Ferrara. Penultimo concerto per il 2015 del Ferrara in jazz con Zhenya Strigalev Trio.

FERRARA. Venerdì 18 dicembre, ore 21.30 ZHENYA STRIGALEV TRIO Zhenya Strigalev, sax alto; Linley Marthe, basso elettrico e tastiere; Eric Harland, batteria.
Il penultimo Main Concert 2015 firmato Ferrara in Jazz è – venerdì 18 dicembre – con il trio guidato dal sassofonista e compositore russo Zhenya Strigalev che presenterà al pubblico del Torrione ‘Robin Goodie’, nuovo album edito da Whirlwind Recordings. Completano la formazione Linley Marthe al basso elettrico e tastiere ed Eric Harland alla batteria, autentiche icone del jazz d’oltreoceano.
Il penultimo Main Concert 2015 firmato Ferrara in Jazz è – venerdì 18 dicembre ore 21.30 – con il trio guidato dal sassofonista e compositore russo Zhenya Strigalev che presenterà al pubblico del Torrione ‘Robin Goodie’, nuovo album edito da Whirlwind Recordings.
Di base da alcuni anni tra Londra e New York il giovane e talentuoso sassofonista, a capo della rodata band Smiling Organizm, giunge alla sua seconda e convincente prova discografica per la quale, sia on stage, sia in studio, si circonda di musicisti tra i più preparati al mondo. In occasione di questo tour europeo troviamo Linley Marthe al basso elettrico e tastiere ed Eric Harland alla batteria, il cui spessore impreziosisce le articolate trame poliritmiche sulle quali spiccano il volo gli ispirati assoli del leader.
‘Robin Goodie’ è frutto della co-produzione di Strigalev e Harland ed è un potente mix in cui confluiscono le passioni musicali del sassofonista che ruotano attorno a sonorità spiccatamente hard bop. Si tratta di un lavoro corale che valorizza le doti di Strigalev compositore e arrangiatore e ne mette in luce la conoscenza dell’ampio bagaglio di stili che spaziano dalla libera improvvisazione, al funky, al fusion.
Dalla Russia Strigalev si trasferisce a Londra per frequentare la prestigiosa Royal Academy of Music dove si diploma nel 2007. Da allora l’ineccepibile talento, il carisma e l’inesauribile creatività hanno fanno sì che il giovane musicista si sia fatto spazio nella scena jazzistica londinese maturando prestigiose collaborazioni e partecipazioni in rinomati festival e storiche location come il celebre Ronnie Scott’s.
Nel 2010 un lungo soggiorno nella Grande Mela pone le basi per la creazione di un ponte tra la capitale del Regno Unito e la culla del jazz. Smiling Organizm ne costituisce la concretizzazione.