Imola. La CIA lancia l’allarme: ‘attenzione ai contratti di appalto mascherati’.

IMOLA. Visto l’avvicinarsi del periodo estivo, e quindi l’aumento di richiesta di manodopera nel settore agricolo, la Cia Agricoltori Italiani di Imola vuole richiamare l’attenzione ai contratti proposti mascherati da ‘contratti di appalto’ che, in realtà, propongono semplici intermediazioni di manodopera.
La Cia di Imola ricorda, infatti, che non basta una semplice forma scritta di contratto tra le parti ma necessitano delle condizioni sostanziali.
Ė utile quindi specificare ancora una volta che l’appalto è il contratto per il quale l’appaltatore assume il compimento di un’opera o di un servizio commissionatogli da un committente verso un corrispettivo di denaro.
L’appaltatore è quindi un imprenditore che svolge un’attività a scopo di lucro sul quale ricade il proprio rischio economico finalizzato alla produzione di beni e servizi.
Altra caratteristica fondamentale del contratto di appalto è che l’appaltatore gode nell’esecuzione del contratto di un notevole grado di autonomia e non può in alcun modo essere ricondotto a un mero esecutore di un’opera sotto la direzione del committente che gli corrisponde una somma prefissata. Va detto ancora che l’appaltatore deve essere dotato di una vera e propria organizzazione di impresa, dell’esercizio del potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori nell’appalto in quanto è lui il soggetto che si assume il rischio d’impresa. Affinché si abbia un contratto di appalto, cosiddetto ‘genuino’, i lavoratori dell’appaltatore non devono sostituire in alcun modo i dipendenti del committente. Non devono, quindi, prendere ordini o comandi da altri soggetti diversi dall’appaltatore in quanto non sono soggetti né al potere direttivo né, tantomeno di controllo del committente.