Riccione. Il ‘Mojito Beach’ campie 70 anni e lancia il Marano Lab, il nuovo modo di essere estate.

RICCIONE. Il primo capitolo della storia si apre il giorno in cui L’Italia diventa Repubblica. Il primo dei Tamburini, detti ‘Baroll’, ogni famiglia di Riccione aveva un soprannome che la identificava all’interno della comunità, porta in spiaggia qualche sdraio. Per nonno Giuseppe è solo un inizio. I Tamburini aggiungono cabine, ombrelloni, un chiosco. Nel boom economico il Marano diventa una spiaggia affollata e conosciuta. Durante i ’70 e ’80, con il figlio Gian Piero, si passa da solo stabilimento balneare, a ristorante e bar. Il progetto evolve intercettando bisogni e richieste di riccionesi e turisti. Nel 2003 scende in campo la terza generazione, Claudio Tamburini, il nipote di Giuseppe. Il bagno 137diventa ‘Mojito Beach’, si apre a aperitivi, cocktail bar, musica e intrattenimento notturno.
Oggi il locale festeggia il suo compleanno, inaugurando la nuova stagione con un una festa insieme agli amici e al pubblico di ‘Rimini Welness’, nel segno del nuovo claim 2016: ‘Because I’m Happy’. Un’estate nel segno di un nuovo modo di pensare intrattenimento e divertimento, non solo al ‘Mojito Beach’ ma in tutto il Marano. Un nuovo format a 360°, 24 ore su 24, aperto a chi ha da 0 a 100 anni d’età. Una ricetta in cui gli ingredienti tradizionali, sole, mare, musica, si sposano con cultura, sport, wellness, teatro, design, food&wine di qualità. Un nuovo progetto chiamato, ‘Marano Lab’, che vede protagonisti insieme a Claudio Tamburini i componenti del Consorzio e del Comitato Turistico della spiaggia riccionese.
‘La nostra esigenza è esprimere di nuovo la capacità storica della nostra città, di proporre un modello di ospitalità in linea con i bisogni di riccionesi e turisti – spiega Claudio Tamburini – vogliamo che le persone, le famiglie, i bambini vivano spiaggia, aree wellness, attività sportive, durante la giornata. Giovani e meno giovani trovino luoghi per un aperitivo, una cena gourmet, ascoltare musica o ballare durante la sera. Vogliamo offrire eventi, musica live, presentazioni di libri, attività sportive, esibizioni e tornei sportivi, show cooking, laboratori e workshop, incrociarle e contaminarle con le proposte dei locali storici del Marano’.
Il ‘Mojito Beach’ ha cominciato a farlo. Il nuovo ristorante, attenzione alle proposte ‘gourmand’ di chef Lorenzo Scagliusi come tagliolini al nero di seppia e fragole serviti solo in piatti a campana per non perderne fragranza e consistenza, si chiama ‘La Mar’. Proprio come Ernest Hemigway, chiamava il mare, declinandolo al femminile come i fanno i pescatori spagnoli. Allo scrittore americano sarà dedicato una spazio vista spiaggia, riservato ai suoi libri, alle sue immagini, alla sua storia al suo straordinario rapporto con il mare.
‘Al Mojito la sera si può venire anche solo per una grande cena di pesce o per un cocktail, così come per ballare o ascoltare musica. Quest’anno si suonerà anche un po’ di jazz, musica pop italiana, che si alternerà a grandi Dj e sonorità orientate a un pubblico senza età – sottolinea Claudio Tamburini – Ci piace pensare che il Marano sia un luogo dove ogni persona, dalla mattina alla sera, trova una proposta che lo soddisfa e gli fa scegliere la nostra spiaggia, i nostri locali. In una parola: Riccione’.