Non solo calcio. F1: prima Niki e ora Boattas, a ‘stoppare’ la Gina. Signora, tre gol dalla Lupa: è allarme?

SPECIALE CRONACA DAL DIVANO. Qualcuno, col dente avvelenato, bada a ripetere che la Nostra Signora è capace a vincer battaglie ma non guerre. Come dire che arriva spesso e volentieri a far 30 ( anzi 9 finali) senza però riuscire a fare 31 ( sole due vittorie). A stara a sentire costoro, si tratta di un iter un po’ scarsuccio per una squadra che nel ( difficile) campionato del suo Paese fa man bassa di Scudetti ( 34). Eppure, almeno sin qui, le cose sono andate più o meno in questo modo. Sin qui. Perchè la Nostra Signora che abbiamo ammirato di recente non ci sembra manco parente con quelle menzionate da chi mantiene il dente avvelenato.
Trattasi infatti d’altra cosa. Intanto nel modo di ‘ dominare’ il campo. E quindi gli avversari. Eppoi, nel modo ‘ trasformarsi’ gara facendo come manco un camaleonte riuscirebbe. E ancora, perchè anche a spulciarli uno ad uno quei suoi guerrieri non sono affatto secondi a nessuno. E’ vero che il Real tiene Cr7, ma sono forse tanto più scarsi di lui il Pipita e la Yoya? Eppoi, diamo un’occhiata alle difese che d’ogni impresa di calcio sono il segreto vincente. Forse che il portiere merengues ( di cui solo gli addetti ai lavori conoscono nome e cognome) è la stessa cosa del Gigi immortale tra gli immortali?
E il resto del pacchetto difensivo dell’armata di Florentino mostra la stessa solidità di quella nomata BBC ? Di certo questo ( ed altro ) sanno coloro che (volenti o nolenti ) sono abituati ad alzare Coppe dalle grandi orecchie. E che per una volta tanto non scenderanno con scherno in campo ma solo con un timido sorriso. A tutto guadagno dello sport, del calcio e di coloro che sul campo verde amano veder combattere battaglie vere e non già decise chissà dove.
Detto questo desta sorpresa non tanto la sconfitta della Nostra Signora in un Olimpico ricolmo e ribollente di gratitudine per l’ultima uscita del suo attore preferito ma i gol incassati nella circostanza. Tre. Troppi per la BBC. Qualcuno infatti comincia a chiedersi se la truppa di Allegri non inizi a mollare. Certamente Florentino tanto esulta e tanto spera. E del resto quale vate può mai leggere in anticipo il calcio dei nostri giorni? Una volta i vaticinatori potevano anche azzeccarci, oggi, e chissà mai perchè, non ne beccano più una manco se a fornirgli soffiate sono gli dei direttamente dall’olimpo.
Mercoledì, se non erriamo, la Nostra Signora dovrà tornare all’Olimpico per la finale di Coppa Italia con la Lazio. Dopodichè dovrà sintonizzarsi solo sulla Coppa dalle grandi orecchie. Per un triplete che resterebbe, come tutti i triplete nella leggenda. Del calcio italiane che svenduto com’ è da anni e anni, potrà almeno tirare il fiato e permettersi anche qualche garrula pernacchia per i nostri orbi, tanti, troppi, che popolano quotidianamente i media.
XXXVI GIORNATA. RISULTATI. ( sabato 13) Fiorentina-Lazio 3-2, Atalanta-Milan 1-1; ( domenica 14) Inter-Sassuolo 1-2, Bologna-Pescara 3-1, Cagliari-Empoli 2-2, Crotone-Udinese 1-0, Palermo-Genoa 1-0, Samp-Chievo 1-1, Torino- Napoli 0-5, Roma -Juventus ( sera) 3-1.
CLASSIFICA. ( da completare) Juventus punti 85, Roma 81, Napoli 80, Atalanta 66, Milan 60, Inter 56… Empoli 32, Crotone 31, Palermo 23, Pescara 14. Palermo e Pescara già retrocesse in serie B.
PROSSIMO INCONTRO XXXVII GIORNATA. ( sabato 20) Chievo-Roma ( ore 18), Napoli-Fiorentina ( ore 20,45); ( domenica 21) Empoli-Atalanta ( ore 15), Genoa-Torino, Juve-Crotone, Milan-Bologna, Sassuolo-Cagliari, Udinese-Samp, Lazio-Inter ( ore 20,45); ( lunedì 22) Pescara-Palermo ( ore 20,45).
LUNGO CENTO EDIZIONI. E’ una storia lunga cento edizioni e con oltre cent’anni, visto che la prima bandierina al via del Giro d’Italia s’abbassò alle 2,53 di notte, da piazzale Loreto in Milano, il 13 maggio del 1909, con in gara 127 argonauti alla ricerca d’un vello non d’oro ma rosa. Da allora il Giro, la più bella e affascinante corsa al Mondo seconda solo per budget ad una consorella in giallo, ha visto partecipare una lunga teoria appassionati e campioni sportivi, talvolta dei veri giganti narrati da epiche penne , che ci hanno lasciato pagine agonistiche ed umane davvero uniche e difficilmente riscontrabili in altre discipline sportive.
Il Giro è il Giro. E non bastano i tanti sciagurati che lo disonorano barando col doping, a strapparlo dal cuore della gente. Che resterà ancora una volta ad attenderlo sulle strade colorate intiepidite e profumate dal sole di primavera del Belpaese. Oggi, in gara, non ci sono più le leggende d’un tempo. L’ultima , a modo suo, è stata quella tragica del Pirata di Cesenatico. E purtuttavia anche questa volta non mancheranno spunti di grande interesse agonistico e atleti di valore, come il nostro Nibali o il colombiano Quintana. Sarà impossibile per loro scolorire il ricordo dei giganti che li hanno preceduti, ma la maglia che indosseranno avrà un valore eccezionale.
Perchè sarà la numero cento, quella unica di una incredibile e fascinosa storia lunga oltre cent’anni.
Intanto come sta andando la gara? Prima tappa ( delle tre in Sardegna) a Postlberg (Olbia); di seguito a : Greipel ( Tortolì) Gaviria ( Cagliari), Polanc ( Etna), Gaviria ( Messina), Evan ( Alberobello), Quintana ( Montenero di Bisaccia-Blockhaus). Maglia rosa trasferita dalle spalle di Jungels, lussemburghese come il mitico Carly, al colombiano Quintana. Il nostro Nibali s’è attardato d’un minuto circa.
IL PUNTO SUL MONDIALE F1. Prima ha buttato fuori gara Raikkonen, poi ha fatto da tappo a Vettel e, infine, s’è abbrustolito fumante al sole di Barcellona. Il soggetto in questione porta nome Bottas, soprannominato da qualcuno voucher Bottas, per il suo compito da valletto nei confronti del driver principe della scuderia di Stoccarda. E in effetti, a Barcellona, voucher Bottas, il suo compitino l’ha svolto, eccome.
Ovviamente il tutto senza infamia nè colpa. Tanto che Toto ( pronto alla scoperta del Belpaese con l’imminente Mille Miglia) e l’amicone Niki sono tornati a bisbocciare felici ed esultanti. In questo momento il loro driver prediletto resta ancora sotto di sei punticini rispetto alla generosa ‘rossa‘, generosa davvero, perchè su pista non è affatto inferiore alle loro tracotanti ‘frecce d’argento‘.
Lo si è visto in partenza, lo si è capito molto chiaramente nel momento dell’ostruzionismo, lo si è sofferto nel tratto finale quando al nostro è stata imposta mescola bianca, più resistente ma meno aggressiva, contrariamente a quella montata da Lewis (Hamilton). Che se avversario sognava,ben che l’ha trovato. Tosto. Tosto. Anche perchè non ci saranno sempre un Niki ( Raikkonen) ed Vallteri ( Bottas) a proteggerlo.
I DRIVER ALEMANNI. E’ una interminabile e gloriosa storia anche quella scritta dai tanti driver germanici che hanno popolato il mondo dell’automobilsmo. Da Adolff, Winkelhock, Frentzen, von Trips ( deceduto a Monza, nel 1961) per parlare di quelli dei tempi eroici; fin a Shumi, Rosberg, Vettel, per trattare dei tempi nostri. Tutti ‘ volanti’ straordinariamente seri, puntigliosi, coraggiosi. Non erano, non sono, particolarmente estroversi, come i driver nati e che ( continuano a nascere) nelle terre del sole.E che bene spesso gli hanno conteso la palma della vittoria.
Noi il meglio lo abbiamo avuto quando ancora filmati e immagini non andavano oltre i colori del bianco e del mero. Con Nivola, leggendario, o Ascari, eroico. Loro, invece, continuano a partorirli. Formidabili. Come il Campionissimo, forte, vulnerabile e tragico come Achille figlio di un uomo, Peleo, e di Teti, una divina. Come il Seb della ‘rossa‘, la mitica ‘rossa‘, già quattro volte cinto d’alloro mondiale e in attesa del quinto, quello che diventerebbe il più prestigioso, anche perchè destinato non ( solo) agli almanacchi ma ( soprattutto) al cuore degli appassionati dell’automobile.
Come finirà questo Mondiale? Non è dato a leggere la sfera del futuro. Certo però è che abbiamo ritrovato il bandolo giusto. Con l’inglese, anche lui figlio d’una grande tradizione di driver, su auto germanica. Per mantenere salda l’egemonia ( abbastanza recente) che i due popoli hanno instaurato sul continente della leggiadra Europa. E con un tedesco dal sorriso dell’Europa che sarà alla guida di un auto del sud che al solo rombo genera brividi. Per inaugurare una nuova egemonia, si dice, quella d’una leggiadra Europa che si mescola, si integra e si accetta con le sue diversità. Soprattutto se eccellenti.
ALMANACCHI. Al momento, Vettel conta 104 punti ( dopo cinque gare); Hamilton, 98; Bottas 63; Raikkonen, 49. Nel mondiale costruttori, la ‘rossa‘ segue le ’frecce d’ argento‘ , con qualche punto in meno. Altri dati * per gli amanti della statistica: nella storia del Mondiale la ‘rossa’ conta ( complessivamente) 226 vittorie contro le 182 della McLaren e le 65 della Mercedes; e inoltre: 208 pole, contro 155 della McLaren e 76 della Mercedes.
La ‘rossa‘ ha collezionato anche 81 doppiette ( McLaren 47, Mercedes 36); ma soprattutto 6.762 punti complessivi contro i 5.116 della McLaren e i 3.149 della Mercedes.
( * dati da aggiornare ovviamente al 2017)
Nel gran circus della F1 ( e non solo) dicono che circoli il detto : ” Se si vuol passare alla storia non ci sono che due strade: o siedi dentro una ‘rossa‘ o batti una ‘rossa‘.
ALTRE DI SPORT. Marchisio saltato la Roma ma non la Lazio di Coppa. La Nostra Signora ha (già) superato il Real Madrid nel ranking Uefa stagionale: 35,850 punti contro 34,971 del Real, al secondo posto. I cinesi di Desport hanno acquistato il Parma. Hernan Crespo, 41 anni, ex punta ed ex tecnico del Modena, è stato nominato vice presidente. Rafa contro tutti, dopo Madrid ora a Roma. Sarapova, dopo il purgatorio, torna in paradiso. Ovvero a Roma, dove – dice lei- ha imparato a vincere. Regolarmente, si spera. Fognini, classe da vendere e carattere pure, guida i nostri alla conquista del Foro italico. L’ultimo tuffo di Tania. Che a 32 anni, chiude una carriera inimitabile. Grazie Tania per le grandi soddisfazioni che ci hai dato. Contro le ineffabili cinesi avrai pure perso, a volare da trampolino, perchè per il resto manco c’era il confronto. Chiaro?