Aceto Balsamico Tradizionale, l’1 e il 2 ottobre bollono i paioli del mosto a Spilamberto

SPILAMBERTO.Sabato 1 e domenica 2 ottobre a Spilamberto (Mo) torna “Mast còt-Vetrine Motori e Balsamici Sapori”. Il borgo è animato da una serie di eventi che uniscono le eccellenze del territorio, mentre su grandi fuochi si cuoce il mosto destinato a diventare Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Un’occasione per conoscere da vicino un’eccellenza tutta emiliana e per una visita all’unico Museo al mondo dedicato al prezioso prodotto. Nell’ambito della manifestazione si svolge anche “La lancia di Rotari”, una rievocazione storica altomedievale con numerosi appuntamenti, tra cui conferenze sul tema dell’alimentazione al tempo dei Longobardi
Come ogni anno a Spilamberto (Mo), nel primo fine settimana di ottobre, le strade del borgo si riempiono degli aromi della bollitura del mosto. Da sabato 1 a domenica 2 ottobre nella patria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si celebra un momento fondamentale della realizzazione del prezioso prodotto: su grandi fuochi, dentro a giganteschi paioli, il succo d’uva viene cotto lentamente ad una temperatura che non deve superare i settanta gradi, sino alla sua riduzione a un mezzo o anche a un terzo del suo volume iniziale. Dopo questo rito, che è anche un’occasione di festa, la base del Balsamico tradizionale è pronta per essere pazientemente invecchiata in botti di legno diverso, di grandezza a scalare, fino all’ottenimento dei sapori, degli odori e dei colori caratteristici di uno dei prodotti gastronomici più pregiati al mondo.
Il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale in collaborazione con il Comune di Spilamberto, la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e le “Botteghe di Messer Filippo” organizza, in occasione del rito della cottura del mosto, la kermesse “Mast còt Vetrine Motori e Balsamici Sapori”.
Sabato 1 ottobre i visitatori possono assistere al rito dal quale prenderà vita il prezioso Balsamico: la cottura del mosto a cielo aperto, nei caratteristici “paioli” governati, a fuoco lento, dai maestri delle 16 Comunità che aderiscono alla Consorteria. Nella splendida cornice del borgo di Spilamberto si possono osservare tutti i passaggi che precedono le ulteriori fasi di preparazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e partecipare alle degustazioni guidate di Balsamico tenute dai maestri della Consorteria.
Domenica 2 ottobre tra i protagonisti ci sono anche i motori e le biciclette: l’associazione “Le botteghe di Messer Filippo” raduna una serie di bici, moto e bolidi tra i più prestigiosi, che vanno da quelli d’epoca fino alle auto Pagani, trasformando per qualche ora le vie del paese in una passerella per le regine delle strade del passato e del futuro. La giornata è poi caratterizzata da un’iniziativa unica nel suo genere, perché solo a Spilamberto si organizza l’unico mercato dei mosti, al fine di dare a tutti i visitatori la possibilità di acquistare il mosto cotto garantito dalla Consorteria.
Nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 ottobre è possibile visitare gratuitamente il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale, l’Acetaia sociale della Consorteria, la sede dell’Ordine del Nocino Modenese e la “cella di Messer Filippo”.
Inoltre, per tutto il weekend, Spilamberto ospita le aziende agricole del territorio e la vendita diretta dei loro prodotti, laboratori per bambini, spettacoli, laboratori del gusto e iniziative culturali.
Un tuffo nel passato con “La lancia di Rotari”
Presso il Parco di Rocca Rangoni, in concomitanza con Mast Cot, avrà poi luogo la rievocazione storica altomedievale “La lancia di Rotari”, a cura di Crono Organizzazione Eventi e realizzata con il
contributo del Comune di Spilamberto e della Fondazione di Vignola: un centinaio di rievocatori del periodo longobardo e bizantino ricostruiranno uno spaccato delle popolazioni che a ridosso del VII secolo d.C. si sono contese i territori sul fiume Panaro. Rotari infatti fu il re longobardo (famoso per il celebre editto, prima trascrizione delle leggi longobarde) che proprio su questo fiume (l’antico Scoltenna) sconfisse le truppe dell’Esarcato di Ravenna nel 643 d.C. Durante il week end di susseguiranno quindi attività didattiche, spettacoli di equitazione e falconeria, sessioni di archeologia sperimentale, laboratori per bambini, conferenze dedicate in particolar modo all’alimentazione altomedievale, ricostruzioni di combattimenti tra longobardi e bizantini e tanto altro.
La rievocazione si legherà al riallestimento presso l’antiquarium comunale di alcuni reperti della mostra “Il tesoro di Spilamberto” del 2010, che testimoniano la vita (e la morte) della necropoli di Ponte del Rio.