Cesena. Circa un centinaio i profughi impegnati a pulire la Città. In attesa del titolo di soggiorno.

CESENA. Fin dal 2015 l’Unione Valle Savio ha iniziato a valorizzare l’impegno volontario dei profughi in attesa di riconoscimento del titolo di soggiorno, in attività e servizi pubblici utili alla collettività, approfittando anche del tempo a loro disposizione. A tutt’oggi, nel territorio dell’Unione Valle del Savio tale opportunità sta coinvolgendo circa l’80% dei profughi presenti nelle strutture, attraverso i progetti di volontariato civico già attivi nei Comuni.
A Cesena il percorso avviato è quello di ‘Attiviamoci per Cesena’, che da tempo coinvolge nello svolgimento di lavoretti di piccola utilità sia i profughi temporaneamente accolti che altri cittadini residenti. Nell’ambito di tali progetti, le persone richiedenti protezione sono impegnate a cadenza settimanale in attività di piccola pulizia, ad integrazione delle attività di pulizia professionale già garantite dal Comune o da Hera, presso le aree verdi presenti nei diversi Comuni.
Le attività, infatti, sono in corso nei comuni di Verghereto (località Alfero), Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno e Cesena. A Cesena, in particolare, l’attività di volontariato è distribuita in vari punti del territorio comunale, coordinata e gestita per conto del comune dall’Asp valle Savio, in collaborazione con la cooperativa Team Service. I 40 ragazzi mediamente coinvolti sono impegnati nella pulizia del parco per Fabio, del parco di Serravalle, del Piazzale antistante l’abbazia del Monte, dei giardini ‘Vittime delle foibe‘ e ‘Vincenzo Muccioli’ e della pista ciclabile di Via Savio.
La Confraternita di Misericordia Valle del Savio segue e impegna 31 profughi nella pulizia di diverse aree verdi e dei bordi lungo le strade nelle frazioni di Borello e San Vittore. Ancora, l’associazione Arci Solidarietà segue e impegna 22 profughi nella pulizia dei giardini di via Lucania e del percorso pedonale di via delle Scalette. Sono inoltre in fase di organizzazione altri interventi di pulizia ad opera dei profughi accolti dall’associazione Papa Giovanni XXIII a Cesena nel quartiere Cervese Nord.
I Servizi sociali dell’Unione Valle del Savio, in collaborazione con gli Enti non profit coinvolti nell’accoglienza, mettono a disposizione le attrezzature e le dotazioni strumentali e di sicurezza necessarie allo svolgimento dei piccoli servizi.
“L’accoglienza dei profughi – dichiarano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai Servizi per le persone Simona Benedetti – è una attività complessa, umanamente irrinunciabile ma certamente difficile da portare avanti. Siamo convinti, però, che progetti come questo ci aiutino molto a diffondere meglio le ragioni dell’accoglienza, accompagnandole al meglio fra i cesenati. I ragazzi accolti sono generalmente ben disponibili e accettano con positività l’idea di restituire qualcosa alla città che li sta ospitando. Riuscendo anche a trascorrere con maggiore dignità il tempo che hanno a disposizione”.
“L’auspicio – concludono Sindaco ed Assessore – è che le occasioni di incontro nei parchi fra richiedenti protezione e cittadini si trasformino anche in capacità di ascolto e di reciproca relazione, per il bene di tutti”.