La Rete cure palliative di Forlì unico centro in Emilia Romagna invitata a partecipare allo studio ‘Demetra1′.

La Rete cure palliative di Forlì  unico centro in Emilia Romagna invitata a partecipare allo studio ‘Demetra1′.
La Rete cure palliative di Forlì unico centro in Emilia Romagna invitata a partecipare allo studio 'Demetra1'.

AUSL FORLI’. La Rete cure palliative  - Ambito territoriale di Forlì rappresenta uno dei soli cinque centri italiani (oltre a Lecco, Roma, Firenze, Palermo) ed unico centro in Emilia Romagna, invitati a partecipare allo studio italiano ‘Demetra1′, promosso da Fondazione Floriani e Fondazione Berlucchi, e che vede tra i partner promotori il Ministero della Salute, l’Istituto superiore di Sanità, e  l’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’.

Lo studio ‘Demetra 1′ è uno studio osservazionale e multicentrico volto a valutare le condizioni clinico-assistenziali dei pazienti in condizioni di cronicità complesse e avanzate che accedono alle Reti locali di cure palliative. (per saperne di più: http://progettodemetra.it/index.php/it/demetra-1

Obiettivo dello studio è osservare struttura e funzionamento di Reti di cure palliative, in possesso di tutti i  requisiti richiesti dalle linee-guida: hospice, assistenza domiciliare di base e specialistica, consulenze ospedaliere, ambulatori.I cinque Centri italiani individuati garantiscono già da ora completezza di funzioni e livello di qualità tali da potere essere indagati, nei prossimi sei mesi,  in quanto ad outcome clinici, di organizzazione sanitaria e di costi.
“Da quest’anno, in AUSL Romagna – spiega il dottor Marco Maltoni coordinatore della rete di Cure palliative –  un tavolo aziendale Cure palliative  sta lavorando perché tutti gli ambiti territoriali abbiano a disposizione, nel prossimo futuro tutti i nodi della rete, preservando e ottimizzando Forlì, e implementando Cesena, Ravenna, Rimini.Tale sforzo dovrà quindi portare a sistema la Rete locale cure palliative aziendale, con la consapevolezza di una necessità di coinvolgimento e di condivisione da parte dei professionisti e delle direzioni, che dovranno supportare gli sforzi organizzativi e le acquisizioni necessari”.

 

 

 

 

 

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