Rimini. E’ tornato il Nautofono sul molo del porto. Uno dei simboli dell’identità marinara cittadina.

RIMINI. Mercoledì 3 aprile, la Consulta degli operatori del porto di Rimini, rappresentata dal suo presidente Gianfranco Santolini, ha consegnato ufficialmente alla Città di Rimini, rappresentata dal sindaco Andrea Gnassi, dopo sei anni di silenzio il Nautofono, ormai tra i simboli dell’identità marinara e cittadina di Rimini, a cui ha voluto essere presente a nome della Marina militare anche il capitano di Fregata Daniele Verdi di Marifari Venezia.
PRESENTAZIONE. “La Consulta del porto ha deciso autonomamente di donare alla CITTA’ di RIMINI il Nautofono. Un atto vero, pieno di stima e riconoscenza alla nostra Città, fatto per lasciare un segno tangibile di cosa possano fare il Pubblico ed il Privato quando collaborano in modo trasparente e sereno senza secondi fini e come unico interesse il bene e lo sviluppo del territorio ed il miglioramento della qualità della Vita nella nostra Città ” ha commentato il presidente Gianfranco Santolini, presidente anche del Club Nautico Rimini
Che aggiunge: “Siamo molto soddisfatti di questa operazione per la quale ci siamo volontariamente ‘autotassati’ per donare il Nautofono alla Città ed alle future generazioni. Se non ci fosse stato il nostro intervento, con la piena collaborazione della Giunta Gnassi e della Capitaneria di Porto di Rimini, avremmo perso per sempre il ‘nostro Nautofono‘ che rappresenta, oltre ad uno strumento per la sicurezza della navigazione, un riferimento delle nostre tradizioni e della nostra cultura di Città di mare e per il mare. In realtà – spiega Santolini – l’apparecchiatura non si è mai mossa da Rimini, è sempre rimasta nel faro, custodita dal guardiano e farista Vincenzo Colaci. L’abbiamo già provata ed è perfettamente funzionante.
Una soddisfazione condivisa dal Sindaco di Rimini “Orgoglio e fiero – ha detto – di essere qua. Oggi è un bel giorno perché la città si riappropria di un pezzo della sua anima che Rimini ha rischiato di perdere. Il Nautofono è molto più di uno strumento utile alla gente di mare, appartiene a tutti e, come credo tutti, non si aspetti altro che tornare a sentire quel suono, di presenza e di testimonianza del nostro essere Città di mare oltreché sul mare”.