Forlì.’L’arte dell’eleganza’: Roberta Di Camerino nella mostra ‘Vintage! La moda che vive due volte’.

Forlì.’L’arte dell’eleganza’: Roberta Di Camerino  nella mostra ‘Vintage! La moda che vive due volte’.
Roberta-di-Camerino

FORLI’. E’ un sabato davvero ricco di proposte e appuntamenti quello che  ha atteso  sabato scorso dalle 10 alle 20 i visitatori della 25ª fiera VINTAGE! La moda che vive due volte’ al quartiere espositivo di via Punta di ferro a Forlì. La rassegna che guarda al Novecento e alle sue tendenze nel campo della moda, del design, dello spettacolo e del costume in senso lato, per la sua seconda giornata ha offerto al pubblico la possibilità di gustarsi musica dal vivo di altissimo livello e di ammirare una mostra esclusiva dedicata all’icona vintage Roberta Di Camerino.

 Si è intitolata ‘L’arte dell’eleganza! R. Roberta di Camerino, l’esposizione allestita all’ingresso dei padiglioni in collaborazione con ‘Mai visto’, vintage store di Riccione. Una retrospettiva che esalta il tocco inconfondibile che contraddistingue capi d’abbigliamento e accessori creati dalla maison di Giuliana Coen Camerino, la stilista veneziana Oscar della Moda 1956 che conquistò la ribalta mondiale facendo innamorare regine e principesse come Grace Kelly. Uno stile che dagli anni ‘60 iniziò a interessare anche altri accessori dell’abbigliamento femminile, foulards, ombrelli, valigie, per trovare infine un altro campo di sperimentazione nell’abito da giorno e da sera, per il quale Giuliana inventò il ‘trompe-l’oeil’, in cui i revers, i bottoni, le pieghe, le cinture non sono reali ma semplicemente stampate sul jersey.

 In esposizione sono andati  15 outfit completi di cui 2 di moda-mare e 7 vetrinette nelle quali si potevano osservare in tutta la loro bellezza e qualità artigianale le borse e gli accessori griffati ‘R: borse che coprono un arco temporale ricompreso tra i primi anni ‘50 e la seconda metà degli anni ’70 tra le quali alcune edizioni limitate (Bagonghi, certo, ma anche Oklahoma, Marmittone, Aspide, Hyde Park, Brigitte, la preferita da Camilla Cederna), accompagnate dall’esposizione di foulard, coordinati, tailleur, abiti da giorno prevalentemente degli anni ’60 e tante rarità tra cui un soprabito in pelle degli anni ‘60 intrecciato a mano. A Vintage si potranno ammirare abiti originali per tinte, assemblaggi e forme, abiti da sera e da giorno, prevalentemente degli anni ’60, e tante rarità tra cui un soprabito in pelle degli anni ‘60 intrecciato a mano, foulards, ombrelli, valigie, un bollitore degli anni ’70, un prezioso portagioie in velluto, occhiali da sole, un cappotto in velluto degli anni ’70, una borsa da sera in argento con jaiss rifinita a mano.

Tutto frutto della ricerca, in Italia e all’Estero, di Mai visto‘, meta di culto per gli appassionati del settore, anche stranieri, legata alla ‘movida’ dei locali notturni della Riviera romagnola, ‘Mai visto’ annovera clienti affezionati di prestigio quali Jovanotti, Fiorello, Serena Grandi, Edoardo Bennato, Eva Robin’s e persino lo stilista Jean Paul Gaultier.

 

Vintage è anche grande musica dal vivo

Come sua tradizione, ‘VINTAGE! La moda che vive due volte‘ è stata  anche un grande palcoscenico sul quale si sono alternate le migliori band musicali che propongono sonorità legate a un passato che tuttora affascina. Sabato 24 e domenica 25 marzo i concerti live si sono alternati ai dj set in un continuo che va dalle 14.30 alle 19.30 di sabato e dalle 10.30 alle 19.30 del giorno successivo.

A ‘girare i dischi’ riproponendo il meglio dei ritmo degli anni ’40-’50-’60, sono stati Andy Lee, Lupo Solitario e Ser J, poi la musica dal vivo è stataproposta in momenti diversi nell’arco delle due giornate dal duo Max&Veronica. Per la precisione sabato dalle 15.30 alle 16.15 e dalle 18 alle 18.45;  domenica,  dalle 10.30 alle 11.15 e dalle 12 alle 12.45.
Max De Bernardi, grande conoscitore del genere country blues, ha esplorato un territorio musicale compreso tra il piedmont blues e il ragtime caratterizzati da un fingerpicking cadenzato dai bassi alternati, senza tecnicismi superflui. Si è formato musicalmente alla fine degli anni ’70 ascoltando i grandi maestri del country blues: Blind Blake, Leadbelly, Rev, Gary Davis, Sam Chatmon, Son House, Mississippi John Hurt, forgiando ben presto uno stile personalissimo.
Veronica Sbergia è cantante, ukulelista e suonatrice di washboard. La versatilità della sua voce l’ha in passato portata a proporre repertori dei più disparati generi musicali, dal pop al folk passando per il soul il funk e il jazz ma è nel blues che trova la sua espressione ideale. Nell’arco degli ultimi anni, grazie alla collaborazione con Max De Bernardi, si è concentrata sullo studio e la ricerca del blues delle origini.

Insieme, nel 2009, danno vita al progetto Veronica & The Red Wine Serenaders, ensemble acclamato dalla stampa specializzata nazionale come ‘la più bella realtà europea in fatto di country-blues, ragtime, hokum e jugband music’. Dall’inizio del 2017 decidono di dare vita ad un nuovo percorso musicale sotto il nome di Max&Veronica. Il repertorio si concentra sulla musica Roots Americana, non solo Blues quindi, ma anche country, folk, ragtime e swing. Il tutto suonato con strumenti acustici e con attenzione alla tradizione.

 

 

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