ORMAI E’ SPAGNA LEAGUE. Potrebbe capitare ( al termine dei turni di semifinale) di ritrovarci con quattro spagnole, rispettivamente due in Champions e due i Europa League. Segnando così un evento. Del resto, l’Atletico del Cholo ha già fatto affondato ( nel doppio turno) la Bismark di Guardiola. I nostri commentatori, al riguardo, da bravi sudditi dell’Altrove s’apprestano a celebrare l’evento. Tra loro, inattesa, si è messa pure l’amata ‘rosea‘, che non ha mancato ( in pagina interna ) di riassumere gli ultimi anni dell’invincibile Armada ( calcistica) d’Ispagna.
Praticamente, quando s’accendono le ben ( remunerate) luci d’Europa, le sorelle d’ Iberia si ritrovano in corpo energie che farebbero invidia ad Obelix ed Asterix. Colà esistono atleti ( e squadre ) che si divorano il campo. Volano. E non c’è verso di arrestarne qualcuna. Quest’anno, addirittura, si sono permesse (anche ) il lusso di mandare in poltrona il mitico Barca, vincitore del tutto e candidato ( a dir dei nostri) alla ‘squadra più grande di tutti i tempi’.
No, non siamo invidiosi di Voi, fratelli d’Ispagna. Tranquilli. Il problema qui è semmai ( abbastanza) simile a quello capitato tra il nostro Vale e i vostri Marquez e Lorenzo. Dove qualcuno stava giocando ‘pulito’ mentre altri , come si suol dire, intendevano ‘far i furbi’.
Del resto, non dimentichino i fratelli d’Ispagna, che nei loro armadi s’ostinano a tenere troppi scheletri. Che gravano , eccome. A partire da quelle 223 sacche di sangue ( le ultime di migliaia) appartenute al discusso dottor Fuentes e che la magistratura vuol incenerire piuttosto che consegnare ( in tempo utile) alla Wada.
Inoltre, una legge sul doping in Ispagna tuttora latita, non si sa perchè, ma latita. Onde per cui gli organismi di controllo antidoping internazionali hanno dovuto iscrivere lo sport in giallo-rosso in una speciale black list. Che non è un bel sapere. Proprio per niente. Soprattutto quando si vanno a consultare ordini d’arrivo e risultati delle varie discipline sportive. Probabilmente attendibili, ma fino a dove? Non sarebbe meglio allora far chiarezza una volta per tutte, anche di là, da quelle parti, con una legge adeguata e ispezioni Wada regolari, se non altro per godersi poi in santa pace il pane giustamente guadagnato?
Perchè si ritarda? Perchèè si fa finta di nulla? Non sarebbe meglio averne una o due piuttosto che tante, troppe, di squadre in finale? Anche perchè, ‘rosea’ e non ‘rosea‘, esterofili e non, il troppo guasta. Accende cattivi pensieri. Dovunque. Mentre a celebrar la gloria immortale si fa sempre tempo.
Finale Champions ( Milano, 28 maggio). Real Madrid- Atletico Madrid.
TRA ROSSI E ROSSE. Marchionne non molla. Lui, continua a crederci. E in effetti a 17 gp dalla fine solo un miscredente abbandonerebbe i suoi. Certo però che un avvio così la ‘ rossa’ non se l’aspettava. Sfiga a volontà, qualche ritardino con quella power unit che a Stoccarda è di casa da decenni, e pure qualche inatteso killer appostato nell’ombra pronto a punire quell’auto tanto desidererata e che mai lo ricambierà.
Di fatto, Vettel, il prototipo non del tedesco ma dell’europeo che verrà, finoradi gare ne ha fatta una o poco più. Su quattro. Non tante. E comunque non indicative per capire o meno quanto la ‘rossa’ disti dalle ‘frecce d’argento’, meno arroganti da quando a portarle in vetta c’è un altro europeo che verrà. Siamo, ovviamente, per la ‘rossa‘, ma se se dovessimo scegliere con chi prenderle, beh, quello sarebbe Rosberg. Dall’italiano fluente e dal sorriso sempre disponibile.
Dopo la lectio magistralis in domus loro il maestro di Tavullia s’appresta a replicare in Francia. I ‘bravacci’ d’Ispagna però tramano. Anche perchè con quella linguaccia sempre aperta, il nostro, non si trattiene mai dal provocare. Finendo con l’accattivarsi ancor di più il nemico. E se il Lorenzo ( tempo fa) ha serrato le labbra ammonendo, il Vale ( in Spagna) non ha mancato di sparalazzare frasi come queste ” Certo che questa volta, qui, ci ho provato gusto“.
Sale e pepe sono indispensabili nella buona cucina. Senza esagerare, però, anche perchè con quei bolidi che volano ad oltre 300 kmh non si può certo scherzare. E comunque, messa così, il campionato gp non è chiuso. E anche l’inarrivabile maestro di Tavullia può ancor sognare il decimo titulo.
LA FAVOLA LEICESTER. Il coro ( di quelli saliti sul carro del vincitore) è talmente assordante che resta difficile porre qualche domanda. La nostra amata ‘rosea‘ ha dedicato uno di quei suoi speciali special a king Claudio, a dir il vero più uomo dei miracoli che erede dei Cesari. Sia chiaro non abbiamo nulla in contrario nel riconoscere al nostro tecnico dei meriti che ” son stati apprezzati più all’estero che da noi“. Ranieri è una brava persona e un mister come pochi in Europa.
Tuttavia la cavalcata che ha compiuto con la sua ‘ sporca quindicina‘ ci ha un poco frastornato. E’ iniziata con l’obiettivo di salvarsi, dopo il sofferto salvataggio agguantato all’ultimo minuto dello scorso campionato. Due vittorie iniziali, poi una piccola frenata e il primo ko con l’Arsenal ( 2-5) alla 7a. E in seguito, inattesa, la grande ripartenza, con un passo di gara trionfale, da negletta Cenerentola prodigiosamente trasformata in Principessa del reame. I suoi corridori hanno sbaragliato ogni falange avversaria. Dalla 20a, inoltre, restando sempre in testa, fino alla fine, con la vittoria in Premier con due giornate d’anticipo sulla fine di campionato.
Costavano un’inezia, quelli del Leicester, costano ora un patrimonio.
Vardy, attaccante, capace di raggiungere i 35,44 kmh, acquistato con un piatto di lenticchie oggi non ha più prezzo. Un mondo che ha da tempo messa da parte i miracoli è costretto a riconsiderarli. Davide, il piccolo Davide, che atterra il gigantesco Golia è una favola senza tempo. Incredibile. Mai raccontata nel calcio di sua Maestà, almeno in questi termini.
E adesso, anche al di sotto dell’Alpe, chi azzarderà più pronostici? Sì, perchè se non l’avete capita, dopo quanto è accaduto in Albione, chi vi dice che il prossimo anno a contendere lo scudetto alla imbattibile
Nostra Signora non siano affatto Napoli, Roma, Inter, ma Crotone, Trapani e
Cesena? Non sognano forse anche costoro?
I RISULTATI XXXVI GIORNATA. ( sabato 30 aprile) Udinese-Torino 1-5, Chievo-Fiorentina 0-0;( domenica 1 maggio) Juve-Carpi 2-0, Empoli-Bologna 0-0, Milan-Frosinone 3-3, Palermo-Samp 2-0, Sassuolo-Verona 1-0, Lazio-Inter 2-0; ( lunedì 2 maggio) Genoa-Roma ( ore 19), Napoli-Atalanta ( ore 21).