60 Anni di atletica leggera a Faenza. L’Atletica 85 Faenza e Sara Simeoni, oro olimpico di Mosca 1980.

60 Anni di atletica leggera a Faenza. L’Atletica 85 Faenza e Sara Simeoni, oro olimpico di Mosca 1980.
60 Anni di atletica leggera a Faenza. L’Atletica 85 Faenza e Sara Simeoni, oro olimpico di Mosca 1980.

FAENZA. L’Atletica leggera faentina compie 60 anni. Lo fa con la soddisfazione di avere radici lontane, solide e la consapevolezza che la propria storia è, in parallelo, un po’ la storia di tutto lo sport faentino. Ma perché il 1957 è una data così importante? Quella data è un punto di arrivo e un punto di ripartenza, lo snodo che determina la costruzione di una tradizione, quella dell’Atletica leggera faentina, come oggi la conosciamo.
E’ l’arrivo di un filo che lega l’atletica leggera alla più ampia e profonda storia dello sport faentino quella che parte dalla fondazione, nel 1912, del ATHLETIC CLUB FAENZA, successivamente rinominato CLUB ATLETICO FAENZA e delle gesta e dell’impegno di atleti e dirigenti come Pietro Babini, Diego Liverani ma soprattutto del più grande in assoluto per tutto lo sport faentino: Aldo Pancrazi.
Quelli sono gli anni dello scontro e degli aneliti tra il mondo laico, socialista e repubblicano e la tradizione cattolica, fino ad arrivare al Fascismo e alle rovine della guerra. Ed è dopo la Seconda guerra mondiale che la ricostruzione fisica è costruzione civile e morale, anche attraverso lo sport. Il 1957 annoda in quel filo della tradizione del primo novecento quello che sarà il percorso che porta ai giorni nostri quando cioè il C.S.I Faenza si affilia alla Federazione italiana di Atletica leggera – tutto l’ordinamento sportivo italiano post bellico era stato salvato e riformato dal grande grande Giulio Onesti – vedendo la nascita del CSI ATLETICA FAENZA e in parallelo della LIBERTA CISA.

Lavorando allo stadio ‘Bruno Neri’ l’esistenza di due società era supportata dal fatto che l’ Atletica Faenza si rivolgeva ai maschi, mentre la Libertas Cisa si dedicava alle femmine. Il reclutamento avveniva attraverso il Centro Olimpia – come ora del resto – e successivamente con il Centro di avviamento allo sport rivolti all’ avviamento sportivo dei bambini.
Questa situazione si mantiene fino alla metà degli anni ’70, quando le due società aprono le porte sia al settore femminile sia a quello maschile. Viene così a crearsi uno stato di rivalità che, in una piccola città come Faenza, non porta certamente buoni risultati. Due piccole società non offrono vantaggi alla disciplina: l’atletica leggera va incontro solo ad un impoverimento.

Nel 1985 Atletica Faenza e Libertas Cisa decidono, saggiamente, di fondersi, unendo le forze per creare una società più adatta alla realtà faentina e poter meglio gestire il nuovo impianto intitolato ad uno dei più grandi dello sport dell’atletica leggera faentina e nazionale: Raffaele Drei allenatore e tecnico nazionale: nasce così l’ATLETICA 85 FAENZA.
Quella del 1985 fu una scelta coraggiosa, non facile ma lungimirante e che rende merito ad un albo di dirigenti e allenatori, a cui i risultati renderanno ragione, e sul cui lavoro 2 si fonda oggi il radicamento e la solidità dell’Atletica 85 Faenza. 1957 – 2017 sono quindi 60 anni di Atletica leggera faentina costellati di risultati, imprese fino alle gesta di chi ha indossato la maglia azzurra.
Due flash che rendono l’idea: il giro di pista di Saverio Gellini, azzurro dei 400 ostacoli e la foto in bianco e nero di Livio Berruti che taglia il traguardo dei 100 m ospite nell’allora Gran premio delle Ceramiche del 1962. L’Atletica 85 ha deciso quindi di onorare questo percorso storico, ha scelto tuttavia di farlo guardando al futuro, partendo certo da quella storia, passando per quello che oggi è l’Atletica 85 Faenza con le sue centinaia di associati – quasi 500 tesserati di cui oltre 200 agonisti – ma soprattutto continuando ad investire sul futuro e sui giovani. Lo fa oggi, con grande piacere, assieme ad una delle più grandi atlete che lo sport italiano abbia mai avuto: SARA SIMEONI, oro olimpico di Mosca 1980 e primatista del mondo nel salto in alto.

Con Sara Simeoni i nostri ragazzi e ragazze e i loro allenatori potranno trascorre alcune ore per un stage di allenamento, una cornice tecnica ma anche gioiosa, seguita da un momento più protocollare di ringraziamento a quei tecnici e dirigenti al cui impegno si deve l’odierna vivacità dell’Atletica Leggera faentina e a cui tutta la nostra comunità deve rivolgersi con gratitudine.

Il 2017 è un anno quindi importante, sancita la stretta collaborazione con altri due gloriosi club faentini, il Club atletico Faenza Lotta e il Centro sub Nuoto club 2000, attraverso FAENZA SPORT, due eventi sottolineeranno questi 60^ anni. Il 24-25 giugno Faenza ospiterà la fase regionale del campionato regionale di Società, forse l’evento più importante in regionale per l’atletica leggera e il 6 settembre la 21^ edizione del Memorial Fantinelli, un meeting oramai tradizione dell’atletica nazionale e dedicato ad un altro protagonista dell’atletica leggera e dello sport faentino: il prof. Claudio Fantinelli, allenatore ed educatore di generazioni di faentini e faentine.

 

Nella foto ( rep) Livio Berruti, 1962 stadio ‘Bruno Neri’

 

 

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