutti quanti per un altro decennio almeno nelle ambasce ? Anche perchè ( o voglia o no il vetusto Berlusca) una rivoluzione al Diavolo occorre, eccome, e perfino in gran fretta. Un altro quinquennio come il trascorso, infatti, e il brand Milan varrà poco più d’un aperitivo da tardo pomeriggio nel dolce tramonto sui Navigli. Diteglielo almeno. Anche perchè non è umano tenere Barbara in quella specie di tritatutto. Ci sembrano energie e speranze preziose gettate al vento.
LE BELLE DEL VOLLEY. Che sian carine lo sanno. Ma che se vanno avanti così finiranno per essere scambiate in tante Vispa Teresa, forse, no, non lo sanno. Già con Polonia e Slovenia, qualche avvisaglia c’è stata. I due (rispettivi) set regalati a formazioni non irresistibili la dicevano lunga su una squadra non ancora a posto.
Visto che trova spesso il tempo d’andare a farfalle. I sorrisi vanno bene, è ovvio, ma solo in dose giusta, come ha dimostrato lo Zar tra i maschi; visto che, lui, e gli altri, al momento giusto, hanno dimostrato anche di saper digrignar li denti e spaurire il prossimo. Le ragazze, invece, hanno insistito coi bei sorrisi finendo, poi, col farsi spaurire. Anche quando avevano la partita in mano. Speriamo si siano fatte il pelo sullo stomaco per i tornei preolimpici. Il volley azzurro, ad Olimpia, ci deve andare eccome! Magari per una mitica doppietta maschi e femmine!
GLI ALTRI SPORT. Che ci sia andata a fare la banda Cassani a Richmond, lo sanno solo loro. Che ci vada a fare il rugby in un consesso mondiale lo sanno solo quelli della Federazione, Coni e Affini.
Giusta per noi la proposta inglese di introdurre la retrocessione al Sei Nazioni. Di far collezione di (s0li) ‘ cucchiai di legno’ ( o quasi) non ci va proprio. Le chiacchiere hanno le gambe corte. Il marketing pure. Per noi gli azzurri sono corpi luminosi. Come sora luna e le stelle: clarite et pretiose et belle.