Non solo sport. Il Campionato? Ma chi dice (ancora) che è scontato? E intanto Nico ‘suona’ Lewis.

LA CRONACA DAL DIVANO ( 28 novembre 2016). E bravo il Cholito: così hai riacceso tante speranze di vittoria per un Campionato che appariva già deciso! Alla faccia, ovviamente, dei nostri soliti sapientoni, che quando parlano di faccende nostrane tendono a svalutare. A vantaggio d’altri, si sa, che ringraziano e incassano alla fiera del marketing calcio tanti bei danari. Ogni anno di più.
Così gli altri diventan sempre più ricchi e noi sempre più poveri. Stando almeno alle apparenze. Nel frattempo però, al di là dei brutti pensieri, godiamoci quanto di bello sa offrirci il nostro calcio. Mai scontato. Ovvero: una Signora ( al momento) più umana, una Lupa ( grazie al redivivo Dzeko) ‘sveglietta’ e un Diavolo mai domo costruito su una banda di giovinastri che sembrano avere colto ( finalmente) il carisma della maglia che indossano.
Alla triade di testa vadano aggiunti Lazio, Atalanta e Toro, tanto per far citazioni, che come bande di pirati sono sempre pronti a bucar l’orizzonte per assaltare i galeoni più ricchi e carichi di dobloni . E così, con questo ed altro ancora, chi urla ( o predica) che il nostro non è più un campionato competitivo, perchè prevedibile, perchè noioso, perchè modesto, è servito. Servito e riverito. Per quel che merita, si sa.
RISULTATI XIV GIORNATA. ( sabato 26) Torino-Chievo 2-1, Empoli-Milan 1-4; ( domenica 27) Palermo- Lazio 0-1, Bologna-Atalanta 0-2, Cagliari-Udinese 2-1, Crotone – Samp 1-1, Genoa-Juve 3-1, Roma-Pescara 3-2; ( lunedì 28) Napoli- Sassuolo ( ore 19) e Inter-Fiorentina ( ore 21).
CLASSIFICA ( PROVVISORIA). Juventus punti 33, Milan 29, Roma 29, Lazio 28, Atalanta 28, Torino 28, Napoli 24.
Tra i commenti a caldo quello di Allegri docet. Per molti aspetti. Intanto non nasconde lo stupore, poi, ammette da arguto livornese: ” Mamma mia che botta! Dopo ogni partita Champions la va in questo modo. Mah! Dovrò meditarci sopra. Sapevamo che quei monelli di Juric avrebbero corso tanto. Così, però… Ho capito fin dalle prime battute che ci avrebbero fatto venire il fiato grosso. E così è stato, mannaggia!”.
SITUAZIONE EUROPA. Il Napoli ora rischia. Uscito tra i fischi del suo pubblico. Anche perchè continuare a gettare al vento match-ball non è mai salutare nel calcio. Dovesse, a Lisbona, lasciarci le penne ( probabile) potrebbe addirittura uscire dalla Champions, nonostante il folgorante avvio.
Evidentemente, sotto il Vesuvio, al momento, c’è altro da pensare. L’ agitato Adl sarà volato ( come al solito ) a Los Angeles, il buon Sarri sarà andato a farsi una passeggiatina tonificante a Margellina e i bravi giocatori se la saranno presa comoda ancora una volta. Tutti insieme potevano ( abbastanza agevolmente) chiudere la pratica Champions già da qualche turno, eppure non ci hanno messo mai testa e cuore per portarsi a casa il pregiato malloppo.
Dovessero uscire dal prestigioso ( e generoso) torneo dovrebbero solo riflettere sul vecchio adagio: “ Chi è causa del suo mal pianga solo se steso”. Ma tant’è. Gli uomini, si sa, son fatti così.
Discorso diverso vale invece per la Nostra Signora, la quale a Siviglia era partita tremolante e che, poi, grazie ad un improvvido avversario che s’è fatto bellamente espellere, andando in vantaggio numerico, ha saputo trovare la forza della rimonta e della vittoria. Non è questa la Signora che vorremmo vedere, però meglio così che fuori…
Capiamo anche le assenze ( Dybala e Higuain), ma è lo spirito, l’ animus pugnandi, che non convince. E che ( di anno in anno) non cresce. Come i suoi fatturati ( ormai oltre i 400 mln). Segno evidente che nel calcio i soldi contano ma fino alla curva. Intanto c’è chi comincia a mettere in vetrina Leo Bonucci. Per farlo traslocare nell’Altrove , ovvio, si sa, visto che da noi a far migrare gente capace c’è più gusto che a farla restare.
La parola è passata ( giovedì) alle quattro di Uefa League. Che avrebbero dovuto scendere in campo nel segno delranking Uefa, ineludibile. Invece, è stato come parlare al vento. Tre sconfitte non hanno di certo rimpinguato i il nostro punteggio. Sciagurati.
Il Sassuolo ad esempio ( nonostante una fortunata partenza) è andato a picco a Bilbao (3-2); l’Inter ( dopo un 2-0 nel primo tempo) s’è fatta rimontare e umiliare: fuori anche lei. Tonfo anche per la Viola ( 2-3) che però ( se non fa più la grulla) può rimediare, a Qarabag.
Morale? Nel nostro calcio è ( ancora) tempo di ’bambole‘, perchè ben diversamente si possono definire prestazioni come quelle del Sassuolo, della Viola e ( soprattutto) della Inter. Per la quale ci si comincia ( davvero) a chiedere in che mani sia finita. Se in quelle di danarosi ‘pataccari’ d’Oriente o di dirigenti senza ’ orientamento’ o di giocatori senza ‘nerbatura’. In ogni caso: Dio te la mandi buona, cara, vecchia e gloriosa Beneamata!
Gruppo E, Roma punti 11 ( qualificata prima), Astra 7, Austria Vienna 5, Pilzen 3. Prossimi incontri: Pilzen-Austria Vienna, Astra G-Roma.
Gruppo F, Genk punti 9, Bilbao ), Rapid Vienna 5, Sassuolo 5 ( eliminato). Prossimi incontri: Rapid- Bilbao, Astra G-Roma.
Gruppo J, Fiorentina punti 10, Qarabag 7, Paok 7, Slovan 4. Prossimi incontri: Qarabarg-Fiorentina, Paok-Slovan Liberec.
Gruppo K, Sparta Praga punti 12, Southampton 7, Beer Sheva 7, Inter 3 ( eliminata). Prossimi incontri: Inter-Sparta Praga, South- Beer Sheva.
ROSBERG-HAMILTON: TUTTO IN UNA NOTTE. Il ‘duello’ è stato vinto che Nico che può così appendere il suo titolo accanto a quello di papà Keke. A sigillo di una bella storia, ma anche a merito di un ragazzo da noi molto apprezzato e benvoluto, non a caso ha fatto festa in italiano ‘ Campioni del Mondo, siamo i campioni del Mondo!…’, proprio come fecero i nostri eroi al mondiale di Berlino dopo avere battuto la Francia di Zidane.
Nico ha ‘suonato’ sul campo, pardon sulla pista, un ‘mostriciattolo’ niente affatto propenso a farsi mettere in gabbia. Un ‘mostriciattolo‘ da gara dotato dalla natura di un talento davvero straordinario, tanto che se avesse vinto si sarebbe aggiudicato per la quarta volta il titolo. Roba per pochi privilegiati, quelli che di questo sport hanno scritto pagine di storia. Eppure, Nico, con la sua serenità, costanza, avvedutezza, non s’è mai lasciato intimidire.
Dalla prima all’ultima gara, donando qualche quarto di nobiltà a queste ‘frecce d’argento‘ ben dirette ( Toto, in primis) ma senza rivali. Sì perchè tanto i bolidi del venditor di bibite quanto quelli ( assai più prestigiosi) di Maranello, non hanno mai messo in discussione una supremazia emersa fin dalla vigilia di quest’anno agonistico. E confermata fino all’epilogo di Abu Dabi. Dove, a dire il vero, il nostro Seb avrebbe anche potuto portare la ‘zampata’ dell’anno. ma come già in altre occasioni ( da buon cacciatore) insegue a perfifiato la preda, la raggiunge , ma poi ( non si capisce perchè) non sa ( più ) come matarla. Peccato, anche perchè avrebbe evitato così all’amabile Leo Turrini di assegnare un logico ‘ gododentro’ al ( sempre nostro) Fernando.
E adesso non ci resta che tornare ad alzare lo sguardo in avanti. Sperando di non dovere attendere tanto per conoscere il futuro della ‘rossa‘. Visto che è sempre e soltanto lei ad affascinarci. Lo sappia lo stortignacolo inglese: quando ce lei la tivù resta accesa, quando non ce lei la tivù o si spegne o si cambia canale o si va a fare una passeggiata. Democraticamente. Sportivamente. Valori che lo ’stortignacolo’ inglese, ovviamente, manco sfiora.
Tutto preso com’è a far danari a destra e manca, a inventarsi regolamenti anti ‘rossa’ e a sparare ‘cavolate’. Come quella del futuro Gp diviso in due portate. Come al ristorante. Ma solo di primi o solo di secondi o gli uni e gli altri?
Chi ci capisce qualcosa è un genio. Intanto non esiste proprio nessuno nel grande circus dell’automobile che può farlo ricoverare ? Anche perchè se continua così va a finire che ( a breve) ci dovremo sorbire ( per la pole) una volata sprint su rettilineo; e (per il titolo) una gimkana cittadina tra ricchi grattacieli .
L’AFFONDO DI SILVIO. A starlo sentire, qui, a questo punto, i cinesi, sono già stati spediti al mittente. E infatti come si fa a dire: “ Closing entro il 13, oppure il Milan me lo tengo”? I fantomatici finanziatori del Dragone dove stanno, ci sono o non ci sono? Se la sono data a gambe o si sono fermati a ricamare origami?
Sono roba seria oppure siam di fronte ad un altro mister Bee ? I dubbi ( col passare dell’ore) crescono come onde di tzunami dopo un terremoto punto 7 della scala Richter.
Tanto che il Berlusca non si limita a porre paletti temporali, ma si sbilancia in soluzioni alternative, tipo quella ( suggeritagli dal campo) d’una squadra rossonera tutta giovane e tricolore. Che sta funzionando. Come ai vecchi e indimenticabili tempi di gloria.
Come un uomo navigato quanto il Berlusca si sia cacciato ( per vil danaro) in tale ‘pastrocchio’ , forse, manco lui sa spiegarlo. Fatto è che il ’ pastrocchio‘ c’è bello e confezionato. Difficile da sbrogliare. Difficile. Che ridere! Dio te la mandi buona caro, vecchio e glorioso Diavolo!
ITALIANI PIU’ SODDISFATTI? A sorpresa, per la prima volta dopo un lustro, sono migliorate le stime relative al giudizio delle famiglie sulla soddisfazione per le condizioni di vita.Questo dice l’ultimo rapporto Istat, Inoltre, quattro cittadini su dieci danno alla propria vita un voto elevato e la media complessiva passa dal 6,8 – su dieci – al 7 pieno.
Gli italiani ( con più di 14 anni) che esprimono un’alta soddisfazione sulla loro esistenza passano dal 31,1% del 2015 al 41% attuale. In lieve aumento risulta anche la soddisfazione degli occupati per il lavoro e sono gli anziani, qui, a mostrasi i più tristi.
IL FENOMENO BENJI & FEDE. L’album uscito il 21 ottobre, dopo appena una settimana, era già disco d’oro. Dopo due, invece, era disco di platino. Un successo, come usa dire, travolgente quello di Benji e Fede, 23 anni il primo e 22 il secondo. E tutto da spiegare.
Probabilmente è il contatto diretto con i giovani a costituire la base dei successi questi due sorprendenti artisti. Entrambi modenesi e che si sono conosciuti nel 2010 su facebook. Ora contano circa un milione di fans.
” Ovviamente- spiegano – alla base c’è la qualità. Ma questa non basta, Occorre comunicare bene. Per noi il grimaldello è la connessione con le persone e i social network“.
Loro, infatti, esperimentando le nuove strategie comunicative, si sono fatti largo ( semplicemente) postando video come migliaia di altri ragazzi. ” I giovani ci vedono – aggiungono – come due dei loro, persone semplici che hanno trasformato la loro passione in un lavoro”. Le fan fiction sono scritte dai fan con al centro vicende inventate sui loro idoli.
DONALD TRUMP E I MERCATI. Dire e fare. Salta l’indagine ( sbandierata in campagna elettorale) sulla fondazione di famiglia Clinton e saltano anche tanti ‘ proclami’ del tycoon americano eletto presidente degli Stati Uniti. Nessun cenno in fatti al terribile muro sul confine messicano.
E neppure alla annunciata depportazione di milioni di immigrati illegali.
E’ partita invece alla ‘rottamazione’ degli accordi commerciali con il Nafta o il Tpp, con un primo passo avverso fin dal primo giorno di presidenza. Wall Street gradisce ( +0,35% con superamento della soglia dei 19 mila punti).
Intanto i principali indici volano ai massimi di sempre. Anche Milano raccoglie in positivo ( l’inatteso) trend presidenziale che s’è manifestato già una settimana dopo l’insediamento. Come volevasi dimostrare?