Unione: le reti d’impresa della Bassa Romagna puntano anche sul turismo

Unione: le reti d’impresa della Bassa Romagna puntano anche sul turismo
LE RETI D’IMPRESA DELLA BASSA ROMAGNA PUNTANO ANCHE SUL TURISMO, lugo

BASSA ROMAGNA.  Si è svolto nei gironi scorsi durante Bassa Romagna in fiera, un primo momento divulgativo, dedicato alla promozione del territorio in chiave turistica, all’interno del progetto “Centri storici dell’Unione della Bassa Romagna – aggregarsi e crescere per competere”. 

L’iniziativa fa parte del ciclo di formazione rivolto alle sette reti d’impresa e delle due Pro Loco che da due anni operano di concerto con l’unione dei comuni della Bassa Romagna e con le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, per la promozione delle attività economiche e dei centri storici del territorio.

Il progetto è promosso dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna con il contributo della Regione Emilia-Romagna e ha come sua centralità l’apprendimento continuo e la collaborazione con altre imprese, ritenute armi fondamentali per competere soprattutto per le micro imprese. Le reti d’impresa dei territori della Bassa Romagna, che oggi raccolgono più di 400 imprese operanti nel settore del commercio e dell’artigianato di servizio, hanno anche lo scopo di favorire la crescita imprenditoriale degli associati e del territorio.

Il percorso “crescere e collaborare per competere” è organizzato e gestito dalle quattro associazioni delle imprese e si articola in due tipologie di momenti: un percorso formativo rivolto agli operatori più direttamente impegnati nella gestione delle reti; alcuni momenti pubblici volti a diffondere fra tutti gli operatori la percezione dell’importanza dei temi legati all’innovazione nel mondo del commercio e l’importanza della collaborazione fra imprese nell’affrontare il mercato

Il percorso formativo è iniziato lo scorso lunedì 5 settembre ed affronterà complessivamente temi come: il marketing e la comunicazione, la cultura e le reti d’impresa, la comunicazione, la digitalizzazione dell’economia e la gestione delle reti e dei finanziamenti.

Il momento divulgativo del 13 settembre, tenutosi durante Bassa Romagna in fiera presso lo spazio Bcc, Cna e Confartigianato, allestito per l’occasione anche con i loghi di Confcommercio e Confesercenti, ha affrontato il tema delle politiche sul turismo possibile con titolo “Turismo e territorio: occorre pedalare”. Dopo i saluti dei presidenti Mario Betti (Cna) e Lara Gallegati (Confartigianato), l’introduzione al tema è stata affidata a Patrizia Battilani, docente di Innovation in cultural tourism e di Economic History all’Università di Bologna e Campus di Rimini; sono seguiti i contributi di Oscar Pirazzini di Girodellaromagna.net, sul “Giro d’Italia d’epoca”; di Giancarlo Melandri, direttore di Confesercenti area lughese, con “Bassa Romagna bike lovers e bella Bassa Romagna”; di Luca Massaccesi, direttore Confcommercio Ascom LUGO, con “tra itinerari eco-ciclo-culturali e trekking urbano”; infine ha preso la parola Davide Barbadoro di montefeltroveduterinascimentali.eu, con un intervento intitolato “La terra di Piero… della Francesca”.

Prima delle conclusioni, affidate a Nicola Pasi, sindaco referente per il Turismo dell’Unione dei comuni della Bassa Romagna, l’intervento della professoressa Patrizia Battilani – ha messo in evidenza come in Bassa Romagna il turismo può diventare un utile complemento alle attività commerciali ed artigianali locali e diventare parte integrante della filiera produttiva esistente. Per questo motivo il compito delle reti d’impresa del territorio deve spingersi oltre la ideazione e gestione di eventi e l’attività di promo-commercializzazione, per concorrere, col sostegno delle associazioni di impresa e delle Istituzioni ad una valorizzazione del territorio in chiave anche turistica. L’obiettivo si raggiunge da un lato incrementando la consapevolezza e coinvolgimento dei residenti circa il patrimonio storico, culturale, artistico, enogastronomico, o naturalistico esistente, dall’altro proponendo le eccellenze locali in chiave esperienziale, valorizzando itinerari, individuando i giusti periodi dell’anno, eleggendo la bicicletta – elemento emerso più volte negli interventi dei relatori – quale mezzo sia per la scoperta del territorio sia come simbolo e “tramite” per rafforzarne l’identità.

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