Non solo calcio. Juve nei guai: Barca, ritorno al ‘Camp Nou’. Roma è fuori: riappare l’Italietta del calcio.

Non solo calcio. Juve nei guai: Barca, ritorno al ‘Camp Nou’. Roma è fuori: riappare l’Italietta del calcio.
Messi

LA CRONACA DAL DIVANO. Amaro risveglio per il nostro calcio in Coppa. E poco conta che la Nostra Signora  sia entrata nel salotto buono del calcio europeo. Anche perchè ci è entrata dalla porta di servizio, più col retro che con il davanti. Non certo da Signora. Dovesse ribadire queste ultime due prestazioni contro il Barca, ovvero un meglio nutrito  e  un assai più protetto del Porto, di certo  tornerebbe a casa con la coda fra le gambe.

Certo che a pensare male si fa peccato, però qualche volta ben ci si prende. Visto il sorteggio? Manco il genio beffardo di Eupalla poteva far meglio. Da una parte le magiche manine di quelli di Nyon hanno cacciato le quattro big che comunque sia devono scremarsi; dall’altra hanno posizionato i quattro rincalzi,  intanto  per dar prolungata visibilità al calcio ‘ minore’ eppoi per predisporlo o all’impresa del secolo ( rara) o a far da vittima sacrificale ( normale).
Così le eventuali semifinali con una big per parte apriranno le porte ad una super attesa finalissima. Come marketing docet. Per quanto riguarda la Nostra Signora: se non l’hanno infinocchiata poco ci manca.
Intanto le hanno dato una super favorita da ciucciare, eppoi l’hanno spedita a far la prima in casa e la seconda fuori, ovvero al Camp Nou che ( con gli arbitri visti in circolazione)  diventerà un castillo praticamente inespugnabile.
Gli hanno lasciato ( come a tutti condannati a morte) un sol desiderio:   quello di una (eventuale) impresa da raccontare per generazioni ai nipoti e ai figli dei nipoti. Che farai nostra cara, vecchia, Signora?

Una volta eliminata anche  la Juventus  gli Angli, che anche quest’anno in Coppa  hanno brillato per le assenze,  ( anche)  con il solo United  rimasto da favorito in Europa League, hanno ora la possibilità di conservare i loro due o tre ( miseri) punticini di vantaggio sull’Italia nel ranking Uefa salvando così dal dileggio una lega di spendaccioni ( Premier) sorpassata dalla lega di ricchi scemi decaduti (Serie A).

 SORTEGGIO QUARTI COPPE EUROPEE.

Champions: Atletico Madrid-Leicester, Borussia-Monaco, Bayern-Real, Juve-Barca.
Europa: Celta Vigo-Genk, Ajak-Schalke 04, Anderlecth-United, Lion-Besiktas.

Volete ns pronostico? Champions: Atletico M, Borussia, Bayern, Barca; Europa: Genk, Schalke, United, Lion.
LA CHE MANGIANO? Da ultimo, un consiglio: la Nostra Signora si faccia dire almeno di che si nutrono Oltralpe? Forse, la nostra tenera breasaola poco o nulla  può con  quando ingollano gli altri, che vanno più forte a fine partita ( recuperi compresi) che all’inizio.
Normalmente la stanchezza appesantisce le gambe, normalmente, perchè a questi non solo non gliele appesantisce ma gliele rigenera. Tant’è che si comincia a parlare di  ’ due partite‘ e non più di una.
Strana Europa, questa. Incomprensibile davvero. Eppure, da noi, non mancano gli ‘ingenuoni‘ che continuano a celebrarla come fossimo agli anni epici dei ‘maestri del calcio‘. A che servono infatti tanti dotti sermoni se poi le cose sono diventate tutt’altra cosa?
Insomma come fanno, quelli lassù, d‘Oltralpe, con sistemi di allenamento ridicoli rispetto ai nostri, correre dal primo all’ultimo minuto  veloci  come una Ferrari quando noi (   al tramontar del   secondo tempo) teniamo a fatica il ritmo di una Panda? Ce lo volete spiegare, o no, una volta per tutte, e credibilmente,  illustri commentatori ?

A proposito della Ferrari, sembra proprio che stavolta i nuovi regolamenti non abbiano colto di sorpresa la regina di  Maranello. Sembra anche che i grandi elettori  di Stoccarda abbian finalmente capito che se vogliono far tornare folle  appassionate e sognanti sui circuiti del mondo devono rinunciare ai loro prevedibili monologhi. Triti e ritriti. Scialbi. Senza entusiasmi. Ottenuti più per grazia ricevuta che per altro.

MA CHE DITE SIGNORI? Dice Gianfarnco Zola ” In Premier va ( innanzitutto) capita la mentalità dei giocatori. In Italia infatti ci si allena tante volte e assai. In Inghilterra invece ci si allena poco ma si gioca tantissimo, a mille all’ora, tanto che  negli allenamenti non bisogna avere mano pesante.  Che tradotto significa: durante la preparazione bisogna lasciarli i loro eroi al pascolo come meglio essi credono,  senza risultare  nè pressanti nè stressanti”.

Ma che ci dice sor Gianfranco? Se non abbiam inteso male  in Premier gli allenamenti  van ancora fatti come all’Oratorio, ovvero  tutti dietro la palla dall’alba al tramonto, e dove chi più segna  più vince?
E che ci fai lei, sor Gianfranco, un mister tanto edotto e per bene,  con  ragazzacci del genere? Non può lasciarli fare da soli, cioè a sfogarsi in libertà sui prati, come un parroco con i suoi ragazzi ?
E’ dunque tutt0 qui il mistero  degli ( inesauribili)  eroi del calcio d’Albione? Un pallone e via a pedalare? Con al diavolo, tutti quegli allenamenti che i ( tanto apprezzati) mister dell’al di qua dell’Alpe s’inventano ogni giorno di più quali raffinati ( ed inutili) strumenti di tortura?  Ma come fanno quelli  d’Albione a correre fin oltre  il fischio finale dell’arbitro, mentre quelli sotto l’Alpe riescono  a malapena  terminare il primo tempo senza fiato tra i denti?

E non è tutto. Dicono infatti che quelli d’Albione si siano inventati pure  la ‘seconda partita’ , ovvero ( per capirci) quella che inizia a dieci/quindici  minuti dalla fine per poi esaltarsi nei minuti di recupero.
Dove gli eroi ( non solo) d’Albione rimontano ( incredibilmente) situazioni date  per perse. Irrecuperabili.
Disperate. Allora:  che  si gioca a fare con soggetti del genere? Non è tutta fatica sprecata? E magari patetica? Eppoi, per favore, quelle corse a perdifiato   non chiamatele miracoli, come consiglia  il nostro Arrigo, perchè il segreto loro (  secondo il sor Gianfranco)  è tutto nell’allenamento e ( probabilmente)  nella alimentazione: il  nutriente stoccafisso dei mari del nord al posto della nostra tenera bresaola.

L’emittente Sky, sul tardi della domenica sera, riunisce un club di super esperti, tutti rigorosamente in camicia bianca da lavoro, che ciacolano divertendosi da matti su questi0ni di varia umanità, calcio e sport.
Dal quel che si è capito amano molto  la dimensione internazionale. Con collegamenti  planetari. Tanto che se hanno bisogno di sentire il parere di Del Piero non lo fanno quando costui ( collaboratore Sky) si trova si trova a passeggio nei loro studi ma a Los Angeles. Praticamente dietro l’angolo. A costo zero.
Dove il nostro eroe  ha trasferito la famiglia per assicurale un futuro migliore. Migliore che da noi, ovviamente, gente allo sbando, ma dove lui, chissà se lo ricorda, ha fatto tempo a rimediare gloria e patrimonio  mica male.

EPPUR SI MUOVONO. Bella la pagina d’aggiornamento della ‘rosea‘ sulla situazione stadi. Proprio quel che ci manca per ritornare in vetta all’Europa del calcio.
Le buone nuove arrivano da Firenze, con il progetto ( finalmente) approvato anche dal Comune, di un nuovo stadio-gioiello  firmato Della Valle; dalla Juve, che inaugurerà a breve  il JVillage; da Palermo, dove il neo presidente Baccaglini è deciso a rifare la casa  dei rosanero; da Cagliari, con la presentazione del progetto di stadio temporaneo. Lettera morta per   San Siro.

La Roma, infine, oltre ad attizzare la concorrenza laziale, è ancora  nelle capaci mani dei tanti signori del ‘ dolce  far niente‘. Intanto  abbiamo appreso un dettaglio non noto ai più: l’eventuale nuovo stadio non sarebbe di proprietà della Roma ma di Pallotta, verso il quale la squadra capitolina dovrà versare per un tot di decenni adeguato affitto. Per (ri) pagare in un arco di tempo calcolato tutti o quasi gli oneri dell’opera. Bella, la trovata, vero?  Siamo sicuri che ai romani convenga far costruire uno stadio a queste condizioni? Non sarà meglio (ri)aggiornare l’Olimpico? Il ricco poveraccio americano scapperebbe  via da Roma? Beh, alzi la mano chi gli correrebbe dietro.

LA PIU’ BELLA CORSA DEL MONDO. Non è ancora entrata nel novero delle corse ‘ monumento’, ma di fatto le Strade bianche c’è già. Ad invocarne la promozione tra le leggende del ciclismo d’ogni tempo sono gli stessi corridori, all’unisono, da qualsiasi parte del pianeta essi provengano,  affascinati dalla prorompente bellezza dell’eterno  confronto  tra un vecchio e un nuovo oramai scomparso .
O quasi. Se si eccettua la Parigi-Rubaix. L’unica ad avere concreta affinità con questa straordinaria ‘ genialità  agonistica’ nata appena un decennio fa. Non a caso, infatti, Strade bianche è già stata battezzata ‘ la corsa del Nord più a Sud d’Europa’.

Strade bianche ( 175 chilometri in totale, tra un saliscendi e l’altro) si avvale di un contesto ambientale senza eguali. Dove storia, arte, sport si miscelano in maniera irripetibile. Sconosciuta altrove.
Fors’anche perchè frutto d’una originalissima simbiosi  tra natura, laboriosità umana e genio. Il genio dei suoi prodigiosi artisti medievali,  sempre presenti e vivi : Duccio di Boninsegna( 1230-1290) il capostipite, pittore; Simone Martini ( 1284-1344), pittore; Jacopo della Quercia( 1361-1438), scultore; Ambrogio Lorenzetti( 1374 d) e Pietro Lorenzetti ( 1280/1345), pittori.
L’ 11a edizione uomini è andata ( per la seconda volta) al polacco ( ex campione del Mondo) Kwiatkowski. E, in quella donne, per la prima volta, alla ( sempre più brava) Longo Borghini.

 

IPSE DIXIT  LUCIANONE . E mentre Lucianone Moggi insiste nel predicare che da noi vengono a giocare solo schiappe, Lippi s’è invece accorto ( bontà sua) che il gap tra le nostre big e le altre d’Europa s’è ridotto. Al punto che, siamo a soli due miseri  punticini da quelli della Premier e a soli sei/sette da quelli della Bundes.
Mentre sull’impero di Spagna comincia a calare la notte. Con la Signora che ( pur senza il suo Bonucci)  s’è amabilmente bevuta un Porto. E con la nostra Rometta che è andata  a farsi una passeggiata sul campo del  terribile ‘sottomarino giallo‘ e la Viola che è andata a dettare legge nelle terre degli ex  barbari, donde manco le legioni di Cesare dormivan tranquille. In aggiunta al tutto, il Barca crolla e il Real balbetta.
Il nostro problema, semmai, è quello degli stadi. Il tema è ripetuto. Ci fossero gli stadi potremmo cominciare a pensare ( perfino)  di non viver più dei soli diritti televisivi. Ma si sa che, da noi, gli stadi non li vogliono. Li chiamano ’colate di cemento’ e non già ‘ folate di gioventù’,  ’voglia di correre e di confrontarsi‘, ‘ occhi che guardano avanti‘, ‘progetti per il benesssere e lo sviluppo’.

Turno ottavi di  Champions. Qualificate: Real (S), Bayern( G), Barca(S), B.DORTMUND (G), Juventus (Ita.), LEICESTER ( Ing.). 

I PRIMI 10 MISTER UEFA. Quali sono stati gli allenatori più influenti della storia? Secondo l’Uefa, questi: Cloug ( inglese), Cruijff ( olandese), Del Bosque ( spagnolo), Ferguson ( inglese), Herrera ( italo-ispanico), Lattek ( tedesco), Lobanovskyi ( ucraino), Michel ( olandese), Mourinho ( portoghese) e Arrigo Sacchi (italiano).
Nell’elenco, ovviamente opinabile, mancano dei nostri: Pozzo ( due Mondiali, una Olimpiade), Lippi ( degli anni juventini), Capello ( degli anni milanisti) e Ranieri ( il mago di Leicester). Assente anche Pep Guardiola, che col suo (pur  non da tutti amato) tiqui taca qualcosa d’innovativo nel calcio del Pianeta  deve aver pur fatta.

 IL CALCIOMERCATO. Chiuso, per fortuna. Non se ne poteva più.
IL TABELLINO DELLA COPPA ITALIA.  Doveva vincere a mani basse e invece ( pur con qualche recriminazione) ha perso. Chi è costei? L’Inter(nazionale), ovviamente, che alla decima di fila se l’è fatta addosso e non ha compiuto l’impresa, fermando la sua corsa in Coppa Italia ai quarti. Totti, finora solo quattro volte titolare, è entrato a dir la sua in Coppa.

SERIE A XXVIII GIORNATA.( venerdì 10 marzo) Juve-Milan 2-1; ( sabato 11 marzo) Genoa-Samp; ( domenica 22 marzo) Sassuolo-Bologna ( ore 20,45), Chievo-Empoli ( ore 15), Fiorentina-Cagliari, Inter-Atalanta, Napoli-Crotone, Pescara-Udinese, Palermo-Roma ( ore 20,45); ( lunedì 23 marzo) Lazio-Torino ( ore 20,45).

CLASSIFICA ( provvisoria): Juve punti 70; Roma 59, Napoli 57, Lazio 53, Atalanta 52, Inter 51, Milan 50, Fiorentina 52, Torino 39, Sampdoria 38, Chievo 35, Sassuolo 31, Cagliari 31, Udinese 30, Genoa 29, Bologna 28, Empoli 22, Palermo 15, Crotone 14, Pescara 12.

 

PILLOLE ( NON SOLO) DI SPORT . Il Leicester, dopo avere esonerato Ranieri, sull’orlo retrocessione, è tornato a vincere. Due volte di seguito in Premier, dove comunque  resta sull’orlo del baratro. E’ passato inoltre in Champions, contro un Siviglia dimesso già all’andata. I media celebrano un’altra favola. Petrucci , il pilota, è su di giri ” Finalmente ho una Ducati ufficiale”.
Si avvicina intanto la Milano- Sanremo, regina monumento del ciclismo di primavera. I big sono impegnati tanto alla Tirreno-Adriatico che alla Parigi-Nizza. Con Sagan e Neiro Quintana in evidenza.
La ginnasta Korbut, in miseria, ha venduto i suoi ori. Dall’asta ha ricavato 330 mila dollari. Trump nel frattempo, tanto per non restare con le mani in mano, riparte con il riarmo americano. Più soldi ai militari.
Al punto che il russo Putin, in questi ultimi anni fortemente impegnato nel rilancio della Grande madre Russia,  sbotta: “Reagiremo!“. Reagiremo, già, ma come? Se non andiamo errati, non è che   la Grande madre Russia  si sia già rovinata una volta ancora a volere (re)stare al passo con i dollari americani?

Sempre grande l’Italia dello sci. Siamo oltre il 40 podio stagionale, Con Pill padrone di specialità in discesa libera. Tira aria di primavera, torna ad udirsi il fruscio delle ruote che, attraverso il Turchino, scenderanno in Riviera. La reale Milano-San Remo è pronta ad accogliere nel suo lungo album di (straordinari) eroi altri protagonisti. Magari inattesi. Neiro Quinta vorrebbe vincere Giro e Tour: ottimo, solo che bisogna spiegargli bene chi è riuscito a tanto prima di lui. Brignone lacrime di gioia, terza anche in super G in Coppa.

Intanto Fiorello  è pronto a riaprire ( da lunedì ore 7,30) la sua esilarante Edicola.

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