Non solo sport. Napoli, campione d’inverno. Ma la Juve è già alle spalle. Alla Roma invece arriva Spalletti.

LA CRONACA DAL DIVANO. Finalmente, s’è desto qualcuno ( ad es l’Arrighetto) che invece di sparlare del nostro Campionato comincia ad apprezzarne i suoi meriti. Che son tanti. Storici, culturali, sportivi e umani. Il fatto, poi, che alla Premier ‘passino’ almeno il triplo delle nostre entrate in soli diritti televisivi non ci è mai andata giù, a noi del divano, ovvero quelli lontani anni luce da maneggi e interessi di parte, anche perchè tutti quei soldi la tanto celebrata Premier ‘ non se li merita‘, o perlomeno, ‘ non se li merita nelle proporzioni che i due tornei sanno offrire‘. Gli ultimi anni sono eloquenti.
E tuttavia il fatto di avere meno danari disponibili ci costringe nei confronti degli spendaccioni ad una politica di difesa ( forse non del tutto insalutare) . Andrea Agnelli, aspirante riformatore, presidente d’una società di riferimento del calcio europeo, sostiene che stiamo diventando ( o forse siamo già diventati) un campionato di transizione. Luis Enrique, insomma, è venuto giù da noi, alla Roma dei Pallotta, come s’usa dire, a ‘ far le ossa’ , per poi passare, dal 2014, al Barca dove ha vinto tutto ( o quasi). La stesa sorte toccherebbe ai giocatori.
In pratica, Podgba e Dybala, al momento, sono solo in parcheggio . Perchè quando il ‘ tintinnio dei danari’ dell’Altrove si farà sentire, questi, voleranno via. Senza che noi, Juve compresa, abbiamo la minima possibilità di trattenerli. Sono, queste, le stigmate ( evidenti ) del declino?
Ma, ammesso e non concesso che tutto questo sia vero, abbiamo qualche remota possibilità di sottrarci al triste destino? Platini, ora impelagato con la questione Fifa, a suo tempo, ci aveva dato qualche (vaga) speranziella in proposito, sostenendo che le ‘ squadre di calcio avrebbero dovuto spendere secondo i loro ricavi‘.
Giusto, anche perchè ultimamente si sono inserite nel panorama europeo dell’ amena pelota soggetti diversi, non tutti ( del tutto) controllati, in grado comunque di iniettare sul mercato risorse che con il calcio non hanno nulla a che fare. Gli 800 milioni circa di petrodollari qatarioti al Psg, ad esempio, provengono dai ricavi agonistici di quella squadra o dal Ministero del Turismo di quel Paese? Sì, perchè se è confermata la seconda provenienza, che ci stiamo a fare, noi, al mondo? A farci ( costantemente) gabbare? Gli altri, sì e noi no? Anche perchè quanti soldi extra potremmo trovare anche noi, senza certi distinguo, compresi anche quelli più chiacchierati?
Il fatto, dunque, che la nostra ‘rosea’ titoli in prima ‘ Che bel Campionato!’ ci rasserena un poco. Perchè non è certo con i detrattori ( soprattutto) nostrani, che potremo farci riconoscere dai media ( nazionali e internazionali) una quota se non pari almeno ( più ) vicina a quella degli ( abili ) operatori di marketing d’Albione. In effetti, il nostro è un bel Campionato, tutto da disputare, tutto da godere, anche se ‘ il rumore dei nemici ‘ si è fatto assordante.
Le grandi ( tranne il Milan) son tornate . Le piccole invece han preso a tendere agguati come Robin Hood agli uomini dello dello sceriffo di Nottingam. Il Mancio, infatti, dopo l’ultima batosta, trema; e il Sarri ( pur esaltato dal suo Pipita d’oro) mette le mani in avanti: scudetto sì, ammette, ma solo alla fine e non certo a mezza via. Intanto incassa ( dopo tanti anni) il titolo ( non sempre) onorifico di ‘campione d’inverno‘. Ma con le dita incrociate. Del resto la scaramanzia, sotto il Vesuvio, ha la sua importanza. Oggi come ieri.
ENTRIAMO IN CRONACA. Campionato bello, dunque, perchè incerto. Imprevedibile. Fatto apposta, ripete Boban, per far fare la figura dei fessi anche ai commentatori più accreditati. Certo che, il ritorno della Signora, aleggia come volo d’aquila sulle sue tante possibili prede. Davanti, a cominciare dalla sfortunata Inter anti Sassuolo, qualcuno comincia a battere i denti. Il Ciuccio, poi, pur con quella sorpresa di condottiero che si è ritrovato in stalla, tende alla prudenza.
Intanto la Viola perde colpi ( per cui Sousa chiede rinforzi) e la Roma sbanda. Il giudizio di Pallotta in proposito suona ( più o meno) così ” Sono rimasto disgustato dalla partita contro il Milan. Questa è una squadra che manca d’animus pugnandi “.
Il problema, infatti, per i capitolini, è che si stanno accorgendo di aver protratto oltre modo il loro rapporto con un ductator poco avvezzo alle alte vette. In Europa, ad esempio, ha fatto fare figure barbine, con tanto di salassi ( Bayern e Barca) e risultati gettati al vento ( Rubin) anche all’ultimo secondo. E’ vero che in campo ci vanno quei gaglioffi di giocatori, ma un allenatore deve trovare sempre e comunque il rimedio a situazioni ( calcisticamente) scontate.
Certe rimonte, ad esempio, e certi pareggi anche a tempo scaduto, sono veri e propri regali. Che gli altri incassano ( manco) ringraziando. Ora, presentarsi tra circa un mese, in Champions, all’esame Real con una accozzaglia del genere, è come piegare anzitempo il capo al destino della vittima sacrificale.
CAMBI DELLA GUARDIA. Oggi, non c’è giornale, non c’è tivù, che non si avventuri nei meandri del calciomercato. I ‘casi’ di Roma, Milan e Palermo scorrono sulla bocca di tutti. La pelota, si sa, fa audience. Ciacole e non ciacole che siano. Vediamo allora di fare il punto anche noi. Certo, dicevamo poc’anzi, con una truppaglia così andare ad affrontare il Real, l’ex galactico Real, prospetta alla Roma una sorte simile a quella capitata alle legioni di Varo.
Occorre quindi provvedere. E Pallotta, in effetti, ha provveduto. Visto che il passaggio di testimone è andato a Spalletti, un allenatore esperto e libero da subito. Garcia fingeva fin in ultimo di non sapere. Ma era chiaro che con quelle ( incredibili) prestazioni, il suo bel posto, nella Città eterna, se l’era giocato da un pezzo. Finge ancora di non sapere anche il nostro Sinisa. Dopo aver battuto ( a fatica) il Carpi in Coppa ( 2-1) il benservito gli è (solo) rimandato .
Chi potrebbe sostituirlo ? Il Berlusca, è ovvio, com’è da tradizione in casa del Diavolo; e anche se, poi, a mostrare la faccia in sala stampa, ci andrà qualcun altro.
Divertenti restano invece i siparietti del sempre accattivante Zamparini, padre padrone vecchia maniera, del Palermo: prima licenzia, poi ci ripensa, quindi (ri)licenzia, fin a chiamare al letto dell’ammalato un medico ( Schelotto, italo-argentino, colonna del Boca) di cui ( i più) manco conoscevano l’esistenza.
Tutto finisce qui? Manco per il cavolo. Anche perchè perfino per panchine date per blindate ( come quelle della Viola o dell’Inter) basta qualche ( continuato) inciampo per mandare sulla graticola , in men che non si dica, anche i più insospettati. Del nostro Campionato, sempre atroce, tempestoso, implacabile.
MACCHE’ BALLON D’OR? Macchè ballon d’or, questo è un ballon e basta. La solfa dei Messi/Ronaldo che si scambiano il trofeo come Stanlio e Ollio non convince solo i soliti addetti. Il premio, infatti, ignora i risultati dell’anno e solare e premia a prescindere. In questa ottica Messi potrebbe anche star fermo un anno che il ballon d’or gli arriverebbe ugualmente, magari incartato, direttamente a casa sua.
Avessero ragionato così anche in questi ultimi decenni quanti ballon d’or avrebbero dare a gente come Di Stefano, Rivera, Sivori, Cruiff, Van Basten, Baggio etc etc ? I francesi dell’Equipe ( e collaboratori) sarà ora che si aggiornino. La decadenza, e il ridicolo, infatti, non è esclusiva dei soliti pirla, ma – se Dio vuol – anche dei geni.
TURNO IXX GIORNATA. ( sabato 9) Carpi-Udinese 2-1, Fiorentina-Lazio 1-3, Roma-Milan 1-1; ( domenica 10) Inter-Sassuolo 0-1, Atalanta-Genoa 0-2, Bologna-Chievo 0-1, Frosinone-Napoli 1-5, Torino-Empoli 0-1, Verona-Palermo 0-1, Samp-Juventus 1-2.
CLASSIFICA. Napoli, punti 41; Inter e Juve, 39; Fiorentina,38; Roma,34; Milan 29.
MARCATORI. 18 gol Higuain ( 1, Napoli); 11 Eder ( 3, Samp), Kalinic ( Fiorentina); 10 reti Dybala ( 2, Juve).
PROSSIMO TURNO PRIMA GIORNATA DI RITORNO. ( sabato 16 gennaio) Atalanta-Inter ( ore 15), Torino-Frosinone (ore 18), Napoli-Sassuolo ( ore 20,45); ( domenica 17) Genoa-Palermo ( ore 12,45), Bologna-Lazio (ore 15), Carpi -Samp, Chievo-Empoli, Roma-Verona, Udinese-Juventus, ( ore 20,45) Milan-Fiorentina.