Emilia Romagna. Reiterati applausi per il concerto di domenica 19 marzo all’Auditorium di Bagnara.

BAGNARA DI ROMAGNA. Grande apprezzamento e reiterati applausi per il concerto di domenica 19 marzo all’Auditorium di Bagnara di Romagna, che ha visto alla ribalta un team vocale internazionale e messo a confronto stili e formazioni diverse unite dalla comune passione per l’opera soprattutto italiana.
Bellissime arie pucciniane hanno riscaldato gli animi dei presenti rinnovando l’incanto di pagine immortali, interpretate dal soprano coreano Minji Kim, un po’ acerba nell’espressione ma con una voce estesissima e dal tenore peruviano Ivan Ayon Rivas che ha già debuttato in teatro e canta con stile sicuro e in italiano perfetto. Il soprano Minji Kim sembrerebbe più adatta a ruoli drammatici, ma è fatalmente attratta da creature lunari, dalle fragili eroine pucciniane per cui deve solo raffinare la sua linea di canto. Sia il soprano che il tenore sono molto giovani, pensate a quanto possono ancora fare per migliorarsi.
GLI INTERPRETI. Julija Samsonova Khajet, lituana dalla voce brunita, come Azucena ha emozionato nell’inferno evocato di ‘Condotta ell’era in ceppi’ dal ‘Trovatore‘, calandosi poi nella seduzione di ‘Mon Coeur s’ouvre a ta voix’ da ‘Sansone e Dalila‘ di Saint-Saens, l’aria di presentazione prediletta dai mezzo soprani. La cantante lituana ha convinto con la sua teatralità innata fatta di pochi gesti e di intensissimo canto.
Federico Cavarzan, giovane baritono italiano dalla voce bene impostata e di bella presenza, valore aggiunto nel mondo multimediale di oggi, ha approcciato con disinvoltura le diverse temperature di ‘Dio di Giuda’ dal Nabucco e ‘Di Provenza il mar e il suol’ da Traviata valorizzando ruoli drammatici e seri, piacevolissimo anche nella scherzosa ‘Madamina, il catalogo è questo…‘ dal ‘Don Giovanni‘ mozartiano.
Sarebbe sterile insistere sulle splendide pagine rese vive e vibranti da questi cantanti espressione di un mondo globalizzato. La musica va fruita dal vivo, non raccontata, e nell’Auditorium l’opera si assapora, gli artisti danno il massimo, il pubblico è più caloroso che nei teatri e non bisogna dimenticare la bravura di un pianista come il maestro Enrico Zucca, che anche stavolta ha sorpreso con pezzi di virtuosismo da solo o in coppia con l’oboista Fabrizio Oriani ricordandoci che il suono strumentale è altrettanto seducente di quello vocale. Ricordiamo che per Giuseppe Verdi “le voci devono esprimersi come strumenti e gli strumenti come voci”.
Secondo un’abitudine recente, ogni concerto dà spazio a uno strumento diverso, questa volta all’oboe del maestro Fabrizio Oriani che ha riempito l’atmosfera con una sorta di voce umana suadente, fascinosa e sfaccettata eseguendo belle pagine del repertorio dedicato. Il presentatore Mattia Galli ha condotto l’evento fino ai saluti del sindaco Riccardo Francone per conto del comune di Bagnara di Romagna, che sostiene i concerti organizzati dal Comitato mascagnano. Info e prenotazioni dei prossimi concerti ai numeri 0545 76131 e 333 9979488.
Testo a cura di Attilia Tartagni