Forlì. XVIII Emilia Romagna Festival-Erf. Grandi talenti per sette imperdibili concerti musicali.

FORLI’. Torna come ogni estate l’Emilia Romagna Festival, per il XVIII anno consecutivo con una serie di eventi collegati in varie locations in tutta la regione. Anche per questa edizione, il fulcro principale degli eventi estivi più importanti sarà il territorio di Forlì, legato a una collaborazione artistica di lungo corso.
Sette eventi di livello assoluto, sette date tra le più rilevanti dell’ERF 2018. Si comincia l’8 luglio con l’inaugurazione in prima italiana del Festival, con il Chinese Dance Theatre Lanzhou, e si prosegue con Elio e I fiati associati, Richard Galliano, Stefan Milenkovic, Miguel Proença, il duo Gurfinkel e il Milton String Quartet, per una stagione estiva ricchissima e varia.
Come ogni anno, gran parte del programma dell’Emilia Romagna Festival sarà dedicato alla presentazione di progetti originali, frutto della collaborazione con artisti di livello internazionale. Da questo filone scaturisce la serata dell’inaugurazione: domenica 8 luglio, presso il Teatro Diego Fabbri a Forlì, il Chinese Dance Theatre Lanzhou si esibirà con ‘I racconti della Via della seta. Dunhuang my Dreamland’.
L’opera arriverà per la prima volta in Italia con il patrocinio dell’ambasciata della Repubblica cinese, in collaborazione con il Festival di Lubiana. Balletto in un prologo e quattro atti, I racconti della via della Seta porteranno i colori delle grotte di Mogao fin nel cuore dell’Emilia, insieme alle scenografie monumentali, i costumi opulenti e l’arte del balletto orientale, sull’onda della recente apertura culturale all’occidente.
Un evento di grande portata culturale, sia per l’Italia, collegata anticamente alla Cina proprio da quel reticolo di strade e percorsi noto come Via della seta, sia per Forlì, dove risiede una grande comunità cinese. Da un serbatoio antico ha tratto le idee il Chinese Dance Theatre Lanzhou per ideare “I racconti della via della Seta”, con una vicenda semplice ma ricca delle suggestioni tipiche dell’immaginario orientale, un’opera pirotecnica che vuole essere sintesi delle leggende e dell’arte del ballo cinese. Una storia d’amore e un dramma pirotecnico al di là di ogni immaginazione.
ALTRO IN PROGRAMMA. Si prosegue con Elio il giorno seguente, lunedì 9 luglio a Cesenatico, presso il Teatro all’aperto dei Cappuccini, con ‘Kurt Weill e l’Opera da tre soldi’, accompagnato da I fiati associati proporrà una grande di brani tratti della famosa opera con la musica di Kurt Weill e i testi di Bertolt Brecht.
L’opera da tre soldi, è la summa di ogni miseria umana, di ogni disincantato cinismo, di ogni amarissima risata. Fondatore di uno dei più importanti gruppi musicali italiani, Stefano Belisari, in arte Elio, è un artista poliedrico, dopo aver cambiato la storia della musica leggera e quella dell’intrattenimento, Elio si è recentemente riscoperto promotore di un diverso tipo di arte: ugualmente raffinata, ugualmente irriverente, ma più legata all’interpretazione che alla parodia. Così Elio interpreterà i brani cinici e disincantati dell’opera del genio tedesco, basati sui ritmi strascicati del jazz, sulla parodia del cabaret, e sui caratteri sempre attuali di personaggi miseri, ipocriti, criminali e straccioni.
Autore delle musiche fu Kurt Weill, assiduo collaboratore di Brecht e musicista di alto lignaggio, cui sarà reso omaggio dalla maestria dei Fiati associati, un ensemble nato dalla collaborazione tra alcuni dei più importanti e affermati musicisti italiani. Composto da elementi che hanno ricoperto cariche importanti nelle orchestre sinfoniche e da camera di tutto il mondo, i suoi membri sono Massimo Mercelli al flauto, Luca Vignali all’oboe, Ettore Biagi al clarinetto, Davide Maia al fagotto e Danilo Marchello al corno.
Gli appuntamenti riprendono mercoledì 25 luglio con il ‘Progetto Galliano‘: al teatro Diego Fabbri di Forlì andrà in scena un concerto straordinario frutto della collaborazione internazionale con il maestro della fisarmonica Richard Galliano. Saranno eseguiti brani di Sollima, Piazzolla, Vivaldi e dello stesso Galliano, con l’esecuzione di ‘Jade’ Concerto per flauto e archi scritto su commissione ERF. Interpreti d’eccezione saranno Massimo Mercelli al flauto e la Filarmonica Arturo Toscanini.
Richard Galliano è uno dei più grandi ed eclettici fisarmonicisti di tutti i tempi, capace di spaziare in ogni genere musicale, inventore della New Musette, così ha raccontato il nuovo brano originale Jade: “Dedicato al mio caro amico Massimo Mercelli, magnifico concertista flautista, ‘Jade Concerto’ è un pezzo che ho scritto pensando alla volubilità del flauto, al virtuosismo e al suono affascinante di Massimo Mercelli. Il primo movimento è, possiamo dire, un valzer “New Musette” tinto di jazz e di swing. Il secondo movimento, una pavana che esplora il suono soave del flauto basso e l’evocazione poetica di una malinconica melodia parigina con uno sfondo di vedute di Parigi: Montmartre, le rive della Senna. Per quanto riguarda il terzo movimento, un movimento perpetuo alla maniera di un chorinho brasiliano che usa tutto il virtuosismo, il ritmo, tutti i possibili dialoghi tra il flauto e l’insieme di archi. “Jade Concerto” è un’ode alla gioia di vivere, all’allegria, alla felicità.”
Lunedì 23 luglio sarà invece la volta del Milton String Quartet al chiostro dei Musei San Domenico di Forlì, all’interno della rassegna Primo Premio!, che ogni anno permette al pubblico e ai giovani talenti di incontrarsi nella cornice composita dei grandi concerti e dei grandi nomi.
Vincitore del Fischoff National Chamber Music Competition Grand Prize 2017, il Milton String Quartet è un ensemble con sede a Montreal, Quebec. Il quartetto si è formato nel 2015 all’interno della Schulich School of Music dell’università di McGill e attualmente è guidato dal professore André J. Roy. Fin dalla sua nascita, il Milton String Quartet ha partecipato a masterclass con diversi importanti musicisti di musica da camera.
A seguire un altro evento unico: l’eccezionale violinista Stefan Milenkovich sarà omaggiato con il Premio alla carriera ERF – domenica 5 agosto alle ore 12.00 - presso Palazzo Fantini a Tredozio. Milenkovich si racconterà a Massimo Mercelli, dagli inizi in Serbia ai successi nei più importanti teatri di tutto il mondo, per poi dedicarsi al violino con brani di Yasye e Kreisler. Nativo di Belgrado, Stefan Milenkovich ha iniziato la propria carriera da solista dall’età di 6 anni.
Conosciuto in Italia fin da giovanissimo, essendo stato ospite da Pippo Baudo – sempre molto attento ai talenti della musica classica – a 10 anni suonò davanti a Ronald Reagan per un concerto natalizio a Washington, a 11 si esibì per Michail Gorbaciov e a 14 per il Papa Giovanni Paolo II. Unico al mondo a potersi vantare di essersi esibito davanti a questo tratto di Storia, ha festeggiato il millesimo concerto all’età di 16 anni a Monterrey (Messico). È stato vincitore di molti premi partecipando ai più importanti concorsi internazionali e ha suonato come solista con le migliori orchestre del mondo, condotto dai più grandi direttori. Suona un Guadagnini del 1783. Precede la consegna del Premio alla Carriera, alle 10.30, una visita al magnifico Palazzo Fantini e ai suoi giardini, con una degustazione di vini scelti dall’Azienda agricola Comparini di Empoli, per un evento ristoratore…in tutti i sensi.
Lunedì 6 agosto presso il chiostro dei Musei di San Domenico si esibirà invece il grande pianista Miguel Proença, vero specialista dello strumento – nell’ambito della Tetralogia Brasiliana, una rassegna interna al Festival con un programma monografico, tutto fondato sulla musica brasiliana, pieno di tantissimi interpreti di talento e quattro appuntamenti imperdibili, che si concluderanno con l’esibizione di Egberto Gismonti il 25 agosto a Comacchio. Miguel Proença, artista Steinway dalla carriera più che cinquantennale, si è esibito in ogni stato del Brasile, così come in Europa, America, Asia, sia come solista che come membro di orchestre da camera.
Il concerto ‘Piano Brazil’, una tournée che dal 2005 è applaudita in tutto il mondo, è dedicato agli artisti già approfonditi nella sua ampia discografia: Alberto Nepomuceno, Ernesto Nazareth e Heitor Villa Lobos – che fu ispiratore dello stesso Gismonti.
L’ultimo appuntamento nel territorio di Forlì sarà giovedì 6 settembre sempre presso il chiostro dei Musei di San Domenico. ‘Tra Klezmer e Anima ebraica’, uno spettacolo musicale ispirato dall’identità ebraica, eseguito dal Duo Gurfinkel, formato dai gemelli clarinettisti Daniel e Alexander Gurfinkel, e da Elisaveta Blumina al pianoforte.
Il concerto, eseguito come anteprima del 900fest 2018, sarà introdotto dall’intervento dello storico Michele Sarfatti, dal titolo ‘Ottanta anni fa, le prime leggi antiebraiche’. Nel 1938 in Italia furono emanata le leggi antiebraiche. Da allora sono passati 80 anni e l’intero ‘900.
Il recupero della storia, è un tratto tipico del 900 Fest – il festival forlivese che da anni propone una rilettura degli eventi che ci hanno formato. ‘Tra Kelzmer e Anima ebraica‘ contiene brani tratti dall’ultimo disco del Duo Gurfinkel, ‘Travelin Kelzmer’, un insieme di brani popolari e composizioni di grandi autori tra cui Prokof’ev, Glinka.
Programma dettagliato: www.emiliaromagnafestival.it