Cesena. Incendio ex Piaggio: nessun rischio ambientale.

CESENA. Nei prossimi giorni Settore Ambiente e Polizia Municipale eseguiranno ulteriori verifiche per garantire il corretto smaltimento dei residui dell’incendio e il ripristino dell’area.
CESENA. Nei prossimi giorni Settore Ambiente e Polizia Municipale eseguiranno ulteriori verifiche per garantire il corretto smaltimento dei residui dell’incendio e il ripristino dell’area.
Avrebbe detto il buon Marotta ' Siamo diventati un campionato di passaggio. Colpa nostra, visto che quando occorreva non siamo stati pronti a cogliere il cambiamento'. Campionato di passaggio? E da dove il nostro lo vede, forse dal fatto che il suo cinese di riferimento centellina entrate e uscite con la parsimonia di una nonna? Certo è che, da quando il buon Ceferin ha mollato vele e ormeggi a soggetti che il calcio vedono ( soprattutto) come vetrina e ( magari) come riciclaggio e quant'altro ancora, alle squadre storiche come la Beneamata, e finanche il Real o il Barca, che altro è rimasto se non attaccarsi alla cannetta del gas, sperando che qualcuno non chiuda i rubinetti del gas ? Della Superlega manco si vuol parlare, ma c'è qualcuno di lor signori Uefa che possa spiegare come le squadre storiche che vivono di quel che producono possano battere una concorrenza sul mercato alla quale basta tirare cassetti senza fondo per trovare ( che dire?) 130 mln da ciucciare come sementine alla ( sola) firma del fenomenal Mbappè ? Qualcuno potrebbe obiettare che in finale Champions quest'anno sono arrivati un fondo americano ed un Panda spagnolo. Ma perchè lor sono i signori del mercato o perchè in un gioco dove la bizzarra Eupalla può rimbalzare qua e là fino ad entrare nella rete dove men te l'aspetti? Possibile, no? Anche perchè cosa c'è di meglio per spegnere sospetti, evitare inchieste e ( soprattutto) rompere quel fronte Superlega che all'Uefa dev'essere un incubo mica male? Serie A, area parcheggio? Di certo chi ( da noi) siede ( anche) da decenni alla sua generosa mensa non è che si sia dannato più di tanto per non dileggiarlo oggi. Basta incolonnare imprese e realizzazioni di ( tanti) dirigenti, coperti dall'omertà compiacente di ( presunti ) addetti ai lavori. Che hanno mancato ogni riforma ( 18 squadre al posto di 20, ad esempio), che non hanno saputo dare corso agli invocati impianti ( perfino Roma e Milano al momento pari diventate sono), che ci tengono fuori anche da un curioso mondiale natalizio, che vendono il campionato più medagliato d'un generale dell'Armata Rossa prendendo per sè il fumo e lasciando agli altri l'arrosto. Nonostante ciò, spargono malevolezze. Perchè pur costretti ( negli ultimi due decenni) ai soliti ignoti che oggi fanno i finti tonti, e nonostante Uefa, Ceferin, Gravina, sceicchi, cosacchi e fondi, e quant'altri o altro ronza attorno al capezzale del nostro calcio, non vorranno venirci a dire che vestire maglie come quella del Diavolo, della Beneamata, della Signora o della Lupa , sia una scelta di passaggio? Qui, da noi, ma anche in ogni contrada del pianeta calcio? Scusi, sor Marotta, ma lei ha mai pensato di rallegrar gli altri dedicandogli qualche minuto in più?Ci sono week end che a dirli di fuoco è poca cosa. Come il presente. Donde l' evento che si ripropone ( ogni anno) nell'esclusivo circuito dei Grimaldi offre stavolta un altro appassionante confronto tra il ( fortunato) Max e lo ( sfortunato) Carletto, il quale nonostante il riaffacciarsi in tivù del tiranno Toto, sarò bene non lo dimentichi, copre un sedile che paura deve metterla agli altri e non a lui. Piuttosto, non è ora che il Binotto chieda all' hildago Sainz di smettere di far felici gli altri, magari tralasciando di baciare i 'muretti' ? Nelle moto si corre invece sulla pista più bella al mondo, tal ameno Mugello, dove natura, arte e moto si mescolano forgiando una prova che vale un titolo mondiale. Nella Moto Gp giochiamo carte che altri non hanno. Il Pecco ma anche il Bestia. Su due prodigi dipinti in rosso costruiti a Borgo.
L’incontro è stata l’occasione, grazie al racconto di Alessandro Luparini, direttore della fondazione Casa di A. Oriani, per tutti i presenti per conoscere la storia del circolo socialista Aurora.Il circolo 'Aurora' nasce dalla confluenza di tre circoli socialisti preesistenti (uno, che si chiamava anch’esso 'Aurora', il 'Carlo Marx' e il 'Risveglio'). Viene inaugurato il 1° maggio del 1904, festa dei lavoratori, data simbolo per antonomasia del movimento operaio. Con la partecipazione, fra gli altri dalla sindacalista imolese Argentina Altobelli, cofondatrice della Federazione nazionale lavoratori della terra (la Federterra, di cui l’anno successivo avrebbe assunta la segreteria nazionale), e del direttore dell’Avanti! Enrico Ferri. Ma la storia del circolo Aurora sta dentro una storia ben più ampia, che inizia compiutamente circa un decennio dopo l’Unità d’Italia. Stando ai dati di polizia, già all’aprile del 1876 risultavano esistenti in provincia di Ravenna sei associazioni internazionaliste, per un totale di 360 soci, divenute 11, con 989 soci, sei anni più tardi, nell’aprile del 1882. Il che faceva di quella ravennate la seconda provincia d’Italia per presenza internazionalista, dietro quella di Forlì.
Con i membri del Comitato di direzione Bruno Ballerin, Dante Bolognesi, Giordano Conti, Ferruccio Farina, Dino Mengozzi, Claudio Riva e Giulio Zavatta, sarà un’ulteriore occasione per riconoscere pubblicamente al professor Pasini il suo fondamentale ruolo di guida culturale per gli studiosi, non solo riminesi, e l’impegno e la speciale sensibilità per la divulgazione storico-artistica. Romagna Arte e Storia, nata a Rimini nel 1980, tra le iniziative editoriali più longeve e seguite della storiografia dedicata agli studi locali, festeggia con la presentazione del numero speciale dedicato al suo cofondatore e storico direttore, i suoi quarant’anni di attività. Un numero speciale di 165 pagine che oltre ai saggi a firma di tutti i componenti della redazione mobilitatisi per l’occasione, contiene un’intervista a Pasini, la sua corposa e preziosa bibliografia, i ricordi e le testimonianze di amici che con lui hanno collaborato nei numerosi impegni di studio e di contributo alle istituzioni culturali romagnole. Costruito a totale insaputa del dedicatario, contiene i contributi di Giulio Zavatta che ha curato l’intervista e la bibliografia, di Angela Fontemaggi e Orietta Piolanti con un ricordo del suo impegno per il Museo di Rimini, di Francesca Michelotti e Anna Simoncini per il Museo di San Marino, di Oreste Delucca con la cronaca di un’avventura culturale vissuta insieme in gioventù, di Paola Del Bianco con le vicende dell’importante biblioteca della nobile famiglia Battaglini. Pier Giorgio Pasini, storico dell’arte, da molti anni si occupa della cultura figurativa tra Romagna e Marche.
Con i membri del Comitato di direzione Bruno Ballerin, Dante Bolognesi, Giordano Conti, Ferruccio Farina, Dino Mengozzi, Claudio Riva e Giulio Zavatta, sarà un’ulteriore occasione per riconoscere pubblicamente al professor Pasini il suo fondamentale ruolo di guida culturale per gli studiosi, non solo riminesi, e l’impegno e la speciale sensibilità per la divulgazione storico-artistica. Romagna Arte e Storia, nata a Rimini nel 1980, tra le iniziative editoriali più longeve e seguite della storiografia dedicata agli studi locali, festeggia con la presentazione del numero speciale dedicato al suo cofondatore e storico direttore, i suoi quarant’anni di attività. Un numero speciale di 165 pagine che oltre ai saggi a firma di tutti i componenti della redazione mobilitatisi per l’occasione, contiene un’intervista a Pasini, la sua corposa e preziosa bibliografia, i ricordi e le testimonianze di amici che con lui hanno collaborato nei numerosi impegni di studio e di contributo alle istituzioni culturali romagnole. Costruito a totale insaputa del dedicatario, contiene i contributi di Giulio Zavatta che ha curato l’intervista e la bibliografia, di Angela Fontemaggi e Orietta Piolanti con un ricordo del suo impegno per il Museo di Rimini, di Francesca Michelotti e Anna Simoncini per il Museo di San Marino, di Oreste Delucca con la cronaca di un’avventura culturale vissuta insieme in gioventù, di Paola Del Bianco con le vicende dell’importante biblioteca della nobile famiglia Battaglini. Pier Giorgio Pasini, storico dell’arte, da molti anni si occupa della cultura figurativa tra Romagna e Marche.