Non solo sport. Dopo la Signora e la Rossa, anche il nostro Vale s’è fatto un ‘nido’ sul tetto del Mondo.

LA CRONACA DAL DIVANO. Dopo la Nostra Signora e la Rossa anche il Vale s’è fatto il suo nido sul tetto del Mondo. Intendiamoci, sono posizioni ancora da stabilizzare, e purtuttavia sul tetto costoro si sono assisi, ben guardando gli altri, tutti gli alti, dall’alto verso il basso. Intanto si riaccendono i fuochi del calciomercato. Fuochi pazzi. E sempre più nelle mani di avidi squali pronti a trasformare in oro ogni loro tonno.
Non facciamo nomi, per carità di Dio, ma varrebbe la pena farli perchè qui, di questo passo, chi mai potrà farsi una squadra decente senza sganciare danari in quantità industriale e che solo i soliti spendaccioni possono tenere in cassa?
Noi, per nostra parte, finiti da qualche anno nella parte povera d’Europa, ci stiamo dando da fare come meglio possiamo.
Intanto stiamo rinnovando per i nostri big a suon di milioni. Dybala, ad esempio, 22 anni, è arrivato a 7,5 mln più bonus. Per Schick, 21 anni, attaccante, si sta volando oltre i 40 mln. Il problema è che Dybala lo abbiamo misurato, qualche giorno fa, contro il Barca e, forse, fatte le debite proporzioni, quei soldi per uno così non sono poi una enormità; ma, di Schick, chi può mettere la mano sul fuoco a cifre tanto iperboliche?
Il Gigio, 18 anni, portierone in fieri del Diavolo passato in mano cinese, nicchia sul rinnovo visto che il suo mentore ex pizzaiolo ha abbozzato per lui cifre da capogiro. E che in diversi sarebbero pronti a sborsare.
Dicono, ad esempio, che il Diavolo voglia offrire 3,5 mln d’ingaggio annuo, una enormità per un ragazzino, ma anche che alcune spendaccione d’Oltralpe e delle isole d’Albione siano arrivate a proporre almeno il doppio della cifra in rossonero. Andiamo avanti così? Sì? Andiamo così. Tanto a tirar fuori i danari dovranno essere gli interessati e non noi, comodi imboscati sul divano. Piuttosto, visto che anche i nostri spendono tanto per piedi d’oro, non dimentichino qualche spicciolo pure per i nostri stadi. Quelli sì, sono il nostro vero, autentico, decisivo problema.
Intanto l’intervista della ‘rosea’ a Cassano, pur con tutto il rispetto per il fantasista barese, lascia il tempo che trova. Il fatto che una pubblicazione come la nostra beneamata ‘rosea‘ gli abbia concesso tanto spazio non depone a favore del bel giornale milanese. Sì, perchè, c’è un limite a tutto e a tutti ( Sharapova compresa). Quando quel limite viene oltrepassato non è che i media possano trattare quelli del divano come gli indimenticati zulù con gli orecchini al naso.
“ CI HANNO TRUFFATO“. I trattamenti arbitrali verso i due Panda iberici sono oggetto da tempo di perplessità e di polemiche. Infatti sono ormai in tanti quelli che pensano che gli iberici vengano trattati con i guanti bianchi. Fortunatamente contro la Juve è stato mandato un quartetto arbitrale di grande personalità. Le ‘pressiomi’ blaugrana prima e durante la sfida al Camp Nou con questa direzione di gara si sono infrante e una volta tanto, a vincere, è stata la squadra senza aiutini e aiutoni solitamente ( a partita chiusa) abilmente ( e generosamente) camuffati.
Perchè se andate a sentire parigini e bavaresi ‘ fottuti‘ da arbitraggi indecenti vedrete che quelli non ce la fanno ancora a digerire il fatto d’essere stati trattati negli ultimi quarti come vittime sacrificali.
Rumenigge, di solito abbastanza parco, oggettivo, continua a sbottare a destra e a manca: ’Ci hanno fregati. Per la prima volta in vita mia provo una grande indignazione’. Ora dell’arbitraggio sul ritorno tra Barca e Psg dovranno interrogarsi gli oo7 della Uefa; di quello del Real sul Bayern, invece, oltre agli 007, dovranno incominciare ad interrogarsi pure quei media omertosi ( e fastidiosamente saccenti) oramai meno credibili del burattino di Collodi. Chissà se , tutti costoro, notano il fastidio che generano certo è comunque che gli sportivi hanno sempre meno bisogno di loro. Un caso emblematico. I titoli che celebrano il gran Cr7 di Madeira sono stati ancora una volta copiosi. Così i commenti dei saccenti. I quali, in coro, hanno attribuito al loro eroe senza dubbio alcuno una ( fantastica) tripletta questa volta ai danni dei malcapitati ex imperiali discesi dalla Baviera sotto la guida del nostro buon Carletto, senza sottolineare però un aspetto importante però, ovvero che due dei tre prodigi erano in ( acclarato) fuorigioco. E se i gol sono segnati in fuorigioco, e dunque non validi - si chiedeva una giovane sui social- come si può celebrarli tanto? Anche perchè dove sta il merito?
Due gol, certo, solo due gol, e che mai saranno due gol regolari o non regolari in una disputa dei quarti? E che cambiano? Le due corazzate, innanzi al secondo regalo, stavano disputando infatti i supplementari dove erano arrivati in perfetta parità: 1-2 all’andata per il Real, 1-2 al ritorno per il Bayern. Con estenuante empasse in campo. E qui la giacchetta nera, forse stanca di fischiettare a zonzo, ha ben pensato di accelerare il rientro negli spogliatoi. Così, motu proprio, infischiandosene di tutto e di tutti. Convalidano, quanto ( per la seconda volta nella stesa partita) non andava convalidato. Il tutto nel momento topico della sfida. Bazzecole. Amenità.
E mentre i bavaresi uscivan ( comprensibilmente) di senno, Zinedine Zidane, riconosciuto campione di sportività, ha commentato: ” Non discuterò mai sulle scelte arbitrali. Una volta ci premiano, un’altra ci danneggiano. E’ così, punto e basta”. A questo punto, non potendo fare altrimenti, speriamo solo che Eupalla lo abbia ascoltato. E che se nel governo del calcio conta più del nostro maltrattato Carletto, costringa lo sportivo Zinedine a restituire il maltolto. Anche per fargli ( proficuamente ) ripassare qualche lezione di contabilità. Aiutandolo a mettere in colonna e a conteggiare gli omaggi che da decenni vengono propinati ( senza colpo patire ) alle sue candide merengues e , visto che c’è, anche all’altro panda d’Ispagna, ovvero, ai suoi cuginetti blaugrana.
ALTRE CONSIDERAZIONI A MARGINE. Se la Nostra Signora approderà alla finale lo farà per la decima volta. Come dire che al tetto del mondo del calcio è andata abbastanza abituata. Infatti non sono tante le squadre che possono vantare certi numeri in Coppa. Il problema per lei è semmai quello dell’incontro secco. Dove, stando al passato, trova sempre il modo di smarrirsi in campo. Altrimenti, di Coppe, ne conterebbe molte di più delle due finora assegnate.
Di certo non quanto i suoi 34 scudetti, ma quelle sei o sette (probabilmente) sì.
E in ogni caso, questa volta, con quell’impenetrabile fortilizio che è riuscita a costruire, non può che recitare ( pur restando coi piedi ben piantati a terra) il ruolo di favorita del reame. Tremano i blancos, forse più che quegli scavezzacolli del Monaco ( finiti proprio tra le braccia della Signora) o quei coriacei conconeros giallorossi che in campo si dispongono all’italiana. Il Real qualcosina da perdere ce l’ha; gli altri due no.
SORTEGGIO NYON SEMIFINALI CHAMPION. Monaco-Juventus; Real Madrid-Atletico Madrid ( finale Cardiff)
SORTEGGIO NYON SEMIFINALI EUROPA LEAGUE: Ajax- Lione; Celta Vigo- United ( semifinali 4 maggio/11 maggio; finale 24 maggio-Stoccolma)
IL FRATELLO DEL BERLUSCA. E’ un’intervista pacata quella concessa da Paolo Berlusconi, 68 anni, editore, alla ‘rosea‘. E anche rivelatrice di un qualcosa che, tutto sommato, già si conosceva. Il Berlusca, infatti, ha tanto tracheggiato durante la trattativa, perchè, al fondo, di privarsi di quelle maglie proprio non gli andava giù. ‘Alla fine – rivela il fratello minore del Berlusca- la ragione ha dovuto prevalere sul cuore.
Ma in realtà c’è stata un’altra cosa che profondamente addolorato mio fratello. Quella di non avere consegnato il club a un imprenditore milanese o italiano. Non si è fatto avanti nessuno ed è un peccato perchè in quel caso credo avrebbero potuto esserci delle agevolazioni’.
Evidentemente, pensiamo noi, oggi, anche il fascino della antica gloria, non attrae più di tanto. Anche perchè all’interno del mondo calcio sono germogliate situazioni e figure con le quali non tutti se la sentono di convivere. E poi ci sono i danari, tanti, troppi davvero, al punto che solo quelli che se li stampano in proprio riescono a soddisfare le folle brame crescenti di procuratori, giocatori e addetti ai lavori, mai domi, mai sazi, e sempre alla ricerca dell’ingaggio clamoroso. Ora il vecchio inclito Diavolo è finito in mani orientali. Mani di padroni ancora sconosciuti ( o quasi). Difficile dire se siano tra quelli che vendono patacche o tra quelli che le patacche fanno vendere ad altri.
IL MAESTRO DI TAVULLIA. Lo danno di mese in mese in disarmo. Oramai avendo una certa età, dicono, fatica sempre più a mettere a punto i suoi bolidi mentre quei giovinastri che gli girano attorno diventano ogni ora di più audaci ed impertinenti. Maverick, ad esempio, 22 anni appena, suo compagno di squadra, che dovrebbe stare solo a bocca aperta ad ascoltare le sue storie, il suo verbo, invece che fa?
Lo sfida, ad ogni gara di più, quasi quasi scordandosi di tanta storia e di tanto talento che gli sta ( al momento) sugli scarichi.
Si dovesse andare avanti con questo ritmo è chiaro che al maestro di Tavullia, esemplare unico e magnifico nel suo genere, resterebbero ben poche chances di agguantare quel decimo titolo che lo porrebbe al sicuro nell’empireo dei più grandi uomini di sport di sempre. L’andazzo è questo. C’è poco da fare. O meglio, noi comuni mortali avremmo poco da fare. Non lui, non l’indomito maestro di Tavullia, capace di tingere di giallo ogni pista del Mondo. Anzi, ogni volta che lo danno per morto e sepolto, rispunta fuori più bello e forte che pria. Come l’Araba fenice, capace di rigenerarsi sulle sue stesse ceneri.
Che ci dovremo aspettare allora da Austin in poi? Di certo l’agitarsi di quei ragazzacci pronti a farsi beffe del loro ( straordinario) Maestro. Ma anche che lo stesso Maestro non sia poi così morto e sepolto come dovrebbe. ” Quello - segnalava infatti un cronista – ogni volta è pronto a stupirci”.
F1. L’ASPRA CONTESA. Che questa volta quelli al muretto della ‘rossa’ non si siano appisolati come in Cina s’è visto durante tutta la gara e claramente. Gli è bastato infatti star sul pezzo un pochettino di più per azzeccare i tempi d’un cambio gomme, e consentire al loro ( sempre più felice) Seb un volo solitario nel deserto che, percorso con le ali della ‘rossa’, resta memorabile.
Anche perchè questa volta, oltre alla vittoria che consente alla ‘rossa‘ di sedersi in vetta alle classifiche piloti e costruttori, ci ha evitato il solito tracotante passeggiare di fine gara di Hamilton e, soprattutto, i sorrisetti con tanto di esultanti pacche sulle spalle dei due compagni di bisbocce che reggono le sorti delle ‘ frecce’ di Stoccarda. Ora Seb guida il Mondiale di F1 con 68 punti, qualcuno in più (7) di Lewis, che un grazie di cuore dovrebbe rivolgere al compagno di squadra voucher Valery per averlo dapprima atteso e poi fatto passare con affettato inchino. Prossimo appuntamento di questo entusiasmante mondiale è in Russia, a Soci, tra due settimane. Le folle, memori dell’ aspre remote contese nell’arena, stanno tornando. Issando i loro vessilli, per la gran parte rossi.
QUARTI DI CHAMPIONS: ( andata) Juventus-Barcellona 3-o ( 2 gol Dybala, 1 Chiellini).
ALTRE: B. Dortmund-Monaco 2-3, Bayern- Real Madrid 1-2, Atletico M-Leicester 1-0.
(ritorno) Real Madrid-Bayern 4-2; Leicester-Atletico Madrid 1-1; Barcellona-Juventus 0-0, Monaco-B.Dortmund 3-2.
QUALIFICATE. Real, Juve, Monaco e Atletico Madrid.
CLASSIFICA PILOTI MONDIALE POST BAHRAIN F1 2017: Vettel punti 68, Hamilton 61.
CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2017: Ferrari punti 37, Mercedes 33, Red Bull 10.
MOTO GP: IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DEL MONDO.
CLASSIFICA PILOTI: Vinales, punti 50; Vale 56; Dovi, 20.
PROSSIMA GARA .
E L’ITALIA MONDIALE VA. Due gol non sono tanti, tre punti invece sì. Ora la Spagna ( vittoriosa con Israele, 4-1) conduce il girone con 78 gol di vantaggio su di noi, che restiamo a pari punti. Pensare quindi che potremo passare il punto facendo leva sul quoziente gol sarebbe pura demenza; possiamo invece andarli a battere i casa, se non erriamo a settembre, con questa fresca banda di giovani sfrontati che se il solito qualcuno non ce li va a scazzare godono di puro talento. In misura tale anche da compiere una di quelle imprese inimmaginabili per le quali la maglia azzurra è nota. Una maglia azzurra, lo ricordiamo, che aspetta da tempo immemorabile d’ incollarsi addosso la Pentastella.
QUALIFICAZIONI MONDIALI. GRUPPO G: Spagna e Italia punti 13; Israele 9, Albania 6, Macedonia e Liechtenstein O.
PROSSIMI TURNI: Italia-Liechtenstein ( 11/6); Spagna-Italia ( 2/9); Italia-Israele ( 5/9); Italia-Macedonia (6/10) e Albania-Italia (9/10).
QUARTI DI COPPE
Champions: ( andata e ritorno) Atletico Madrid-Leicester 1-0/1-1, Borussia-Monaco 2-3, Bayern-Real 1-2/2-4, Juve-Barca 3-0.
Europa: ( andata) Celta Vigo-Genk 3-2, Ajak-Schalke 04 2-0/2-3, Anderlecth- M.United 1-1/1-2, Lion-Besiktas 2-1/3-1.
IL CALCIOMERCATO. Chiuso, per fortuna. Non se ne poteva più.
IL TABELLINO DELLA COPPA ITALIA. Spalletti aveva avvisato “ Se vinco resto, se non vinco me ne vado!”. Spalletti, nel doppio derby con i cuginetti, ha perso ( 2-0 e 2-3) onde per cui logica vorrebbe che se ne andasse. Dove? Al momento non si sa. L’unica cosa certa è che starebbe ai saluti, visto che di Scudetto manca si parla e che per la Champions i sogni giallorossi si sono spezzati tempo e tempo fa.
Queste dunque le semifinali di Coppa Italia: Lazio-Roma ( 2-0 e 2-3) e Juve-Napoli ( 3-1 e 2-3 ). Qualificate per la finale: Lazio e Juventus. Una bella soddisfazione per il giovin Inzaghi, 41 anni, ora non più ‘fratello’ di Pippo, ma nuova ‘ gatta da pelare’ per Allegri, che di bere sangue altrui ( anche dopo quello del Barca) giammai è sazio.
RISULTATI XXX GIORNATA. ( sabato 1 aprile) Sassuolo-Lazio 1-1; Roma-Empoli 3-1 ; ( domenica 2 aprile) Torino-Udinese 2-2, Pescara-Milan 1-1, Napoli-Juve 1-1 ( ore 20,45); ( lunedì 13 marzo) Inter-Samp 1-2 ( ore 20,45).
INCONTRI XXXII GIORNATA. ( sabato 15 aprile) Inter-Milan (ore 12,30) 2-2 , Cagliari-Chievo ( ore 15), Fiorentina-Empoli 1-2; Genoa-Lazio, Palermo-Bologna, Pescara-Juve o-2, Roma-Atalanta 1-1, Torino-Crotone, Sassuolo-Samp ( ore 18), Napoli-Udinese ( ore 20,45).
CLASSIFICA SERIE A ( provvisoria, da completare): Juve punti 80; Roma 72, Napoli 70, Lazio 61, Atalanta 60, Milan 58, Inter 56, Fiorentina 53, Samp 45, Torino 45 … Empoli 26, Crotone 21, Palermo 15, Pescara 14.
I MARCATORI ( provvisoria) 23 reti Dzeko ( Roma), Belotti ( Toro); 21 Higuain ( Juve); 20 reti, Icardi ( Inter), Mertens ( Napoli); 19 reti, Higuain ( Juve).
ALTRE NON SOLO DI SPORT. De Sciglio? Fine corsa in rossonero. I tifosi non lo vogliono più. Scatta il ritiro forzato in casa nerazzurra. Diciamo pure inutile. Perchè da quel che conosciamo della Beneamata ci vuole ben altro per farle mettere la testa a partito. Zhang jr non l’ha ancora capita. E forse manco Zanetti. Mentre del resto, lei, la Beneamata, è bella così: imprevedibile, estroversa, meravigliosa. I nuovi padroni pensino piuttosto a rimpolparla, visto che anche quest’anno è andata avanti a panini imbottiti. A Roma è iniziata l’epoca Monchi, il quale se anche facesse un quarto di quel che ha fatto in Spagna, poterebbe la Lupa in pianta stabile tra i primi tre in Italia e nei gironi di Coppa.
Insigne ha firmato per il Ciuccio. Mentre Martens nicchia. Che aspetti lo sa solo lui. Non s’attradi però più di tanto perchè Adl non ha molta pazienza. La Viola prepara la sua rivoluzione partendo dalla difesa partendo dalla difesa, da Milenkovic, 19, serbo.
SPESA MILITARE USA. Gli Stati Uniti, volenti o no, anche in queste ore di duro confronto con la Corea del Nord , restano il pilastro della stabilità mondiale. E tuttavia ridurre drasticamente i fondi per il soft power per incrementare di poco ( del 10% appunto) la forza militare appare una scelta abbastanza discutibile. Ma perchè il cow boy Donald vuole così ostinatamente incrementare la spesa sul militare del suo grande Paese? Probabilmente per una eccessiva paura di sorpasso da parte d’altri, soprattutto se con gli occhietti a mandorla. Paura, in ogni caso, abbastanza esagerata.
Basti infatti controllare l’attuale livello degli investimenti che , per gli Usa, ammontano al 40% degli investimenti globali nel militare. L’esborso Usa, al momento,è di 597 miliardi; mentre quella di alcuni ‘concorrenti‘, è ben lontana: 146,5 mld per la Cina e 48,5 per la Russia.
Per farla breve il budget americano corrisponde ad una somma superiore ai sette paesi che più investono nel militare: Cina, Russia, Regno Unito, Francia, Giappone, Arabia Saudita e India.
Purtuttavia, non contento del tutto, il nostro Donald penserebbe di far crescere il budget militare fino 640 mld, puntando ( tra l’altro) a 350 navi ( 67 in più della forza attuale), ad ulteriori 100 aerei da combattimento che andrebbero ad aggiungersi ai 1200 già in forza ( alla sola) Us Air Force, e al reclutamento di altri 60mila sodati per far salire gli effettivi ( del solo) esercito) a ben 540 mila. Cui prodest? avrebbero chiesto i Romani che di governare il mondo se ne intendevano.