Rimini. I 400 anni della Gambalunga. Arrrivato il primo dono dalla Fondazione Commercialisti.

Rimini. I 400 anni della Gambalunga. Arrrivato il primo dono dalla Fondazione Commercialisti.
Paolo Gasperoni - Paola Del Bianco

Rimini, 20 dicembre 2017  – Il primo prezioso regalo per il 400° anniversario dal lascito del giureconsulto Alessandro Gambalunga, che originò l’omonima biblioteca riminese, arriva dalla Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Rimini.
Dopo l’annuncio dell’acquisto fatto l’estate scorsa, martedì 19 è stata consegnata la stampa originale della commedia di Ludovico AriostoI suppositi’, testo di rara importanza perché stampato a Rimini nel 1526 da Girolamo Soncino nel breve periodo che lavorò per la comunità ebraica locale (1520-1527). Il preziosissimo esemplare torna quindi nella sua ‘città natale’, a disposizione del grande pubblico e degli studiosi. Fino ad ora, altre copie della commedia ariostesca stampate a Rimini da Soncino erano fruibili solamente a Firenze, Venezia e Milano.

IL COMMENTO. “Abbiamo voluto far coincidere la donazione con la ricorrenza che valorizza la Biblioteca della nostra città, arricchendone il patrimonio storico – dichiara Paolo Gasperoni, presidente della Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Rimini – che ha tra i suoi pregiati compiti anche quello di conservare e mettere a disposizione del pubblico la produzione tipografica ed editoriale riminese a partire dalle sue origini”.
Il volume è stato donato alla Biblioteca civica Gambalunga di Rimini nel corso di una visita che i professionisti riminesi hanno effettuato alle sale antiche e si aggiunge alla eccezionale disponibilità di codici manoscritti miniati di eccezionale valore storico e artistico in una delle più antiche biblioteche pubbliche

“Nata all’inizio del Seicento, la Biblioteca civica Gambalunga – commenta Paola Delbianco, responsabile Sezione Manoscritti e Fondi antichi – svolge anche la fondamentale funzione di deposito delle memorie locali e in tal senso ha sempre avuto cura di raccogliere, conservare, catalogare e mettere a disposizione dell’utenza la produzione tipografica ed editoriale riminese. L’aggiunta di questa rarissima edizione sonciniana al nostro patrimonio non può che rallegrarci, perché contribuisce al completamento delle nostre raccolte e quindi al miglioramento del servizio pubblico offerto”.

 

 

 

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