Non solo sport. La Signora in volo verso il sesto Scudetto. Intanto il calcio, lemme lemme, risale la china. Torna la valanga rosa sulle nevi.

LA CRONACA DAL DIVANO. Dopo una pausa per problemi tecnici relativi all’aggiornamento, riprendiamo la nostra specialissima ‘ cronaca’. Come si sa vista ( almeno per quei pochi che ci seguono) dall’esterno, o meglio, stando seduti sul quel mitico divano leggendo qualche buon giornale ( che grazie a Dio ancora in Italia c’è) e sbirciando qualche social e affrontando una tivù che trasmette tutto di tutto. Infatti, ormai, soprattutto grazie a certe piattaforme, è possibile spaziare sul mondo intero. In diretta. In 3HD. E altro ancora. Con immagini e cronache, spesso, mozzafiato, tanto sono evolute le tecniche di commento e di ripresa dei vari avvenimenti sportivi.
E se, in questo contesto, il calcio continua a farla da padrone, gli altri, gli ex sport minori compresi, non stanno certo con le mani in mano. Per cui non è più impossibile con tanti media a disposizione abbracciare l’intero palinsesto sportivo mondiale con buona completezza e approssimazione alla realtà.
Non stiamo dicendo che per ‘parlare di sport’ non occorre più presenziare ( necessariamente) sui luoghi deputati, ma, di certo, molto si può dire, anche senza, risparmiando magari qualche biglietto aereo ( e non soltanto) per catapultarsi da una parte all’altra del Pianeta. Fermo restando il desiderio che il ‘ rapporto diretto’ è mille volte auspicabile. Se non altro per la sua carica emotiva, tuttora, insostituibile.
IL WEEK END. Detto questo, caliamoci nei fatti di sport. Cogliendo l’essenziale. E cercando di dire inoltre quello che altri media non sanno o non vogliono dire. Soprattutto su temi spinosi, come quello del doping che, prima o poi, Russia e non Russia che sia, dovrà trovare una sistemazione credibile, condivisa e universale.
Se partiamo allora dal nostro Campionato di calcio non possiamo che ribadire ( per lo più) verità note. Come quella, apparentemente accettata, di una Nostra Signora del calcio che più ‘ domina’ di così non potrebbe essere. Come impianto societario, capitalizzazione e finanza ( a breve il passaggio di quota 400 mln), oltre, ovviamente, come competitività sui campi da gioco.
Non gridiamolo, ma questa volta ad essere temuta in Europa è proprio lei, la Nostra Signora, bianco e nera, impenetrabile in difesa e micidiale in attacco. Con a disposizione dei punteros terrificanti, i migliori in circolazione. Il tutto a beneficio di quella folla di sprovveduti i quali, tanto nel Belpaese quanto nell’Altrove, s’affannano a suonare ( ipotetiche) campane da morto per il calcio italiano.
Il quale, lemme lemme, risale la china. Intanto con quel Tavecchio che ( nonostante le apparenze) qualcosa di buono sta cercando di fare. Poi, con quei progetti di nuovi impianti, presentati qua e là, osteggiati i più come oggi da copione nel Belpaese, ma con qualche possibilità di farcela. Di spuntarla. Di farli insomma. L’Europeo Under 21 del resto dovrebbe fornire una spinta in avanti. Ce la facessimo a ‘rinnovare’ adeguatamente il San Paolo; a costruire il nuovo avvenieristico stadio della Roma; a rimettere mano con un aggiornamento proiettato nel futuro al Meazza; a imporre un altro Franchi in quel di Firenze e così via, tutto tornerebbe ( davvero) in discesa.
Un’occhiata, intanto, alla cronaca. La Nostra Signora ( nell’anticipo serale di sabato 17 allo Juventus Stadium ) batte ( 1-0) la ( timida) Lupa e si porta a più sette. Il gol del suo puntero, quel devastante Pipita dell’altro emisfero, costato 90 ( ben spesi) milioni, resterà nelle antologie del calcio. I commenti a caldo sono eloquenti. Mister Spalletti ammette: ” Senz’altro usciamo male dal confronto. Quando difendono, quelli, diventano ‘animali“.
Il portiere Szczesny rincara: ” Siamo stati inferiori, certo, soprattutto come mentalità. Per vincere, o meglio per battere la Signora, occorre essere uomini e non ( baldi ) giovincelli”.
Fatto è che, al momento, la Signora ha di nuovo spiccato il volo verso l’ennesimo scudetto. Eliminando, apparentemente, una concorrente al titolo. Ora, per la Signora, c’è l’appuntamento di Doha, per la Supercoppa di venerdì pv, contro quell’armata di ragazzotti lombardi allestita in fretta e furia con casacca rosso nera. La gloriosa casacca rossonera. Che solo qualche sciocco, o sprovveduto ( si veda più avanti), vorrebbe decaduta dal suo ( ormai) eterno fascino sportivo.
Piuttosto se c’ è ancora qualcuno che potrebbe dar nel naso alla Signora, quegli nomato il Ciuccio, indossa una delicata maglia azzurra, e a tutta l’intenzione di far sognare i suoi appassionati cresciuto all’ombra del Vesuvio. Nel pomeriggio di una bella e fredda domenica partenopea, infatti, il Ciuccio, s’è presa la briga d’affibbiare ben cinque scapellotti ( contro tre incassati) ai giovani guerrieri del ( sempre più benvoluto ) Sinisa. Ormai più italo che serbo. Zitta zitta infine sta tornando in alto la Beneamata, dopo il buon 0-1 allo ( jellato) Sassuolo. Con il travolgente risultato ( 3-0) di mercoledì 21 con la Lazio, beh, qualche pensierino alle Coppe potrà permetterselo.
Juve e Milan ( aerei permettendo) si aspettano per venerdì ( sera da noi) per disputarsi la Supercoppa italiana. Riguardo alle Coppe: per la Champions, la Signora s’è beccata il Benfica e il Napoli il Real.
I RISULTATI XVII GIORNATA. ( sabato 17 dicembre) Empoli-Cagliari 2-0, Milan-Atalanta 0-0, Juve-Roma 1-0; ( domenica 18) Sassuolo -Inter 0-1, Chievo-Samp , Napoli-Torino 5-3, Pescara-Bologna 0-3, Udinese -Crotone, Genoa-Palermo, Lazio-Fiorentina 1-0.
LA CLASSIFICA ( DA COMPLETARE). Juve punti 42, Roma 35, Napoli 34, Lazio 34, Milan 33; Inter, 27.
PROSSIMO TURNO XVIII GIORNATA. ( martedì 20 dicembre) Atalanta-Empoli; ( mercoledì 21) Inter-Lazio 3-0 ( ore 20,45); ( giovedì 22) Bologna-Milan ( ore 20,45 ma posticipata all’8/2), Cagliari-Sassuolo ( ore 20,45), Crotone-Juve ( come per il Milan, ore 18), Fiorentina-Napoli, Palermo-Pescara, Roma-Chievo, Samp-Udinese, Torino-Genoa.
ALTRE D’EUROPA. Adesso il Real ( graziato dalla Uefa ) ha finalmente superato il numero dei trofei internazionali detenuto in precedenza dal Milan del Berlusca. Inoltre, sotto la guida Zidane, ha collezionato 36 gare senza ko. Gode il Florentin0, gode con lui anche ( gran parte ) della Spagna. Non godiamo invece noi che, non essendo stati educati a vedere gli altri godere attraverso il buco della serratura, proprio proprio , sportivamente parlando, di certe successi faremmo volentieri a meno.
Anche perchè, ora, Florentino, assai più scafato di noi nel monetizzare, andrà a portarsi a casa una cascata di danaro, facendo volare i blancos oltre i 700 ml di euro di entrate.
Non c’importa più di tanto degli altri, dicevamo, e quindi neppure del filotto di Conte in Premier ( 11 vittorie), che lo hanno posto solitario in vetta della classifica. L’unica cosa che ci interessa sottolineare, sempre sportivamente parlando, è che le folle canterine che affollano quei caratteristici impianti da calcio dovranno sorbirsi anche quest’anno la lectio magistralis d’un genietto italiano. Tanto per confermare che il nostro è ormai un torneo parrocchiale.
LE FRASI CHE COLPISCONO. Un giovin alemanno ( di cui non diremmo il nome, anche perchè quel che qui conta non è lui ma solo quel che ha detto) in procinto di lasciare un campionato scontato perchè già deciso al nastro di partenza ( il Pilzen antagonista del Bayern fa ridere, cvd ), si è liberato di un cumulo di ( per lui) verità che riguardano(anche ) il nostro ( negletto) calcio.
Dice il giovin alemanno: ” Andare in Italia? Macchè, sarebbe un passo indietro. Il Campionato italiano è ormai il quarto d’Europa. Preferirei la Premier!”. La verità troverà senz’altro ampio consenso tra i nostri esterofili ( e anglofili). I quali, ogni volta che qualcuno sparla del Belpaese godono come ricci, sì, da matti, ecumenici come sono. Anche se, per noi, modestamente parlando, le sue non sono proprio delle verità.
Da un punto di vista del danaro (f0rse) il giovin alemanno, più figlio di Lanzichenecchi che di Goethe, la vede giusta. Lassù, infatti, tra le isole d’Albione, da qualche lustro almeno , le reti da pescadel calcio tornan su gonfie di danari. Da altri punti di vista, invece, il ragazzo, per parlar franco, ci sembra uno dei tanti emeriti sprovveduti che affollano la triste Europa. Basterebbe infatti che andasse a consultare un almanacco. Uno qualsiasi. Per verificare che nell’ultimo lustro ( con ancora in corso), non è che si siano viste squadre di Premier ai vertici delle coppe europee. Noi, una almeno una, di finaliste, l’abbiamo avuta ( Juve), loro, se non abbiam le traveggole, manco quella.
Nel quinto anno ( ancora) in corso loro ( ridesti) tengono ancora in gara, per la Champions, tre squadre ( Leicester, prima nel girone, Arsenal e City); noi, soltanto due ( Juve e Napoli, entrambe prime nel girone). Mentre per la Uefa, il rapporto qualificate si inverte: per loro ancora resta in gara il solo United, per noi Roma e Viola ( entrambe prime nel girone). Al momento per il ranking Uefa, loro, gli isolani, contano un paio di punti in più. Un’inezia, visto che se i prossimi turni andranno a favore nostro potremmo addirittura sorpassarli. A lode e plauso del giovin (sprovveduto) alemanno. Ovvio.
Il quale, da grande conoscitore del calcio e della sua storia, ha avuto pure l’ardore di aggiungere: ” Milan e Inter? La loro magia si è spenta. Al momento, non attirano più nessuno”. A parte che ( sempre addocchiando l’ almanacco ) nella storia ( in particolare) delle squadre di calcio i cicli ( o anche solo gli alti e i bassi) restano fisiologici e comuni a tutte, non è che un mito si dissolva così, a bella posta, in quattro e quattrotto. Del resto ancora nel 2006/ 2007 ( dieci anni fa, dunque, e non certo in epoca archeologica) il Milan vinceva la sua settima Coppa dalla grandi orecchie, mentre l’Inter , qualche anno dopo, esattamente nel 2009/2010, s’aggiudicava il Triplete.
A proposito di cicli, se andiamo a fare una mini ricerca notiamo inoltre che il (grande) Real vinse ( in epoca archeologia, dal 1955 al 1966 ) ben 6 Coppe dei Campioni; per rivincerne una, ovvero la settima, dovette aspettare circa 32 anni, fino al 1997/1998. Al Barca, poi, la prima Coppa dei Campioni piovve dal cielo solo nel 1991/1992. Peggio ancora è andata alle inglesi, come il Liverpool ( 5 Champions) e lo United ( tre Champions) che non assaporano il gusto del lauro già da tempo; o come per il ( tanto celebrato) Chelsea che in vetta all’albo Champions compare ( per sua storia centenaria) soltanto una volta, ovvero nel 2011/2012.
Nonostante ciò non ci risulta che, per i numerosi ‘ vuoti’ o ‘ cicli’ agonistici delle più blasonate d’Europa, qualcuno abbiamo mai preso in seria considerazione di dire a quello che il giovin (sprovveduto) alemanno s’è permesso di dire delle due grandi milanesi ( 10 Champions e 36 Scudetti). Forse, gli ‘svegliotti’ che lo circondano gli avranno fatto credere che, sotto l’Alpe, c’è un mondo in disfacimento; forse, sempre gli ‘svegliotti’ che gli fan da corolla, poco o nulla sanno di miti. I quali, lo imparino lassù una volta per tutte, possono anche modificarsi in qualche dettaglio, senza però morire, mai. Anzi, più il tempo passa più quelli s’alimentano. Si illuminano. Si aggiornano.
Sennò, chi starebbe ancora a parlare di Ettore e Achille, di Paride ed Elena, di Ulisse e Penelope?
Messaggio finale: trasmigri pure in Premier il giovin ( sprovveduto) alemanno, per meglio apprendere l’arte del calciatore. E per far giuste conoscenze. Che a tornare in alto ( Milan o Inter o Juve che siano) ci (ri)pensan da sole. Magari in men che non si dica. All’improvviso. Del resto, noi, qui, di lui, non ne abbiamo proprio la necessità. Anche perchè ci par più figlio di Lanzichenecchi che di Goethe. E dei primi, Dio solo lo sa, da queste parti, e non certo da oggi, ne abbiamo avuto abbastanza.
ALTRE DI SPORT. Il Berlusca graffia ” Fermare la Juve? Basta cambiare arbitri e giudici…”. Intanto, con un giorno di ritardo, la squadra è approdata in Qatar. Dove la Signora, che progetta di far tornare Dybala in campo fin dal primo minuto, s’era già bellamente accomodata sotto i palmizi della calda Doha. Per il Globe Soccer Higuain sfida CR7. Il Pipita ambisce al premio per i giocatori. E mentre Icardi e Immobile si sono inceppati, Inter e Napoli provvedono alla bisogna. Inzaghino, forte dei suoi successi, non si nasconde: ” Gli obiettivi sono cambiati. Puntiamo ad una sfida per la Champions”. Lotito gode.
Oltre al calcio, Borja Valerio, 31 anni, mezz’ala destra o sinistra della Viola, dice: ” Forse dopo tanti anni di democrazia, pare che la gente si stia stancando. Fatte le dovute differenze, credo che si stia tornando al clima che c’era in Europa tra Prima e Seconda guerra mondiale. Pensi alla Brexit: ora tutti vogliono fuggire dall’Europa, ma il caos non aiuterà nessuno”.
E mentre il Tavecchio tra un proposito e l’altro ( ridurre la Serie A a 18 squadre) confida nella qualificazione mondiale, c’è un nuovo scontro interno al mondo sportivo sulla mutualità. All’estero, in Bundes, il Bayern cerca di accreditare il Lipsia quale suo avversario. Se la ridon tutti sotto i baffi. E infatti così è andata. Viviani, Ganna e Balsamo sono la nuova linfa della pista italiana. Antonio Giovinazzi invece è stato scelto quale terzo pilota Ferrari. Seb e Kimi però se la dormono nell’attesa del nuovo anno. Sperando di avere sotto mano una vettura finalmente in grado di sverniciare le ‘frecce‘ e le ‘ red bull’. Mentre un settimanale Usa specializzato ha eletto Hamilton il pilota più forte del circus.
Milano basket gioca l’ultima carta col Pana, senza Gentile.
Buone nuove arrivano soprattutto dalla montagna. Vola la Goggia, 24 anni, sulle nevi. E’ un podio dietro all’altro, sette finora, con vittorie che sfuggono per un sol batter di ciglia. Dietro alla nostra nuova Debora Compagnoni non si fanno pregare le altre della pattuglia tricolore. Nel gigante di Courchevel, ad esempio, annullato per forte vento, la prima manche vedeva la Goggia prima, la Brignone seconda e la Bassino quarta. Una beffa, ma la squadra è splendida, e si rifarà. Hirscher, 27 anni, fenomeno dello sci d’Austria, dice di Valentino: ” E’ il talento del secolo!”. Dal volley, infine, altre buone nuove: Civitanova maschi batte Liberec ( 3-0) e Modena donne passa in Polonia, contro il Belchatow ( 1-3). Nella vela ai Mondiali giovani l’Italia della ( mai dimenticata) Alessandra Sensini vince il trofeo Nazioni.
L’ATTENTATO DI BERLINO. Non si sa ancora molto sull’attentato di Berlino, con 12 morti ( sei tedeschi) e 48 feriti ( 18 dei quali gravi e non tutti identificati). Tra gli ultimi identificati c’è purtroppo Fabrizia di Lorenzo, 31 anni, abruzzese di Sulmona, inizialmente data per dispersa. Il rebus ora sono le indagini, dopo che per l’ennesima volta il terrore è riuscito a farsi beffe dei tanto celebrati tutti ’ controlli‘ antiterrorismo.
Inizialmente è stato arrestato un pakistano, poi rilasciato. La polizia cerca un tunisino, noto anche in Italia. L’Isis rivendica. Mentre la cancelliera Merkel è in grande affanno. ” Non vogliamo vivere nella paura – ha detto – anche se queste sono le ore della paura. Sarebbe intollerabile se venisse confermato che a compiere l’atto sia stata una persona che ha chiesto protezione ed asilo in Germania”. L’Italia? Intanto, assicura il neo ministro dell’Interno Marco Minniti, si rafforzano i dispositivi. Quelli da tempo collaudati. Anche durante il Giubileo. Basteranno?